ARTE – Marco Virzì, una mostra che emoziona
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ARTE – Marco Virzì, una mostra che emoziona

A Brolo, ieri e oggi nel palazzo Gumina

vistabile sino alle 23,30 di oggi

Il 7 agosto, a Brolo, è stata inaugurata una mostra d’arte che ha trasformato Palazzo Gumina in un ponte tra passato e presente.

Questa esposizione itinerante, parte di un progetto dal respiro europeo firmato dall’artista Marco Virzi, rappresenta una riflessione profonda sull’importanza di “Abitare lo spazio”. Un evento che, fino a questa notte, offre al pubblico l’opportunità di immergersi in un dialogo tra storia, memoria e contemporaneità, attraverso l’arte. Tutto alle porte del centro storico brolese.

Casa Gumina, un tempo dimora privata situata poco distante dal Castello, ma che si affaccia con i suoi spazi quasi sulla Nazionale è il luogo che ospita questa straordinaria mostra.

Qui hanno vissuto Donna Cona, con suo marito, un imprenditore e i suoi tre figli, Pippo un medico che fece fortuna in america, Vincenzino, un professore morto tragicamente a Longarone durante la piena del Vajont ed Enrico “il giudice” – tutti appartenenti alla borghesia brolese. Vissuti in una casa che racchiude tra le sue mura storie di vita vissuta, cultura e tradizioni.

Grazie alla dedizione e alla cura di Adele, moglie del giudice, la bellezza nascosta dietro le vestigia del tempo è stata tutelata, recuperata, mantenuta alla luce.

Oggi, questo spazio, finita l’era dei Gumina, rientra in un progetto imprenditoriale che mira a preservare le antiche vestigia, mantenendo intatto il fascino della storia.

La mostra di Marco Virzi non è solo una semplice esposizione di opere d’arte, ma un vero e proprio incontro tra passato e presente proprio per la location dove è stata installata.

Come spiega l’artista stesso, “è un sogno che si realizza”, evidenziando come i suoi dipinti, con le loro atmosfere dense di significato, richiedessero un luogo che potesse accoglierli e valorizzarli.

“Al giorno d’oggi, con le nuove tecnologie, i dipinti possono essere ambientati ovunque. Ma questi dipinti chiedevano una casa vera, che li accogliesse. Sapevo quale casa volessero. Una casa vuota da scaldare, che parlasse di passato, di storia, di tradizioni, di vita vissuta e vita immaginata. Palazzo Gumina è proprio la casa che immaginavo. Le maioliche, le pareti decorate, i muri che sanno di storia… tutto in perfetta sintonia con i miei dipinti”, ha dichiarato Virzi.

In questa cornice storica, l’arte di Marco Virzi si fonde perfettamente con l’ambiente, esprimendo le profondità dell’anima e abbracciando il respiro del mondo. Ogni quadro, come sottolinea don Enzo Caruso, “comunica tanti messaggi quanti sono gli occhi che sanno contemplare, che sanno apprezzare ciò che vedono, nella meravigliosa danza di una ragazza che in ogni gesto parla col corpo e comunica bellezza”. La mostra, visitabile fino alle 23:30, si è avvalsa anche della performance artistica di Alice Corica, che ha arricchito ulteriormente l’esperienza dei visitatori.

Palazzo Gumina, con le sue maioliche e le pareti decorate che sanno di storia, si è dimostrato il luogo ideale per accogliere le opere di Virzi, in un evento che è molto più di una semplice esposizione: è un viaggio nell’essenza del tempo, un incontro tra l’arte e la vita, tra ciò che è stato e ciò che è.

Un’esperienza imperdibile che, fino a questa notte, regala ai visitatori la possibilità di vedere e sentire con occhi nuovi, in un dialogo tra passato e presente, tradizione e innovazione.

La mostra è visitabile fino alle ore 23,30 e si è avvalsa di un performance artistica di Alice Corica.

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Autore:

redazione


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