ASPETTANDO – Che il Sole detti la Sua Legge
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ASPETTANDO – Che il Sole detti la Sua Legge

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Il sole “smonta” i colori e segna la sconfitta anche del volto d’una facciata. Ma in attesa di ciò, il caso di una facciata appena rifatta ai piedi del centro storico brolese – che ha fatto storcere il muso a tanti e discutere sulla scelta dei colori utilizzati – lascia spazio al dibattito sul senso dell’estetica, sulle norme che dovrebbero tutelare i centri storici anche sotto il profilo del loro piano colore e su chi dovrebbe dettar legge per evitare abusi o sconfinamenti… intanto aspettiamo che il Sole faccia il suo corso, che ammorbidisca la cromatizzazione,  che affievolisca un impatto oggi davvero poco “dolce”.

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“Che cos’è l’estetica”.

Sarebbe questa la bella domanda che una volta svelato il suo significato potrebbe mettere in soffitto tutto il bisogno di norme e di leggi a tutela di centri storici. Infatti allora basterebbe solo il buon senso ed averne il senso.

Termine ESTETICA (greco AISTHESIS) vuol dire “sensazione”, “percezione”, “sensibilità”, suggerisce che si debba occupare non solo di arte e letteratura, ma degli aspetti e valori sensibili delle cose (delle emozioni, desiderio, piacere).

Ampio ed eterogeneo il campo d’applicazione, questo ne rende difficile la definizione perché è troppo vasta come disciplina. Bisogna approssimarsi gradualmente al senso dell’estetica, anche perchè i gusti e le definizione si sono evolute nel tempo. Ma resta una cosa essenziale ci sono cose intramontabili e sempre applicabili… il buongusto.

brolo piazzza roma 2016

L’edificio ritratto è a Brolo, ai piedi del centro storico. Rammentando, già alla sua nascita, diede problemi all’allora amministrazione. Per edificarlo l’area del centro storico, come una spugna si ritrasse, poi tornò nei suoi confini naturali. Questo più di trentanni fa. Ora il palazzo, che si affaccia da sempre sulla piazza Roma – una volta cuore e agorà del paese, poi con un semplice taglio della ringhiera in ferro, divenuto un mesto e misero  quanto inadeguato parcheggio –  doveva subire degli interventi di manutenzione, tra questi il rifacimento facciata.

Ognuno – ovviamente – è libero di fare le sue scelte.. ci mancherebbe. Ma il valore collettivo di un centro storico va tutelato e quindi il dibattito sulla scelta del colore ci sta tutto..

Nessuno ci ha badato. Controllato. Così quando vennero giù i teli protettivi dall’impalatura, lo spettacolo, dobbiamo dire, fu “accecante”.

Peccato.

parabola brolo 2parabole nel centro storico
Ora solo il sole può porre un riparo. Ma ci vorrà del tempo.

Infatti  dobbiamo pensare la luce solare come uno fascio di onde di energia che vibrano con frequenze diverse e a diverse frequenze corrispondo colori diversi che applicandosi su superficie e sui colori scatenano delle reazioni chimiche, accelerano i processi di ossidazione , distruggono le molecole dei pigmenti. Questo accade anche sulle facciate dove comunque il sole non è neanche l’unico responsabile di tale processo (lo sono tutti gli agenti atmosferici, e spesso la luce del sole fornisce un’energia extra che accelera il processo).

Ma questo “caso”, – che è cronaca di queste settimane – ripropone la necessità di applicare seriamente il piano colore del centro storico brolese, rispettarlo di più.

Ogni città dovrebbe un suo colore, o anche più di uno. Anzi aggiungeremmo i luoghi, il territorio dovrebbero avere un suo stile architettonico.

Il recupero delle facciate: di tutte le facciate, e soprattutto di quelle apparentemente insignificanti e dei relativi non colori.

brolo_centro_storico_1Sarebbe bello poter, oggi ma l’idea è proiettata nel tempo, intervenire sulle tutte le facciate, dunque sia su quelle belle che su quelle brutte, e costruire questa consapevolezza tra i professionisti, i geometri, gli architetti, i tecnici, il tutto con il patrocinio degli Enti pubblici ma anche degli sponsor.

Tutelare il Centro Storico e tutto il paese, evitare che si insultino, più di quanto già fatto in passato, muri storici, i camminamenti medievali, gli slarghi e gli affacci della rocca.

A volte ci vuol davvero poco.

 

21 Aprile 2016

Autore:

redazione


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