La manifestazione è avvenuta nel contest della presentazione di “Paralipomeni”, il nuovo libro di Nino Speziale – nonno di Antonio Pizzuto – La prima borsa di studio dedicata al giovane universitario brolese prematuramente scomparso è andata a Daniele Scaffidi Gennarino di Gliaca di Piraino.
L’evento, curato da Michelangelo Gaglio, organizzato dall’Istituto comprensivo di Brolo e dal gruppo culturale “Libriamoci”, si è svolto presso il plesso scolastico di via Libertà.
Con l’autore sono intervenuti la dirigente scolastica Maria Ricciardello, l’assessore brolese Marisa Briguglio, in sostituzione del sindaco Irene Ricciardello, impegnata fuori sede, i sindaci di Ficarra e S. Angelo di Brolo, Gaetano Artale e Francesco P. Cortolillo.
Per il gruppo “Libriamoci” sono intervenute Marinella Speziale, Azzurra Ridolfo e Linda Marino.
Vari contributi sono stati forniti, da parte dello stesso gruppo, nelle letture del testo.
Inoltre, alcune ragazze dell’Istituto comprensivo hanno “dialogato” con il “maestro” Speziale.
Nel corso dell’incontro si è svolta la consegna della prima della borsa di studio “Antonio Pizzuto”, intitolata al nipote dell’autore, scomparso tragicamente all’età di vent’anni, il 3 agosto del 2015, cui egli ha dedicato il libro.
l premio, alla cui selezione hanno partecipato gli studenti iscritti al primo anno di Ingegneria presso il Politecnico di Torino, provenienti dai Licei Classici e Scientifici di Patti, Capo d’Orlando, S. Agata Militello e Mistretta, è andato a Daniele Scaffidi Gennarino di Gliaca di Piraino.
Lo studente, proveniente dal Liceo Scientifico “L. Piccolo” di Capo d’Orlando, è iscritto al primo anno di Ingegneria Biomedica al Politecnico di Torino.
Queste le motivazioni del premio:
“Sulla base dei punteggi attribuiti nella valutazione della lettera motivazionale e del curriculum dei singoli candidati, la borsa di studio “Antonio Pizzuto” viene assegnata, all’unanimità, a Daniele Scaffidi Gennarino, iscritto al corso di laurea in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Torino.
La commissione esaminatrice sottolinea, oltre all’eccellenza dei risultati scolastici di Daniele, la sua capacità di rischiare e di mettersi in gioco e il suo amore per la cultura e per la scienza, considerate non solo come strumento di realizzazione personale ma come potenti leve ‘per migliorare le condizioni di vita di chi soffre’”.
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