Appena un anno fa. Uno schianto sulla Statale bastò a portar via due ragazzi. Finiva, come quella di tanti – famiglie, amici, gente comunale che li conosceva – la loro estate appena iniziata. Poi i funerali, i silenzi, la folla attonita, le lacrime di tutti, il dolore di chi rimaneva a porsi mille domande. La fase del lutto e la sua difficile se non impossibile elaborazione. I gesti per ricordarli, una borsa di studio, le sedie job che portano il loro nome, gli amici che vanno al cimitero, i genitori persi nel loro dolore e che affrontano il quotidiano, che non è e non sarà più lo stesso, con un coraggio disumano. Le foto su facebook, le ricorrenze che si rincorrono, il pensiero di quello che sarebbe stato e che non sarà più.Dopo un anno Brolo piange – ancora una volta, nel ricordo – quel pezzo di “meglio gioventù” andata via.
Ricordare oggi Antonio & Antonio, è un atto non dovuto, ma di rispetto, d’amicizia, d’amore, anche se a volte non si trovano le parole, a volte è difficile comprendere e diventano imperscrutabili, ostili, incomprensibili quelli che altri chiamano “segnali”.
Come quella piazza che accolse, in un silenzio colmo di dolore, le loro bare, il dolore ancora per quella perdita è percepibile come nell’atto dello schianto di quel lunedì, che faceva già chiaro, nel curvone di Capo Skino.
Ed è ancora silenzio.
Così Antonio Caporlingua e Antonio Pizzuto, amici … per sempre non saranno mai “assenti” nel cuore di chi li ha amati e conosciuti.
Alle 19,30 ci sarà una messa, nella Chiesa Madre di Brolo, in suffragio dei due ragazzi, mentre “Marevigliosa Brolo” ha fatto slittare la sua programmazione, dalle ore 19,00, alle 21,00 in modo da non far coincidere con la cerimonia sacro-commemorativa.
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