In una nota inviata alla stampa il dottor Basilio Baratta, che ha amministrato il camping-villaggio Calanovella, a Piraino, dal 2003 al 2016 prende le distanze da quella decisione di nominare amministratore unico della Calanovella S.r.l. – titolare dell‘omonimo Camping Villaggio – del dottor Vincenzo Tamburello, oggi coinvolto nell’operazione “Concussio”.
Il dottor Baratta, evidenzia di aver appreso solo ieri mattina le gravi accuse che coinvolgono il manager del “suo” camping.
Accuse redatte dal giudice delle indagini preliminari di Messina su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e che ne hanno decretato il l’arresto.
Baratta non nasconde il timore che quanto avvenuto possa avere ripercussioni gravemente lesive per le società e si esclude da ogni responsabilità, in quanto scrive il professionista brolese che “la nomina del dott. Tamburello è avvenuta con la mia inflessibile opposizione, a seguito della mia revoca – o meglio defenestrazione – da amministratore, con il consenso unanime degli altri soci”.
Poi nella nota Baratta affonda il colpo “elementi in mio possesso mi inducevano a dubitare” su quella scelta.
Quindi evidenzia che quanto ora esterna viene fatto a tutela della sua persona poichè ritiene, visto il lungo lasso di tempo in cui ha amministrato la Calanovella S.r.l., che “in molti vi è l’identificazione della mia persona con la società e potrebbero ritenere che sia stato io a farmi promotore della nomina ad amministratore del dott. Tamburello”
“Che si sappia – scrive infine – per quanto mi riguarda, continuerò a battermi con ogni mezzo ed impiegare ogni possibile energia intraprendendo ogni opportuna azione per contrastare qualunque tentativo di coinvolgere la società in affari poco leciti”.
Ed infine, sempre Basilio Baratta, ribadisce che ha “sempre energicamente contrastato” le logiche criminali e del mal’affare.