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Eventi
AISTESIS/PERCEZIONI – RITORNA IL GRANDE TEATRO A PATTI
27 Dicembre:
Evento culturale “La Doppia Storia: Joppolo si racconta”
voce recitante Antonella Nieri c/o Convento di San Francesco-
23 gennaio
Renato Campese in”MACHBETH”
liberamente tratto da W.Schakespeare Regia Stefano Molica
produzione Teatro dei due Mari in collaborazione con il Comune di Patti
6 Febbraio
NICOLA OTERI IN CONCERTO
LA CHITARRA DANZANTE
17 Febbraio
Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti in
“Il Bell’Antonio”di Vitaliano Brancati
adattamento teatrale di Antonia Brancati e Simona Celi regia Giancarlo Sepe
26 Febbraio
Diablogues/Compagnia Vetrano – Randisi
“Totò e Vicé”
di Franco Scaldati. regia ed interpretazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
11Marzo
MASSIMO DAPPOTO. BLAS ROCA REY. SUSANNA MARCOMENI in
LADRO DI RAZZA di Gianni Clementi
per la regia di Mattolini
27 marzo
SPECIAL FAUSTO MESOLELLA (Avion Travel) in concerto
“Live ad Alcatraz”
10 aprile
la Compagnia Il Sipario in “il Morto Assicurato”
regia Peppino Bisagni
30 Aprile
“Dormi che è ancora notte”
omaggio a Vincenzo Cerami
regia Simone Petralia
22 maggio
“Paesaggio Umano”
Progetto di Patrizia Bellitti-Pucci Romeo
a cura di Compagnia Contempodanza

La “stagione” vista dal Direttore Artistico Anna Ricciardi
Sullo sfondo di una crisi prosciugante, di una sofferenza culturale palpabile, la vivacità delle proposte, il riconoscimento e l’apprezzamento degli artisti e l’interesse, già evidente e caloroso del pubblico ci commuove,
ci incoraggia,
ci fa sperare,
anzi proprio la penuria di risorse ci spinge ad andare in profondità, a sentire attraverso quella “percezione dei sensi” che i Greci chiamavano Aistesis.
Ed Anna Ricciardi continua:
Fiutare, restare senza fiato, per ritrovare l’identità, l’essenza..
Per percepire si devono immaginare le forme, i volti, per percepire bisogna ricordare i suoni, i sussurri e le voci del passato e dei ricordi più intimi.
Vedere per sentire e sentire per vedere: la necessità del “Far Teatro” oggi più che mai è non rinunciare all’effetto di sospensione e stupore provocata dalla visione della Poesia racchiusa nelle varie espressioni delle arti performative, dalla rappresentazione del pianto e del riso.
La simbiosi tra lo spettatore e l’artista rivela la profondità del rito teatrale che si reitera mai uguale a se stesso e pur identico nel coinvolgere e nell’ appassionare.
E anche l’artista incarna l’Aisthesis”, racchiuso nel suo impulso creativo: sublima la quotidianità, l’ordinario e compone la varietà delle esperienze in una sintesi poetica.
Quanto detto non ha la pretesa di spiegare la natura degli spettacoli della prossima stagione.
Credo che i titoli e gli autori che troverete consultando questo programma non abbiano bisogno di illustrazioni ma ricordarne la loro forza immaginifica mi sembra importante.
Macbeth apre la stagione nel segno della ricerca e della sperimentazione.
La Fusione tra la scrittura Shakespeariana e i linguaggi cinematografici di Welles, Tarantino, Ford, è orchestrata dalla regia di Stefano Molica che guida la sua compagnia verso forme di contaminazione drammaturgica e di espressione, accompagnato dalla sbalorditiva interpretazione del sapiente Renato Campese.
La maestrìa e la raffinatezza del maestro Nicola Oteri ci guideranno, invece, in un viaggio mediterraneo, ricco di suggestioni e di mistero dove le note calde intrise di riminiscenze barocche dell’antica musica spagnola si fonderanno con i suoni dei maggiori compositori del Novecento.
E sarà la musica “mediterranea” a fare da promenade per quella che che si definisce definire la Trilogia Siciliana- Brancati- Scaldati -Cerami, stelle della drammaturgia contemporanea e figli della nostra terra.
Il secondo romanzo italiano più letto e amato, dopo il Gattopardo, è il Bell’Antonio.
In questa riduzione curata dalla figlia di Brancati, Antonia, e da Simona Celi si è voluto fortemente riportare in palcoscenico la scrittura brancatiana senza fare operazioni di interpretazione.
Un progetto importante che riporta in teatro una gloriosa coppia Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti.
Il figlio di Andrea Giordana, affiancherà il padre: e saranno padre e figlio anche in palcoscenico.
Un cast di ottimi attori per uno spettacolo che nel 2015 rappresenterà l’Italia all’estero.
Totò e Vice di Franco Scaldati, una delle figure più rilevanti nella scena italiana della seconda metà del ‘900, rivivono nell’interpretazione immensamente poetica dei due gioielli del nostro teatro, Stefano Randisi e Enzo Vetrano
Totò e Vicé legati da un’amicizia reciproca e assoluta, vivono di frammenti di sogni e sono sospesi tra la natura e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.
Si prosegue con “Ladro di razza” ispirata alla grande tradizione del cinema neorealista, indagando in chiave di tragicommedia un momento della nostra Storia.
Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione: ineguagliabile la bravura di Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey.
Questa storia diventa il tramite per raccontare un’Italia in guerra, una Roma allo stremo, quando le parole onore, compassione e orgoglio avevano ancora un significato.
Lo special Fausto Mesolella in concerto:
Chiunque, dotato di sensibilità musicale, è toccato dalla delicata e intensa bellezza del suono della sua chitarra:
non c’è nulla che non colpisca di questo musicista… le parole, la musica.
La pregnante teatralità.
Un’indimenticabile spettacolo di suoni e di racconti, di un raro artista a tutto tondo.
“Dormi che é ancora notte” omaggio a Cerami con Ruggero Cecchi e Francesco Silella per la regia di Simone Petralia, splendido talento tutto pattese che sta riscuotendo successi internazionali.
E si conclude la trilogia siciliana con uno dei più fervidi autori di teatro e di cinema, Vincenzo Cerami di cui si ricordano le felici collaborazioni con Benigni e Nicola Piovani .
Il 22 Maggio, Gran Finale di sapore europeo con il progetto”Paesaggio umano” di Patrizia Bellitti e Pucci Romeo, due coreografi attenti alle avanguardie e alle nuove forme di espressione, non dimenticando mai le radici della nostra cultura
“Questo studio racchiude l’identità artistica di questa stagione, L’Aisthesis più profonda.
Ed alla fine il Direttore conclude:
Ringrazio il Sindaco Mauro Aquino e l’amministrazione Comunale per la rinnovata fiducia, la dott.ssa Panissidi con il suo caloroso ufficio, gli sponsor che credono nell’importanza di questa operazione culturale e tutti coloro che condividono con me l’amore per il teatro, giorno per giorno…