«E’ la prima volta che il Capo dello Stato si dimostra interventista. Lo fa, però, con le persone sbagliate e con le istanze sbagliate. Per quel che mi riguarda, non accetterò alcun tipo di “interferenza†nel mio agire politico del quale rispondo esclusivamente alla mia coscienza e ai miei elettori, nel pieno e assoluto rispetto del dettato costituzionale e delle leggi vigenti».
Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’Italia dei valori, Sonia Alfano, che stamane ha partecipato all’incontro della delegazione degli europarlamentari italiani con il Presidente della Repubblica.
«Se i cittadini – ha aggiunto – mi hanno votata così numerosi è perché in questi anni, davanti allo scempio della nostra Carta costituzionale e alla devastazione sistematica dello Stato di diritto, lui ha taciuto e firmato».
Ed ha concluso rivelando: «Alla fine dell’udienza, ho consegnato al presidente Napolitano un’agenda rossa. Un’agenda dello stesso colore di quella di Paolo Borsellino sparita proprio il giorno del suo omicidio. All’interno vi era una lettera, a lui indirizzata, scritta da Salvatore, il fratello di Paolo. Ho colto l’occasione per invitarlo a partecipare alla nostra iniziativa di domani, a stare coi cittadini che chiedono veritàe giustizia. Mi ha risposto, alquanto indignato, che lui non partecipa ad iniziative di questo tipo. La cosa non può che addolorarci moltissimo».