di Rino Candeloro Nania
Il ‘Mandanici’ di Barcellona Pozzo di Gotto scopre la cultura sofisticata e trova un palinsesto di alto gradimento tra musica e letture.
Una bella serata, lo scorso 23 settembre – sabato – , vissuta nel parco antistante il teatro tra umidità (freddo quasi invernale tra gli alberi di alto fusto) e belle sollecitazioni intellettuali.
Si è colto tanto della migliore letteratura italiana tra sorrisi (Fantozzi) raffinata analisi sull’antiligua (Italo Calvino) per poi giungere ai classici come il Gattopardo e Pinocchio. Si sono godute le tante sfumature di una rappresentazione in cui il teatro e la teatralità (soprattutto quella di Corrado D’Elia, che esce dalla scuola Paolo Grassi del Piccolo teatro di Milano) coniugati con la semplicità espressa al meglio ha invitato gli spettatori ad un itinerario di riflessione.
Anche questa sperimentazione voluta e diretta da Sergio Maifredi comincia con i migliori auspici a dare buoni frutti quando incontra la curiosità di 800 spettatori. Dall’ottimo inizio ci si aspetta divertimento e piacere. Molto bravi si sono dimostrati gli interpreti delle letture scelte come Rosario Lisma nel Gattopardo, Tullio Solenghi con pagine di Calvino e Paolo Villaggio, Roberto Alinghieri nel leggere Pinocchio, il bravissimo Corrado Delia con la lettura di un frammento di Novecento di Alessandro Baricco ed infine Massimo Wertmuller con il diario minimo di Umberto Eco.
(Rino Nania)
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