Carmelo Gambino, e Mario Martinez hanno letto messaggi particolarmente significativi.
Oggi, 4 novembre, si è svolta a Brolo la cerimonia per il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, un momento simbolico e solenne per ricordare il sacrificio di quanti hanno dato la vita per la Patria e per riflettere sui valori di pace e unità. Il cuore della commemorazione è stata la deposizione della tradizionale corona d’alloro al monumento dedicato ai caduti brolesi, un omaggio alle vittime del dovere e alla memoria storica del nostro Paese.
La partecipazione è stata sentita e numerosa: alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Brolo, membri della Giunta comunale, consiglieri comunali, il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Marco Alberto, il Comandante della Polizia Municipale Salvatore Messina, il parroco padre Enzo Caruso, e rappresentanti delle associazioni locali si sono riuniti per testimoniare insieme il rispetto e l’affetto verso coloro che hanno combattuto per la libertà dell’Italia.
Il Significato della presenza dei giovani
Un aspetto particolarmente significativo, come ha anche evidenziato il vicesindaco, l’avvocato Carmelo Ziino, della cerimonia è stata la presenza degli alunni, che con i loro canti e cartelloni hanno arricchito il momento di commozione e riflessione. La loro partecipazione rappresenta un ponte tra le generazioni, un modo per tramandare i valori di pace, unità e rispetto per la propria storia. Questo evento è stato anche un’occasione educativa per i giovani, che hanno potuto riflettere sull’importanza della Costituzione e sugli insegnamenti della storia.
Il Discorso degli alunni: un appello alla pace
Durante la celebrazione gli studenti della quinta classe Carmelo e Mario hanno letto un messaggio intenso e ricco di significato, preparato sotto la guida delle maestre Rosetta Decimo e Tina Lumia, che ha evidenziato l’importanza della difesa della Patria e della pace.
Carmelo ha anche citato l’articolo 52 della Costituzione italiana, che recita: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”, ricordando come questo principio sia stato alla base del sacrificio di tanti italiani che, durante la Grande Guerra, lottarono per un Paese libero e unito.
Nel discorso è stata citata anche la pace come valore cardine della nostra Repubblica, con un richiamo all’articolo 11 della Costituzione, che sottolinea il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.
Le parole dei due giovani studenti hanno risuonato tra i presenti come un appello accorato: “Dobbiamo ricordare sempre che la parola PACE non si scrive con le armi!”, una frase che sintetizza il desiderio di un futuro più giusto, dove il dialogo, la tolleranza e la pacifica convivenza prevalgano su ogni conflitto.
Una cerimonia di memoria e impegno per il futuro
L’assessore comunale alla pubblica istruzione, Cono Condipodero in un post sui social ha evidenziato che questa giornata di celebrazioni a Brolo non è stata solo un’occasione per onorare il passato, ma anche un invito a riflettere sul presente e sul futuro. L’esempio dei caduti e il lavoro quotidiano delle Forze Armate, impegnate nella tutela dello Stato e nella promozione della pace, sono oggi un monito per ciascun cittadino a difendere i valori democratici e civili che costituiscono le fondamenta della nostra società.
La cerimonia del 4 novembre è stata dunque una lezione di storia viva, uno stimolo per le nuove generazioni a prendere consapevolezza dei sacrifici che hanno reso possibile l’Italia di oggi e un invito a impegnarsi per un mondo migliore e più umano. Celebrare l’Unità Nazionale e le Forze Armate significa riconoscere il valore di una patria che guarda al futuro con fiducia, ripudiando la violenza e promuovendo la cooperazione e il rispetto tra le Nazioni.
La giornata si è conclusa con l’auspicio di un mondo di pace, un’aspirazione che oggi più che mai trova eco nei cuori di quanti, giovani e meno giovani, hanno preso parte a questa significativa commemorazione.
Dal discorso di Carmelo Gambino:
e Mario Martines ha concluso: