ARCIGAY MESSINA Vs ARISME – Ritirare la  delibera e revocare il mandato
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ARCIGAY MESSINA Vs ARISME – Ritirare la delibera e revocare il mandato

Arcigay Makwan denuncia: “Una pagina nera per la città, decisione vergognosa e priva di umanità”

Messina si trova ad affrontare una svolta controversa nel processo di risanamento delle baraccopoli cittadine. La recente ordinanza n. 01 del 2025, firmata dal subcommissario per il risanamento Santi Trovato, ha scatenato polemiche e indignazione da parte della comunità locale, in particolare dell’Arcigay Makwan Messina, che definisce il provvedimento “una pagina nera per la città, un fatto vergognoso privo di un briciolo di umanità”.

L’ordinanza introduce un cambiamento significativo nei criteri di assegnazione degli alloggi per disabili e persone con gravi patologie. In precedenza, l’ex subcommissario Marcello Scurria aveva stabilito che la priorità assoluta fosse data alle famiglie con componenti fragili, consentendo di ricollocare circa 150 nuclei familiari e demolire le baracche in cui vivevano. Tuttavia, con la nuova regolamentazione, il criterio viene modificato: lo sgombero dovrà avvenire per lotti unitari e non più con una selezione delle famiglie più fragili.

Le proteste della comunità e il richiamo alla politica

Arcigay Makwan Messina si unisce al coro di proteste contro questa decisione, sottolineando come il provvedimento penalizzi le fasce più deboli della popolazione. “Chiediamo al Sindaco, all’Assessora ai Servizi Sociali, al Garante dell’Infanzia e della Disabilità, ai sindacati, alle associazioni di categoria e a tutta la politica un intervento fattivo per fare ritirare questa vergognosa delibera e chiedere l’immediata revoca dell’incarico al subcommissario Trovato”, dichiara l’associazione.

Secondo Arcigay, una persona che non dimostra umanità nei confronti dei più deboli non dovrebbe ricoprire incarichi di tale importanza. La richiesta di revoca dell’incarico a Trovato trova eco tra le associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone fragili, che temono un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita per le famiglie coinvolte.

Un nuovo approccio che solleva dubbi

Il piano di Trovato prevede che lo sgombero avvenga per lotti unitari nelle aree già dichiarate prioritarie, come il rione Taormina e via Rosso da Messina. Questo metodo, secondo il subcommissario, permetterebbe un risanamento più efficace delle zone interessate, evitando uno sgombero frammentato che potrebbe ostacolare il completamento dell’intervento. Tuttavia, la decisione solleva interrogativi sulla sorte delle 130 famiglie già in lista d’attesa, che ora dovranno aspettare il turno del proprio lotto senza alcuna priorità basata sulla fragilità.

Arisme, l’ente responsabile del risanamento, ha ricevuto la lista di queste famiglie per valutare possibili alternative, tra cui l’inserimento nel registro dell’emergenza abitativa. Tuttavia, la disponibilità di alloggi rimane estremamente limitata rispetto all’elevato numero di richieste.

Un appello alla giustizia sociale

La modifica dei criteri di assegnazione viene percepita come un passo indietro nei diritti delle persone più vulnerabili, alimentando un acceso dibattito sulla gestione del risanamento a Messina. Arcigay Makwan e altre associazioni continueranno a battersi affinché venga ripristinata la priorità per le persone fragili e per garantire un processo di risanamento equo e inclusivo per tutta la comunità.

Nel frattempo, la città attende risposte dalle istituzioni locali, chiamate a prendere posizione su una questione che tocca direttamente il futuro di centinaia di famiglie in difficoltà.

 

17 Marzo 2025

Autore:

redazione


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