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In relazione a quanto pubblicato dall’American Heart Association le Malattie Cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nei Paesi Industrializzati. Tra le maggiori manifestazioni cliniche delle malattie cardiovascolari si ritrovano: l’infarto del miocardio, la malattie coronarica, l’ictus, le malattie delle arterie periferiche e lo scompenso cardiaco.
Alla base di queste patologie spesso vi è lo sviluppo dell’aterosclerosi, una malattia progressiva che interessa la parete delle arterie, caratterizzata da un ispessimento focale e da un’ostruzione del lume del vaso.
L’aterosclerosi è stata per molto tempo considerata come il risultato dell’accumulo graduale di placche contenenti colesterolo e altri grassi sulla superficie della parete arteriosa. Nel 1993 l’aterosclerosi è stata definita da Russel Ross una malattia infiammatoria cronica in grado di coinvolgere l’interazione di una serie di cellule a livello della parete vascolare.
I numerosi studi scientifici eseguiti nel corso degli anni in tutto il mondo suggeriscono che l’aumento di incidenza di queste patologie è strettamente connesso a numerosi fattori di rischio alcuni dei quali non suscettibili di alcuna modificazione come l’età, il sesso e la predisposizione genetica e/o familiare, ed altri sicuramente modificabili come il fumo di tabacco, l’obesità, la sedentarietà oltre alla presenza di patologie concomitanti quali la dislipidemia (ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia), il diabete e l’ipertensione arteriosa.
La correzione dei fattori di rischio cosiddetti “modificabili” rappresenta l’unica arma oggi a disposizione che consente di ridurre la probabilità di andare incontro a malattie cardiovascolari quali ictus ed infarto del miocardio.
Un altro importante fattore etiologico è sicuramente rappresentato dallo stress ossidativo. Numerose evidenze cliniche e sperimentali hanno, infatti, evidenziato come lo stress ossidativo risulti fortemente associato alla malattia cardiovascolare e all’aterosclerosi.
Alti livelli di stress ossidativo sono stati rilevati in pazienti ipertesi, e le concentrazioni di biomarcatori di stress ossidativo sono state trovate associate ad indici di infiammazione e ad attivazione endoteliale.
Molte specie reattive dell’ossigeno possono, infatti, influire in maniera significativa sul sistema vascolare ed alterare i meccanismi di regolazione della pressione arteriosa.
Alimentazione bilanciata, attività fisica, astensione dal fumo, correzione dell’obesità ed adeguati e periodici controlli clinici allo scopo di una precoce diagnosi consentono sicuramente di modificare il percorso che conduce all’insorgenza di queste patologie.
Il Centro di Medicina BioIntegrata di Brolo offre ai suoi pazienti la possibilità di intraprendere un percorso diagnostico e terapeutico personalizzato che consente di verificare l’eventuale presenza di predisposizione genetica all’insorgenza di malattie cardiovascolari oltre ad un inquadramento clinico-metabolico allo scopo di modificare i fattori di rischio in atto presenti.