AMMINISTRATIVE BARCELLONA – La Paura fa 90
Dal Palazzo, Fotonotizie, In evidenza, Politica

AMMINISTRATIVE BARCELLONA – La Paura fa 90

La notte dei lunghi coltelli nel centrodestra si consuma lentamente.

“Credo sia giusto, con devozione e umiltà, dare un contributo alla mia città.”
E’ ovvio che l’entrata nell’agone politico in maniera diretta dell’onorevole Tommaso Calderone, con quel comunicato che annunciava la sua candidatura, è diventata il punto centrale nel dibattito politico barcellonese, aprendo nel fronte dei suoi oppositori, ovviamente d’area del centrodestra, una serie di quesiti tra il denigratorio e la pungente analisi politica.
Un’evoluzione di strategie e schieramenti che comunque interessa alla fine tutti… centrosinistra compreso.
Questa sintesi di stati d’animo, malesseri e disagi politici che si avvertono, parte propria da quella dichiarazione, tra l’ateo ed il credente che l’on. Calderone impiega, nel suo comunicato di venerdì sera.  Termini definiti, all’interno di quell’area, irrispettosamente, tra il religioso ed il cinico politico.
E questi – i detrattori d’area – evidenziano ancora che in quel suo frammento di volontà esplicita, e sembra vederlo nelle sue rituali mani giunte, come a fare il verso ad una forma di preghiera, annunciando la sua candidatura al consiglio comunale di Barcellona P.G. c’è davvero un mondo di pensiero: “Credo sia giusto, con devozione e umiltà, dare un contributo alla mia città.”
Un’ambigua professione di fede nei riguardi del suo prescelto candidato sindaco evoca, per gli avversasi che ha in casa, due bugie:
1) la prima tenta di mascherare una verità secondo cui una candidatura fatta in casa e decisa da lui medesimo possa mai passare per un gesto di amore dedicato alla città quando invece è solo un amore espresso a se stesso, come un redivivo Narciso alla ricerca di specchi su cui riflettere la bontà di una sua esclusiva scelta;
2) la seconda bugia politica contiene un‘ambiguità cinica, quando usa la locuzione ‘… con devozione e umiltà…” ovvero devozione (termine usato per una fede mai dimostrata verso niente e nessuno) nei confronti di chi o di cosa: della città?
Ma – evidenziano quest’ultimi stizziti i suoi detrattori politici –  questo tipo di amore si rivela un impostura. Aggiungendo anche che nei confronti del suo designato candidato sembra comporre e costituire un circolo vizioso.  Ed allora ci si chiede “cosa significa questa dichiarazione di parole vuote se non un giochino teso a prendere in giro, per darsi forza, e i cittadini, come a volerli convincere di una sua generosità”.
Ed ancora gli interrogativi – mentre i tempi elettorali stringono – incalzano nelle mente degli avversari dell’area del centrodestra barcellonese:
Perché l’On. Calderone ha sentito il bisogno di farla?
Per fare che?  Forse per togliere voti agli altri suoi candidati? Per fare paura agli avversari?
Per non parlare di nulla se non della sua candidatura, che se eletto, servirà solo a togliere spazio a chi gli sta accanto?
O con la preferenza unica farsi votare per poi rinunciare a tutto danno di chi lo ha votato?
Oppure per colmare il vuoto di quanti lo stanno abbandonando?
O ancora perché non ha nessuna visione per Barcellona Pozzo di Gotto e quindi si usa un argomento farlocco per distrarre e nascondere le reali intenzioni?
Ed intanto il Coronavirus incombe.. come è saltato il referendum…lo spettro degli untori potrebbe anche per future amministrative vederne allungare i tempi.
Ovviamente spazio aperto a repliche, puntualizzazioni o smentite, a 360°, come è la logica del giornale.
8 Marzo 2020

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist