A margine del caso dei cuginetti di Vittoria, dopo le dichiarazioni del giornalista Paolo Borrometi e le prese di pozione dei familiari dei ragazzini deceduti.
La nota
“Siamo al paradosso, a Vittoria il giornalista Paolo Borrometi interviene sulla vicenda dei cuginetti travolti da due uomini considerati vicini a famiglie mafiose, evidenziando l’inopportunità dell’organizzazione dei funerali da parte di una nota ditta di pompe funebri e cosa succede? I parenti di colui che era nell’auto pirata se la prendono con il giornalista da anni sotto scorta… Vergogna” – così Giuseppe Antoci Presidente Onorario della Fondazione Nazionale Caponnetto ed ex Presidente del Parcodei Nebrodi vittima di un agguato mafioso nel maggio 2016″.
“Vittoria – continua Antoci – deve rivoltarsi contro l’omertà e il rispetto portato a certa gente e deve stare al fianco di chi, come Paolo Borrometi, ha dedicato la sua vita al racconto e alla verità sacrificando il bene più prezioso che aveva: la sua libertà”.
“Intervenga lo Stato – aggiunge Antoci – attivi tutte le contromisure per riportare la normalità negli atteggiamenti e nei fatti evitando di far creare, ancora di più, quel clima di odio e rancore verso un giornalista al quale questo Paese deve tanto e contro il quale la mafia aveva deciso di agire uccidendolo insieme agli uomini della sua scorta” – conclude Antoci.