ALFANO (IDV) – Premio Borsellino. Gasparri avrebbe fatto meglio a tacere
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ALFANO (IDV) – Premio Borsellino. Gasparri avrebbe fatto meglio a tacere

«Quanto accaduto è il segno che in questo Paese tira davvero una brutta aria e che le cose stanno degenerando ogni giorno di più. Ad alcuni pacifici cittadini è stato, infatti, impedito di partecipare ad una pubblica manifestazione con la scusa che la sala, dove si sarebbe svolta, era già strapiena. sonia_alfano_bianco_nero_400_x_300Gli stessi pacifici cittadini, molti dei quali aderenti al “popolo delle agende rosse”, sono invece in grado di documentare che quella stessa sala era semivuota. Forse il senatore post-missino Gasparri temeva di essere contestato? Siamo arrivati al punto, in questo Paese, che non è più neppure possibile esprimere, seppure pacificamente, il dissenso ad un potere sempre più arrogante eautoreferenziale?». Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’IdV e presidente dell’Associazione familiari vittime di mafia, Sonia Alfano, in merito a quanto accaduto a Pescara nell’ambito del Premio Borsellino.
«Inoltre – ha aggiunto la Alfano -, vorrei portare alla conoscenza di tutti che Gasparri si è permesso di insultare pubblicamente Salvatore Borsellino dicendo che suo fratello non aveva alcuna stima di lui. A parte la considerazione che uno che sta nello stesso partito  di condannati per mafia, ex-piduisti e apologeti del boss Mangano, per decenza, avrebbe fatto meglio a non presentarsi allÂ’iniziativa o a tacere una volta lì. Vorrei invitare il senatore Gasparri a non permettersi mai più di insultare un uomo della levatura morale e del rigore etico come Salvatore e non osare mai più entrare nelle vicende interne della famiglia Borsellino. Questo non può essergli consentito nemmeno dalla sua mancanza di senso della misura e di pudore. Inoltre, vorrei sapere chi gli ha riferito di questi incredibili giudizi del giudice Paolo su suo fratello e se anche lui, come troppi in questi giorni, non sta magicamente trovando la memoria».
«Infine – ha concluso l’eurodepuato -, conosco ad uno ad uno i meravigliosi ragazzi del “popolo delle agende rosse”. Sono persone a me molto vicine e care e so che nessuno di loro si permetterebbe mai di usare violenza verso chicchessia. Quanto accaduto è gravissimo e a Leo Nodari, oltre ad esprimere la mia solidarietà, auguro anche una pronta guarigione. Però, siccome l’aggressione è avvenuta dentro il parcheggio del palazzo della Provincia di Pescara, che sarà sicuramente fornito di telecamere di sorveglianza, invito a cominciare da lì per individuare gli autori di questa ignobile aggressione. Nessuno si permetta di tentare di criminalizzare dei ragazzi che hanno la sola colpa di chiedere piena verità e giustizia sulle stragi del ’92-’93».

2 Novembre 2009

Autore:

admin


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