Storto Tour 2015 toccherà “Le Siciliane” a Capo d’Orlando. Marco Corrao sarà accompagnato alla chitarra da Nino Milia. Non perdetevi questo Duo. Tanta musica originale e non. Prenotate un tavolo al 339 6200184 i posti non son tantissimi …
Il musicista orlandino, che si è già esibito a La Dispensa di Mirto, allo Starks Cafè di Catania, al Bukowski di Milazzo e al Fuso Orario – a Naso – suonerà ancora il 20/11 a Brolo TBA, il 21/11 Non Solo Pizza S. Piero Patti il 26/11 Il Frantoio delle Idee Cinquefrondi il 27/11 Alter Ego Avola e il 28/11 I Miervuli a S. Marco d’Alunzio .
Marco Corrao Bio
Nato musicalmente nel 2005 nel panorama Siciliano, la sua musica attinge dalla musica american, alla musica popolare siciliana ed allo studio dei padri del blues e della roots music in genere. Dal 2001 ha partecipato a numerosi festival in varie vesti e accompagnato da vari gruppi elettrici e acustici. Tra i maggiori il Gilgamesh Blues Festival di Torino opening solo act per John Primer, l’Etna inBlues, il Capo d’Orlando in Blues, il Polistena Rock ‘n Blues, il Sila Blues Festival, Marco Fiume Blues Passion, Summertime Blues festival e molti altri ancora. Vanta numerosi opening act a Charlie Musselwhite, Dana Fuchs, John Primer, Dirk Hamilton, Michael Burks, Damon Fowler, Sherman Robertson e una collaborazione con Eugenio Finardi, L’attività di musicista lo ha portato a viaggiare molto in Italia ed in Europa con varie perfomance in Inghilterra, Svizzera, Austria, Svezia e Danimarca. Nell’ estate del 2012 ha aperto i concerti e suonato con i Delta Moon, sui palchi di vari festival del Sud-Italia. Ha all’ attivo tre dischi solista “Trouble” 2007 e “Down Home” 2009. A Febbraio 2013 è uscito il nuovo disco “Twin Rivers” presentato a Palermo con la partecipazione del Jazzista Siciliano Francesco Cafiso e dalla band di cui Marco fa parte i Konrad’s Crew con Leonardo Triassi all’ armonica. Nella primavera del 2013 presenta il disco Twin Rivers in Italia, Svezia e Danimarca. mentre l’estate 2013 lo ha visto impegnato in un tour Americano che ha toccato gli stati della Georgia, Florida Tennessee Arkansas. Corrao ha calcato i palchi dei più famosi clubs come il blind willie mctell di Atlanta, bradfordville blues club di Talahasse FL. Dopo il ritorno in Italia è stato ospite del buscadero day, manifestazione promossa dalla rivista internazionale buscadero. Nel 2014 collaborazioni intense con Jono Manson Bocephus King Richard lindgren Terje Nordgarden.
Info
https://soundcloud.com/marko-korrao/le-tue-bellissime-rughe
www.marcocorrao.jimdo.com
corraoma@gmail.com
www.pomodorimusic.com
https://twitter.com/MarkoKorrao
Ha scritto di lui, tra gli altri, anche Domenico Grio su Roots and Highway
Al di là delle mille contraddizioni di cui vive e dei problemi che l’affliggono (che non sono certo quelli di Benigniana memoria), la Sicilia è terra incantevole per storia, arte e natura e, visto che tutta questa bellezza aveva bisogno di un’adeguata colonna sonora, parecchi musicisti si sono fatti carico di riempire di nuove note la loro magica isola. Così, senza dimenticare le perle della ricca cultura folklorica, negli ultimi decenni è venuta fuori prepotentemente una scena rock alternativa ed intellettuale, è letteralmente esploso il circuito jazz e, seppur in maniera meno eclatante, ha preso avvio un bel movimento legato alla tradizione blues e folk made in U.S.A.. Marco Corrao è proprio uno dei più talentuosi rappresentanti di questo “siculo-americano” panorama sonico. Totalmente immerso nel proprio mondo musicale, Marco è al centro di diversi progetti (Marco Corrao and Konrad’s Crew, Mr. Conrad and Krapa Joe, di recente in tour nel sud degli Stati Uniti, Marco Corrao Trio con Michele Virga e Davide Rinella) ed è incurabilmente innamorato della propria terra (tra gli organizzatori del festival blues di Capo d’Orlando). QuestoTwin Rivers è un buon compendio delle proprie coordinate artistiche. Come tutte le raccolte pecca forse di scarsa omogeneità ma c’è l’universo di un musicista che, tra studio e palco, dà ampia rappresentazione delle proprie notevoli qualità di chitarrista, autore ed interprete e dell’amorevole afflato con il quale affronta l’impatto con il songbook dei maestri del genere. C’è l’omaggio ai padri della tradizione blues e folk (Jimmy Reed, Charlie Patton, Clayton McMichen), c’è una splendida cover del Tom Waits di Mule Variations, c’è l’abbraccio virtuale al Dylan acustico di Freewhellin’ Bob Dylan (davvero bella la versione di Girl from the North Country), c’è persino una italianissima e non meglio identificata Bonus Track dall’antico sapore ragtime e ci sono brani originali che forniscono notizie certe e più che confortanti anche sulle citate capacità di scrittura di Marco. Certo, chi lo conosce sa che al quadro mancano le tinte più ruvide, il blues rurale, più grezzo e il roots rock più energico ma il fatto è chiaramente non casuale, probabilmente al fine di preservare una certa continuità tra i brani selezionati. Nulla osta a coloro i quali, si spera tanti, apprezzeranno Twin Rivers o ne rimarranno semplicemente incuriositi, di approfondire adeguatamente l’argomento. Per gli amanti del delta blues, del folk e della tradizione musicale americana in genere che sanno distinguere il materiale di pregio da quello inscatolato e artificiosamente sofisticato, che riescono a percepire tra le note l’autentica passione ed il sudore di quelli che incidono i dischi non per obblighi contrattuali ma per un’urgenza espressiva, insomma per coloro i quali vivono fatalmente in comunione di spirito con lo speciale mondo di Roots and Highway.
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