Sabato 27, all’ex Monte di Pietà, l’associazione Genius Loci e il Centro Culturale Walter Tobagi di Messina, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, hanno presentato il volume “Barcellona Pozzo di Gotto tra Otto e Novecentoâ€Â, appena pubblicato dall’editore Experiences di Messina. Il libro comprende le ristampe di quattro storie municipali, pubblicate tra la fine dell’Ottocento e il Novecento, scritte da Antonio De Trovato e Salvatore Raccuglia (1898), Antonino Di Benedetto (1906), Sebastiano Mazzei (1910) e Santi Emanuele Barberini (1933). Marcello Crinò, nella qualitàdi presidente della Genius Loci e di curatore del volume, ha aperto la serata, relazionando sui quattro autori delle opere ripubblicate, sui contenuti di ciascuna storia e sulla perdita della memoria della città, mentre Claudia Soraci ha letto l’inizio di ciascuna storia. Il sindaco Candeloro Nania, proprio collegandosi alla perdita della memoria, ha ricordato gli interventi di restauro in corso e le distruzioni degli anni passati di parecchi beni culturali di Barcellona, non ultimo il pozzo che diede il nome a Pozzo di Gotto. L’architetto Sergio Bertolami, titolare della casa editrice Experiences, ha parlato dell’operazione di recupero della memoria storica attraverso i testi ripubblicati dalla casa editrice, e delle problematiche legate agli standard dei libri elettronici, cioè gli e-book. Gerri Gambino, responsabile della promozione turistica della Provincia di Messina, ha evidenziato come l’area del Longano, pur essendo densa di presenze culturali significative, si trovi in una condizione inferiore rispetto ad altri luoghi. Infine c’è stato l’intervento a sorpresa del dottor Filippo Barberini, nipote del Barberini autore della storia del 1933. Ha svelato il giallo legato alla seconda parte del libro del suo antenato. In effetti questa seconda parte non venne mai pubblicata, ma è possibile che il manoscritto esista ancora tra le numerose carte della sua biblioteca. Ha tentato varie volte di cercarlo, ma il materiale è talmente vasto che ci vorràdel tempo. Si è comunque impegnato a compiere ulteriori ricerche. Numeroso e qualificato il pubblico che ha partecipato all’incontro, tra cui Padre Alessio Mandanikiotis, archimandrita ortodosso di Messina, Andrea Zanghì, studioso della storia del territorio di Rodì Milici, Cono Vizzini, studioso della storia antica e della topografia del nostro territorio, il prof. Pippo Labisi, studioso in particolare del Gallo-Italico di Novara di Sicilia, e Pippo Messina, pittore, scrittore e cultore di storia locale.
L’unione tra Barcellona e Pozzo di Gotto, avvenuta nel 1836, fece sì che nascesse un interesse volto alla conoscenza della storia del suo territorio, ai motivi della nascita dei due nuclei abitativi avvenuta alcuni secoli prima, e al ruolo ed alla storia delle frazioni collinari, ben più antiche della città. Si cominciano quindi a scrivere e pubblicare delle storie locali, e la più antica risulta essere una monografia redatta da Antonio De Trovato per la “Storia delle cittàdi Sicilia†diretta dal professore Salvatore Raccuglia. Si compone di trentuno pagine stampate nel 1898 a Ragusa. L’opera fornisce un primo ritratto della città, con una parte storica culminante con l’epopea garibaldina, una parte dedicata alla parte amministrativa e monumentale della città, ed una sezione a parte dedicata ai “villaggiâ€Â, cioè alle numerose frazioni cittadine. Un’altra monografia venne pubblicata nel 1906 a cura della Societàeditrice del “Dizionario illustrato dei Comuni siciliani†di Palermo. Il testo su Barcellona venne redatto da Antonino Di Benedetto (1873-1955), ed in parte ha seguito il manoscritto della storia del Rossitto (stampata nel 1911). La storia del Rossitto saràoggetto di un altro volume di questa collana. Nel 1910 vede la luce la Storia di Barcellona di Sebastiano Mazzei (1839-1901), finita di scrivere nel 1893 e pubblicata postuma dai figli. Sono sessantotto pagine e trattano soprattutto delle vicende per ottenere l’autonomia da Castroreale. Nel 1933 viene pubblicata “Barcellona Pozzo di Gotto nella storia e nei monumentiâ€Â, scritta nel 1930 dal giovane Santi Emanuele Barberini (1914 – Genova 1987) divenuto poi un noto etruscologo.
TRA OTTO E NOVECENTO
Raccolta di storie a cura di Marcello Crinò
Experiences editore (Messina)
Nella doto da sin.: Candeloro Nania, Gerri Gambino, Sergio Bertolami, Marcello Crinò, Claudia Soraci.
(Foto di Pippo Messina)