ANGELA GIORDANO – Da quel quadro da donare al Papa alla “nuova primavera dell’anima”
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ANGELA GIORDANO – Da quel quadro da donare al Papa alla “nuova primavera dell’anima”

La risposta dell’arte alle sfide del mondo attuale: una infinità di fiori da gettare sul passato e un progetto condiviso per… andare  incontro al futuro con gioia e serenità di spirito

Si è concluso, giorno 23, appena trascorso, il viaggio straordinario intrapreso dalla maestra d’arte Angela Giordano Lo Ricco, nel 1976. Un percorso ai confini del mondo conosciuto, che graficamente è rappresentato da un simbolo, oggi usato dall’artista per inneggiare ad uno stile espressivo che trova la sua preziosità nella realizzazione di bijoux per quanti vorranno affiliarsi al CENFORUM per dare forza ad un’idea: dare ai giovani gli esempi pratici della conduzione di un gioco che comincia dal disegno e che serve a mettere in luce le proprie potenzialità…

Il breve, ma incisivo messaggio che la professionista del “segno” ha affidato ai giornalisti presenti nella sala dei convegni del palazzo comunale di Patti, in Piazza Mario Sciacca, si completa oggi con questo comunicato che serve per una informazione più dettagliata sul proseguo di un’attività  per cui è necessario il coinvolgimento delle famiglie, dei giovani, ma anche delle istituzioni che, ancora una volta,  hanno dimostrato di  defilarsi, ignorando l’invito della maestra a partecipare all’incontro. Ancora una volta emerge la paura di quanti stanno ai posti di comando e non vogliono compromettersi: non vedo, non sento e non parlo!!! Ma qui è in ballo il futuro e, se è il caso è necessaria e urgente una scelta per un’azione di forza con provvedimenti concreti nei confronti di chi vorrebbe ancora giocare con i sistemi educativi e formativi. BISOGNA pensare URGENTEMENTE alle soluzioni per i cambiamenti radicali nella conduzione dei metodi per la PREVENZIONE. Con questo ulteriore messaggio la maestra d’arte, che nelle scuole di Patti ha realizzato i metodi che servono a dare dignità all’uomo attraverso l’insegnamento artistico, mette al centro i giovani, dando loro le linee guida per giungere alla identificazione di sé e l’affermazione della personalità in virtù del riconoscimento dei singoli talenti e chiede al lettore attento e responsabile, che sia l’uomo comune o delle istituzioni, di lasciarsi guidare da chi, per AMORE, non ha avuto paura di affrontare i temi scottanti dell’educazione. Su internet, nel sito: www.angelagiordanocenforum.com  –la resa dei conti con lettere aperte indirizzate a- , si trova tutto il materiale esperienziale su cui fare leva per girare pagina e andare avanti con forza per dare dignità anche all’Italia che già nel Rinascimento, attraverso l’arte, ha dato lezione al mondo. Lezione di elevatezza mentale che, attraverso le infinite attività artigianali, ha vestito a festa intere città, dando lustro all’uomo che pure ancora era agli albori nel viaggio intimo che porta alla maturità.

Oggi l’invito è quello di non applaudire quanti coinvolgono i giovani in manifestazioni a difesa di… manifestazioni di chi vuole solo distrarre dalla VERITA’ che non a caso si serve delle variazioni climatiche per lanciare il suo grido, ma che attraverso il grido di Madre Natura chiede un atto di umiltà: quello di aggiornarsi per capire come funziona la mente umana e quale titolo ha il disegno nella individuazione delle singole potenzialità, per poi aiutare i ragazzi a trovare la propria strada nel rispetto della conoscenza di sé e del mondo.

Il Centro studi CENFORUM comincia da subito a dare l’input per organizzare le prime attività di gruppo e iniziare un nuovo cammino con l’esempio di condivisione, puntando sulle singole capacità espressive da mettere a disposizione di tutti. Il tema espressivo è la realizzazione di un fiore, da disegnare sotto la guida della maestra d’arte che nella sua casa studio i fiori li ha sparsi ovunque, facendoli nascere con tutte le tecniche espressive e pratiche fin anche sullo “sciffo” . La preparazione dei fiori servirà per fare una infiorata assolutamente inedita che si attuerà nel momento in cui le autorità istituzionali abbasseranno la testa di fronte ad un progetto che si prefigge di ridare dignità all’UOMO, allo STATO, all’ARTE e a MADRE NATURA che nella chiesa comune ha le radici inviolabili…

Durante l’incontro di giorno 23, l’artista, maestra d’arte ANGELA GIORDANO, ha fatto una breve carrellata d’arte, facendo vedere alcune opere che segnano tappe importanti sul percorso che le ha consentito di conoscere se stessa e il mondo. Di queste opere oggi ne citiamo alcune, mettendone due in mostra. Sono intitolate, una “Il giorno 1988” e l’altra “Ipotesi 2000”. Esse sono a dimostrazione dei livelli di resistenza dell’artista di fronte all’ottusità di mente e ai vuoti di coscienza degli uomini che le hanno impedito il confronto, tenendola piegata in due, in ginocchio dal 1988 fino ad oggi…Le opere sono punti fermi sulla valenza espressiva dell’artista e servono anche a stabilire gli oneri, il valore di una ricerca in cui l’artista ha messo in gioco se stessa, con le sue potenzialità intellettuali ed espressive oltre che comunicative: tanto si tarda a riconoscere il lavoro svolto in una scuola disattenta e il giusto merito ad una docente che ha fatto della sua attività di pensiero il suo elevato talento e tanto aumentano gli oneri economici che lo Stato deve riconoscere e retribuire se vuole avere i metodi per le scuole…

Tra le opere esposte nella sala dei convegni, oltre ai 18 manifesti illustrati che danno la misura delle capacità espressive e comunicative dell’artista che si muove in sintonia con i tempi e l’evoluzione degli eventi e della mente…c’era e continua ad esserci nel Centro una “coffa” personalizzata, seguendo lo stile della tematica dei fiori. E’ la “coffa” un contenitore di documenti. Essa contiene il testo in originale redatto a concorso in ambito delle attività antimafia promosse nelle scuole al solo scopo di accaparrarsi finanziamenti. Oltre al testo in cui hanno preso vita i personaggi animati fautori di un gioco di animazione che si serve dell’ironia per scuotere le coscienze sopite da sempre, ci sono i libri con le relazioni sulle tematiche affrontate e le esperienze fatte, questi testi sono stati pubblicati grazie alla collaborazione di validi editori che hanno preso a cuore la vicenda di una insegnante che ha avuto il solo torto di avere le idee chiare e la mente sveglia nel cogliere i “SEGNI”. Sono pubblicazioni a tiratura limitata che aspettano l’adesione generale per essere estesi in campo nazionale.

Facendo riferimento alle capacità di cogliere, dalla relazione degli eventi, dai SEGNI,  il filo logico del gioco intrapreso dall’ONNIPOTENTE, che si è fidato dell’umile insegnante per ripristinare l’ORDINE nelle cose del mondo e dare libertà alla gente, c’è l’opera realizzata in acrilico su tela nel 2010, con titolo “Alla fine del pranzo”. La tela, come tante altre realizzate in estemporanea riflessiva, incompleta se si dovesse pensare ad un’opera contemplativa eseguita da mestieranti meticolosi nella tecnica…è solo un appunto tratto dalla estesa rubrica visiva dell’artista, ed è destinata al Papa. Perché è destinata al Papa? Perché in essa è implicita quella luce che viene dall’ALTO e che ha accompagnato l’artista fin dall’inizio della ricerca attraverso cui si sono messe a nudo le radici scientifiche, ma anche spirituali dell’arte e di contro le precarietà umane. “Alla fine del pranzo”non può essere catalogata come semplice regalo per il Papa, ma è l’emblema di una riflessione che deve coinvolgere tutti perché riguarda il CONCETTO di schiavitù dell’uomo a causa della sua vacuità di pensiero e di vuoto di coscienza. La vulnerabilità che ne deriva è causa di sudditanza a gravi compromessi che hanno minato fino ad ora la libertà di MOVIMENTO CULTURALE e mentale… Arrivare a percepire i moti, la vitalità dell’anima, non è cosa facile per chi usa le parole e si nasconde dietro il chiasso, ma è prerogativa dei pochi, in questo caso la nostra maestra, che ha dimestichezza col disegno e rivela con esso di avere toccato con mano la realtà umana.

L’ANIMA è il nostro nucleo centrale, il nostro CENTRO da cui si sprigiona l’energia individuale che il disegno permette di leggere e di individuare attraverso i singoli talenti. Questi  DEVONO POTERE ESSERE MESSI IN LUCE IN UNA SCUOLA Più ATTENTA ALLE dinamiche del disegno, alle PREDISPOSIZIONI UMANE E NON ALLE RICHIESTE DI MERCATO che mettono al primo posto le tecnologie sfrenate e i prodotti artefatti…

La maestra d’arte , che ha saputo riconoscere fin dai giorni della scuola media il suo talento, che ha lottato, considerandolo un sogno dalle infinite sfaccettature e per questo ha voluto conoscerlo a fondo ed elevarlo al meglio ATTRAVERSO UN ESERCIZIO COSTANTE oggi lo fa fruttificare grazie alle IDEE che sono a fondamento. Mettendo il passato alle spalle, Angela Giordano non intende dimenticare gli sforzi fatti per difendere il suo campo e il suo tesoro, anzi, si fa forte di tutte le esperienze fatte pure in mezzo a tempeste eclatanti, invitando tutti a prenderne atto perché sia da esempio per la strada da seguire con coraggio e lavoro. L’individuazione del talento che si nasconde tra le pieghe del disegno è un dovere e un obbligo per tutti. Si parte da qui per mettere ordine nel caos interno e fare un progetto di vita con un obiettivo da raggiungere, primo fra tutti la linearità e la libertà di pensiero. Con l’aiuto di DIO,  che si fa servo, mettendo a disposizione delle idee tanti apporti che vengono dall’infinito umano, non omologato e tecnologicamente appiattito, ma vivo e palpitante ed espressivo si può rigenerare il mondo.

Il confronto nelle sedi più appropriate per l’apporto di conoscenza che lo psichiatra, compagno di viaggio dell’artista, può dare, è il primo passo da fare…POI L’INFIORATA per proclamare la festa per la nascita di una nuova e più giusta primaverea!!!            

25 Ottobre 2019

Autore:

redazione


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