Il museo vivente realizzato dai giovani del Liceo Classico/Scientifico/Linguistico Vittorio Emanuele III per la “Notte del Liceo” lo scorso 11 gennaio 2019
Tra le tante iniziative volute per celebrare quest’appuntamento nazionale, ci soffermiamo un attimo su quello “messo in scena” al Liceo Pattese.
Uno spettacolo, se tale può definirsi, che unisce teatro, arte, e sensibilità artistiche diffuse in una rappresentazione che ha creato un’atmosfera coinvolgente.
La tecnica dei «tableaux vivants», ovvero «quadri viventi», nata nel Settecento, vede comporre un quadro con volti e atteggiamenti di persone vere, in questo caso gli studenti del Liceo, che si pongono davanti a stupefatti spettatori.
Un autentico spettacolo che rivela in quello che potrebbe sembrare un lavoro di estrema semplicità, ma che nasce da un’attento studio, analisi, e che porta il “modello” ad immedesimarsi nel soggetto all0ra dipinto e che crea un grande impatto emotivo.
Utilizzando anche stoffe e oggetti di uso comune, i ragazzi, quasi sospesi nel tempo, hanno costruito autentiche stanze di una galleria d’arte di quella che si può definire “una mostra impossibile”.
Tutti bravi.
E correttamente citiamo i ragazzi…Colour di Frida Kahlo: GIADA LIMINA. Gli amanti di René Magritte: SOFIA ARLOTTA E LORENZO RENI. Autoriotratto di Vincent van Gogh: FRANCESCO STANCA. “L’Annunciata” di Antonello da Messina: FRANCESCA GULLO. La Ragazza col turbante, anche conosciuta come Ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer: FEDERICA MESSINA
Complimenti.