“LaMediazione Familiare e l’Affido Condiviso. Un sostegno alla genitorialità: strumento di prevenzione al disagio giovanileâ€Â
Presentazione del Progetto rivolto alle Scuole di Messina e Provincia “La Mediazione Familiare e l’Affido Condiviso. Un sostegno alla genitorialità: strumento di prevenzione al disagio giovanile.â€Â
Martedì 26 Maggio 2009 alle ore 15 Palazzo dei Leoni – Provincia Regionale di Messina – Salone degli Specchi.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione A.D.R. Mediare-Insieme in collaborazione con l’Assessorato Provinciale alla SolidarietàSociale di Messina guidato dall’Assessore Pio Amadeo.
Saranno presenti l’Assessore Pio Amadeo, il Provveditore agli Studi di Messina dr.Gustavo Ricevuto. Interverranno l’Avv. Maria Enza Rigaglia Presidente dell’Associazione A.D.R. Mediare-Insieme e coordinatore del progetto; la Dott.ssa Mirella Deodato Direttore U.O.C. di Neuropsichiatria Infanzia e Adoloscenza AUSL n° 5 di Messina; la Dott.ssa Antonella Prudente Psicologa e Psicoterapeuta Docente Master “Diritto di famiglia e Mediazione Familiare†Universitàdi Messina; la Dott.ssa Maria Grazia Tripodo Mediatore Familiare del Centro A.D.R. Mediare Insieme; il Prof. Nunzio Cosentino Docente di Criminologia della Facoltàdi Scienze Politiche dell’Universitàdi Messina.
Con l’approvazione del Provveditore agli Studi di Messina, il progetto saràavviato da settembre, con seminari, in cui gli esperti del Centro di Mediazione Familiare, incontreranno il personale docente e non docente e soprattutto i genitori, delle Scuole di Messina e Provincia, con lo scopo di diffondere la cultura e la pratica della mediazione familiare, strumento indispensabile per la gestione delle conflittualitànell’ambito delle separazioni e dei divorzi. Si vuole così fornire un aiuto concreto e tempestivo ai genitori, aiutandoli a trovare soluzioni che soddisfano gli interessi di entrambi, ma soprattutto tutelano gli interessi dei minori, i quali saranno così salvaguardarti dalle guerre degli adulti.
La separazione coniugale spesso porta con se rabbia e desiderio di vendetta e a pagarne le conseguenze sono i figli, strumentalizzati e travolti dall’emotivitàdei genitori.
L’evento separativo, se gestito in maniera fortemente conflittuale, crea sul minore un disagio che se prolungato nel tempo, può generare disturbi psico-somatici e relazionali, tali da compromettere il futuro della sua vita adulta.
La mediazione familiare diventa anche uno strumento di prevenzione primaria alle problematiche giovanili.
Dichiara l’Avv. Rigaglia Presidente dell’Associazione A.D.R. Mediare-Insieme: -“I coniugi devono conoscere la Mediazione Familiare per sceglierla come alternativa alle vie giudiziarie (Alternative Dispute Resolution). Occorre promuovere e diffondere la Mediazione Familiare, come una nuova cultura della separazione orientata alla costruzione di un futuro che rende possibili le relazioni, fra i diversi soggetti coinvolti. A tal fine è indispensabile organizzare un “lavoro di reteâ€Â, tra tutti coloro che a vario titolo intervengono nei conflitti familiari (Giustizia, Sociale, Scuola). La scuola rappresentando soprattutto un osservatorio sul benessere/malessere dei figli e le espressioni di conflitto o scollamento fra i genitori, è un interlocutore importante.†–
Per la diffusione della cultura della Mediazione Familiare, l’Associazione A.D.R. Mediare-Insieme ha promosso anche uno sportello informativo gratuito di consulenza, consultabile anche attraverso il sito web: www.adrmediareinsieme.it.