Riceviamo e pubblichiamo
Scrivo a nome della Sig.ra Palazzolo, la quale mi ha chiesto la cortesia di mandarle questa mail in quanto elemento neutrale della discussione, poiché non ha un
indirizzo mail..
La Sig.ra Palazzolo è molto rammaricata per tutto quello che sta succedendo ed è anche molto stanca di subire sempre ingiustizie..
Tempo fa ha anche avuto una causa presso il giudice di pace per lo stesso motivo, proprio con il comune di Brolo (vinta)..
La Sig.ra Palazzolo è altresì stanca, non solo per le multe, ma perché viene umiliata continuamente:
1- per la sua condizione di handicap
2 – perché non è figlia di Paperon dè Paperoni e non può pagare continuamente multe ingiuste, ha anche pagato 95 € di multa fatta al Pronto Soccorso dell’ospedale di Patti mentre accompagnava il marito morente, neanche allora i vigili hanno visto il talloncino esposto.
La Sig.ra Palazzolo si è recata diverse volte presso lo studio di consulenza della ditta di famiglia accompagnata dai figli, per sistemare alcune cose del marito defunto..
In diverse occasioni i vigili di Brolo si sono comportati in modo scorretto con la Sig.ra Palazzolo..
Ad esempio anni fa presso l’ex supermercato SMA, il posteggio handicap era occupato e la Sig.ra Palazzolo ha posteggiato immediatamente accanto, perché impossibilitata a percorrere lunghi tragitti a piedi..
Un vigile urbano stava per fare la multa quando una signora, riconoscendo l’autovettura, affermò al vigile la veridicità dell’handicap della Sig.ra Palazzolo..
Il vigile, non contento, fece uscire dal supermercato la Sig.ra Palazzolo per verificare l’effettivo handicap!
Un’ulteriore umiliazione e mortificazione davanti a tutti!
Due mesi fa la Sig.ra Palazzolo ha posteggiato la macchina presso i posteggi vicino lo svincolo..
Al ritorno ha trovato un’ausiliario che le aveva appena fatto la multa, nonostante il talloncino handicap ben visibile!
L’ausiliario allora, amche se ha constatato l’evidente stato di handicap della Sig.ra Palazzolo, le ha fatto pagare 1 euro di multa, ansiche 3€ (scelta incomprensibile non per l’euro, ma per la multa in se stessa!)..
Inoltre la Sig.ra Palazzolo precisa che molto spesso esce con i suoi figli portando ed esponendo SEMPRE il talloncino (come era esposto sul lato destro della vettura)..
La Sig.ra Palazzolo chiede la cortesia di adeguarsi ed avere un po’ più di umanità nei confronti di chi soffre sia nel corpo che nello spirito..
Perché queste cose aggravano ancora di più il dolore dell’handicap di chi come lei porta addosso..
La Sig.ra Palazzolo paga le multe e ne ha pagate parecchie sino ad ora, sia a Brolo che negli altri comuni limitrofi..
MA NON E’ GIUSTO CHE IN UN PAESE COSIDDETTO CIVILE SUCCEDA TUTTO QUESTO!
La Sig.ra Palazzolo è stata diverse volte all’estero e MAI ha preso una multa del genere..
Solo nelle nostre zone succede questo!
Per quanto riguarda la multa di giugno fatta al figlio (in pieno torto come da lui ammesso), quella alla quale fa riferimento su Facebook, è stata regolarmente pagata e i punti sono stati tolti al figlio..
Saluti
Il precedente articolo
BROLO – Punti tolti sulla patente del disabile. I vigili non ci stanno
Ed il sindaco visti gli atti: “chi ha sbagliato paghi, la sanzione. I vigili hanno agito nel rispetto delle regole a tutela e protezione di chi ha davvero diritto di quei posti riservati”. Un comunicato stampa in risposta alla polemica di un post al vetriolo su facebook.
Un post su facebook, inviato a 93 persone, una sfilza di commenti, dall’ironico all’insulto spietato nei confronti dei vigili brolesi; poi la discussione affiora nella seduta consiliare di ieri, ma già era stata netta la presa di posizione del sindaco: “Ho richiesto al mio corpo dei vigili una relazione dettagliata che avrò lunedì mattina, se hanno sbagliato chiederemo scusa ….se per caso le cose non dovessero essere come sembrano, tipo utilizzo del contrassegno da parte di persone senza disabilità ….denuncerò alle autorità competenti l’autore del post oltre gli altri autori di commenti che ritengo assolutamente infamanti nei confronti del corpo dei vigili urbani !!!!”. Ed ora i Vigilia dicono la loro.
Relazioni, foto e precisazioni. “C’è l’utilizzo indebito di un contrassegno”.
Ma andiamo per ordine.
Una foto emblematica, la notifica dei punti sottratti sulla patente della madre, disabile. Così Ferdinando Taviano, di Sant’Angelo di Brolo, comunica al sindaco di Brolo ed ad altre 93 persone, con un post su facebook, apparso anche sulla bacheca del sindaco, quello che qualche giorno fa, gli era accaduto:“Ridicolo… – scrive – Il Comune di Brolo ha tolto 2 punti dalla patente a mia mamma per aver parcheggiato nel posto dei disabili,. A lei che è disabile, come si evince dalla patente b speciale consegnata ai vigili urbani… …….. Vergona “.
Quindi l’invito a divulgare il post a lettori della “rete”e giù i commenti e le condivisioni.
Angelo suggerisce di ricorrere a “Striscia la Notizia”; Mario, sarcastico scrive “La mamma dei cretini e sempre incinta purtroppo” e Luigi non conosce mezze misure “Ridicoli!”.
Carmelo non è da meno “Vergognoso è dire poco!” aggiungendo “eh si, ne sò qualche cosa. Hanno la penna facile”.
Quindi Giovanni, non è secondo a nessuno, ed esordisce “fanno skifo dovrebbero togliergli il lavoro x quello ke hanno fatto” .
Fino ad arrivare al commento di Pippo,“sforziamoci di essere benevoli ….. riflessivi e soprattutto rispettosi…. fermo restando che, con le dovute maniere, i nostri diritti vanno tutelati e rispettati …… Buona domenica”.
Basilio ironicamente imbecca il sindaco, uno sfottò tra il sarcastico ed il “politico” “O sindaco..!!” e Giovanni “Ma cose da pazzi,ma che facciamo” scherziamo veramente!!!”.
Luigi, diverso dal primo, è lapidario “Ridare i punti alla signora, toglierli ai vigili compreso un mese di stipendio…..far chiedere scusa pubblicamente sempre alla signora!!!!!!!!!” – Per poi aggiungere – “Se hanno veramente sbagliato altrimenti togliere i punti anche al figlio!!!!!!”
E si potrebbe pure continuare fino a quando lo stesso Ferdinando, ad un certo punto, interviene nuovamente con un post alquanto sibillino: “Quando ho sbagliato egr. Sign. Sindaco ho pagato la mia multa (ed i relativi punti dalla patente) e nn ho nemmeno fatto ricorso ovviamente perchè in piena colpa…il verbale si riferisce al giorno in cui mia madre si era recata presso lo studio di consulenza per sistemare documentazione riguardante la morte di mio padre ( come indicato anche in ricorso presentato presso il Giudice di Pace di Sant’Angelo) perso per averlo presentato in ritardo … Quindi io parlo perché per questa volta ho la coscienza pulita… Saluti”.
A questo punto, se ne è parlato anche durante il dibattito in consiglio comunale – ieri sera – la “patata bollente” passa al corpo dei vigili urbani brolesi che senza remore difendono il loro operati con più relazioni, che riassumiamo
Il 3 febbraio 2012 alla 10,48, scrivono, in via Principi Lancia veniva verbalizzato il veicolo (a cui fa riferimento il Taviano) che era in sosta negli spazi riservati agli invalidi senza esporre alcun contrassegno.
Quindi il verbale e poi il ricorso al giudice di pace da parte del Taviano, sostenendo la tesi che il veicolo era in uso ad una disabile, la madre del titolare, che con tutti i diritti detiene un contrassegno di invalidità.
Il giudice di pace dicono i vigili dichiarava inammissibile in verbale per un vizio procedurale.
Quindi la multa – giocoforza- diveniva eseguibile ed la decurtazione dei punti automatica, “un atto consequenziale senza il quale, affermano i vigili, si sarebbe commessa un’omissione d’ufficio”.
I vigili brolesi precisano che postando quella foto, si è generato un comportamento lesivo per tutto l’ufficio di PM sottolineando anche che il signor Ferdinando “è stato più volte osservato posteggiare il veicolo a sua disposizione nel posteggio dei disabili sito in via Principi Lancia per recarsi presso gli uffici di uno studio di consulenza – forse per seguire dei corsi – ed a supporto di ciò vengono allegate alla relazione altre documentazioni che rilevano come l’uso dei veicolo e del contrassegno per poter parcheggiare nei posteggi per disabili, senza la presenza della madre, fosse un’abitudine, ( vedi la nota dell’11 giugno 2012 per il parcheggio di un’auto sempre del Taviano ma diversa da quella del ricorso postato su facebook, o la relazione di servizio del 8 giugno 2012) .
I vigili brolesi hanno evidenziato anche che il signor Ferdinando a dispetto di quanto scrive su facebook, non ha mai pagato quel verbale, ora iscritto al ruolo, passati i 60 gg, dalla pronuncia del giudice di pace, per il doppio del minimo edittale.
Dalle relazioni redatte da vari vigili si evidenzia la continuità del modus di parcheggiare, anche con documentazione fotografica, e con la nota redatta l’11 giugno 2012 scrivono che lo stesso Ferdinando Taviano confermava, dopo la contestazione dell’uso inidoneo del talloncino per i disabili, che la persona invalida era a Sant’Angelo di Brolo e che utilizzava il contrassegno della madre perché era impossibile trovare parcheggio nelle aree adiacente al luogo dove doveva recarsi.
Il sindaco di Brolo ha, alla fine , visti gli atti, evidenziato che l’intervento dei vigili, non è repressivo, ma a tutela dei soggetti che hanno diritto ai posti riservati e che spesso si erano lamentati del comportamento ingiusto del Taviano, che abitualmente parcheggiava dove non poteva essergli consentito.
Il sindaco ha aggiunto: a volte il mondo dei “furbi” diventa arrogante e credendo che alzando il tono su facebook si conquistino consensi scredita solo, inopportunamente, chi fa il suo mestiere e si manca di rispetto a chi vive sfortunatamente la condizione di disabilità.
Lo stesso sindaco a citato un vecchio proverbio siciliano “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino” ed ha invitato tutti a fare un attimo di riflessione, prima di dare giudizi temerari e azzardati.
Rivolgendo infine al Taviano ha anche aggiunto “ed ora farebbe bene a pagare la multa e la sanzione, e dovrebbe essere lui a chiedere scusa ai vigili per il suo comportamento proditorio e prevaricatorio nei confronti di persone, come la madre, disabili”