MIRAGLIA E CERAOLO: ABBATTUTI DUE ALBERI SENZA PERIZIE. I CONSIGLIERI: “SCELTA POLITICA, NON TECNICA” BISOGNA ASSUMERSI LE RESPONSABILITA’
non cessano le polemiche dopo gli ultimi die “tagli”
Due alberi abbattuti in pieno centro, davanti al “Bar Sport” e alla rotatoria di via Ferrara, senza alcuna perizia tecnica o relazione agronomica che ne attestasse pericolosità o instabilità. E’ questa la sintesi del dire del gruppo di opposizione consiliare composto da Sara Ceraolo e Giuseppe Miraglia. È bufera sulla scelta dell’Amministrazione comunale, che ha autorizzato la rimozione dei due esemplari ad alto fusto con una delibera di Giunta e successiva determina tecnica, ma – secondo quanto emerso dalla verifica dello stesso Miraglia ed il confronto con gli uffici – senza alcuna documentazione tecnica a supporto.
A sollevare il caso ieri, dopo che l’altra consigliere d’opposizione consiliare Maria Vittoria Cipriano aveva espresso il suo disapunto sui social, sono i consiglieri comunali Miraglia e Ceraolo, che hanno protocollato una dettagliata interrogazione scritta indirizzata al sindaco, all’assessore al verde pubblico e al responsabile dell’area tecnica del Comune.
Nel documento, i due esponenti di minoranza chiedono chiarimenti sulla legittimità della procedura seguita e puntano il dito contro quella che definiscono “una scelta politica, solitaria, priva di confronto e soprattutto senza alcuna perizia tecnica”.
“Nessun atto ufficiale, nessun rischio accertato”
Dalla documentazione ottenuta dagli stessi consiglieri, non risultano verbali, perizie, relazioni di tecnici abilitati o valutazioni di stabilità che giustifichino l’abbattimento degli alberi. “Non esistono relazioni agronomiche, perizie redatte da arboricoltori qualificati né altri documenti che certifichino che quegli alberi rappresentassero un pericolo”, si legge nella nota. Miraglia ha anche effettuato accesso diretto agli atti in data 24 giugno, ricevendo conferma dell’assenza totale di valutazioni tecniche. – [NDR – Anche se la pericolosità dei uno di questi alberi era stata segnalata già dal 2023 dai proprietari di un immobile sottostante lo stesso albero]. Una decisione, dice Miraglia, che ha scatenato forti reazioni anche tra i cittadini, molti dei quali hanno espresso “stupore, contrarietà e forte preoccupazione per la rimozione di alberature storiche”, come riportato nella lettera.
Sui social, numerosi utenti hanno definito l’intervento “inspiegabile” e “uno sfregio al paesaggio urbano”.
“Non arredo urbano, ma parte della nostra identità”
“Quegli alberi non erano solo parte dell’arredo urbano – scrivono i consiglieri – ma elementi identitari del paesaggio di Brolo. L’Amministrazione ha agito senza alcuna sensibilità, né attenzione al valore simbolico e ambientale di ciò che ha distrutto. Forse, semplicemente, non andavano abbattuti” ma potevano essere adeguatamente potati – Nel testo, si richiamano anche le normative nazionali in materia di tutela del verde urbano, come il D.M. 10 marzo 2020 sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) e la Legge 10/2013. Norme che suggeriscono esplicitamente la redazione di piani, regolamenti e perizie per qualsiasi intervento sul patrimonio arboreo pubblico.
Nel documento ufficiale, Miraglia e Ceraolo chiedono di sapere:
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Chi ha deciso l’abbattimento e sulla base di quali atti ufficiali;
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Se esistano perizie o relazioni tecniche che giustifichino il taglio degli alberi;
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Se l’assenza di tali documenti sia compatibile con le normative vigenti.
Con quest’ultima interrogazione, i consiglieri completano quella che definiscono “una trilogia”: strade dissestate, spiagge sporche e (ex) verde pubblico.
Tre ambiti – sostengono – che dimostrano la scarsa attenzione dell’Amministrazione in carica verso la manutenzione e il decoro del paese. “Continueremo a vigilare – concludono – e a dare voce ai cittadini. Le vostre segnalazioni restano fondamentali: aiutateci a difendere Brolo”.