GAZA IL MURO.
La denuncia dell’eccidio di Gaza si fonde con l’arte nell’ultimo lavoro dell’artista orlandino che già aveva espresso il suo pensiero e la vicinanza al popolo palestinese con un’altra opera dal titoplo “Gaza sventrata”.
Il Muro.
Tu che ti nascondi dietro una bandiera,
Tu che ti nascondi dietro un ordine,
Tu che stai per abbattere quel muro,
Non vedi che dietro quel muro c’è un padre,
C’è una madre,
C’è un bambino che gioca.
Tu ha i l’ordine di abbatterlo.
Non importa chi c’è al di la.
Hai un ordine.
Quel ordine cancella la tua coscienza,
La tua dignità,
La tua umanità.
L’ordine carico di potente morte raggiunge l’obiettivo,
Il boato accompagnato dal fuoco
Spazza via quel che era, in frammenti e detriti
Resta solo distruzione.
Nella desolazione.
Nel silenzio.
Rimangono vite spezzate,
Membra spezzate,
Giocattoli spezzati.
E un rosso vivo diffuso tutto intorno che si impasta con polvere e calcinacci.
Tu hai eseguito l’ordine.
Tu hai compiuto il tuo dovere.
Tutto è finito.
Ritorni a casa dalla tua famiglia.
Dai tuoi figli che giocano in attesa del tuo ritorno.
A casa ti aspettano abbracci e sorrisi.
Ha già dimenticato quell’ordine,
Quelle vite spezzate,
Quel sangue rosso vivo diffuso tutto intorno che si impasta con polvere e calcinacci.
I tuoi ricordi si cancellano.
La tua coscienza si cancella.
Rimane solo la realtà della tua famiglia.
Nicola Chiaromonte