Barresi, Sicilia, e Terranova, tre famiglie che la sorte ha legato in un tragico destino. Unite nella voglia non solo “di non dimenticare” ma in quella di “far ricordare” ancora protagoniste nel portar avanti il concorso “Allievi per Sempre”, appunto dedicato a Loris Barresi e Stefano Terrenova che coinvolge il “Lucio Piccolo” di Capo d’Orlando, il liceo che frequentavo i giovani prematuramente scomparsi. Quest’anno saranno, vista la complessiva dell’obiettivo prefissatosi, utilizzate interamente le somme di due annualità. I dettagli.
Una lettera inviata al dirigente scolastico del “Lucio Piccolo” di Capo d’Orlando – la professoressa Giuseppa Rita Pintabona, sottoscritta dai genitori di Loris Barresi e Stefano Terranova, che partendo dagli incontri già avuti con i responsabili della scuola orlandina, comunica alcune importanti decisioni adottate: “il concorso – voluto appunto per ricordare i due ragazzi – verrà espletato non nelle modalità nelle quali è stato ideato, ma attraverso la realizzazione di un progetto mirato a risolvere problematiche di connessione legate all’utilizzo delle lavagne interattive magnetiche, con l’adeguamento dell’impianto già esistente e la successiva istallazione e attivazione di antenne“.
I familiari spiegano ancora nella loro nota che “l’obiettivo è quello di coprire con l’infrastruttura wireless l’intera area dell’istituto, permettendo interconnessione delle suddette lavagne luminose tra esse e internet“.
Trattandosi di un progetto complesso e d’ampio respiro per la sua realizzazione verranno impegnati i fondi di due annualità.
Ed infine la nota si conclude nella convinzione e con la consapevolezza “di aver operato una scelta significativa per offrire un’opportunità di valorizzazione didattica a favore di tutti gli studenti” e con l’invito fatto alla dirigente “di condividere con la comunità scolastica questa nostra iniziativa“.
Lodevole iniziativa, che fa sì che quei due banchi siano sempre meno vuoti e che permette – quest’iniziativa – a Loris e Stefano, che condividevano tanto in quella scuola, dalle amicizie alle passioni, di continuarlo a fare.
Un premio\concorso, tornando a quanto fanno questi genitori, certamente oneroso più che mai per loro che l’hanno voluto. Che conserva il segreto dell’incontro generazionale, che sostiene un fragile ponte che scavalca l’abisso del dolore, del ricordo, mai sopito.
Un premio\concorso che è anche un piccolo dono di fiducia per la vita che resta, per gli altri che guardano, che aspettano segnali ben consapevoli che mai verranno, quasi un teorema d’amore che apre le e nostre comunità agli altri, invitandoli nelle nostre identità di partecipazione, lasciando che diventino ciò che non sono, e iniziano così ciò che non si può iniziare.
Un bel gesto d’amore e coraggio.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.