Così Michele Cappadona, presidente dell’Agci Sicilia, commenta la decisione del governo di eliminare dalla legge comunitaria 2011 il recepimento della direttiva Ue sui ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Secondo questa direttiva, nei contratti con le imprese la pubblica amministrazione è tenuta a pagare le fatture entro 30 giorni, prorogabili al massimo a 60. “La direttiva permetterebbe, soprattutto in questo momento di crisi, di dare ossigeno a migliaia di imprenditori e lavoratori – continua – Inoltre,
renderebbe giustizia agli operatori del terzo settore, che, nonostante ritardi nel pagamento degli stipendi anche di 24 mesi, hanno continuato a sostenere sulle loro spalle il peso dell’assistenza sociale nel Paese. Un sacrificio mortificato ancora una volta dalla politica”.

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