Via Trento, a Brolo, è la via più popolosa, a rischio congestione di traffico, soprattutto nella sua parte iniziale, soprattutto di mattina, quando non si trova un parcheggio, manco a pagarlo oro.
Una banca ad inizio della strada, un senso unico che è un budello di strada, bar, punti vendita, tanta gente.
Questa la location dell’ultimo furto avvenuto a Brolo.
Mattina, i genitori escono, vanno a lavorare, all’interno, porta blindata, terzo piano, lasciano due ragazzi quindici anni uno, l’altro appena più piccolo, dormono nella loro camera.
Ignoti entrano in casa, forzano la porta, arraffano tutto quello che trovano, oro, ricordi, soldi, gioielli… poi vanno via.
I ragazzi ignari continuano a dormire.
A scoprire il misfatto sono i genitori, al loro rtientro, già insospettiti dalla porta aperta.
Un furto inaudito, grave il gesto, temerari i ladri, disposti a rischiare tutto per tutto, anche lo scontro.
Pericolose le conseguenze he ne potevano derivare.
Un rientro improvvivo, un ragazzo che si alzava, una vicina che suonava alla porta…..
E’ chiaro che Brolo, come in altri paesi dei nebrodi, sta vivendo una recrudescenza criminale… ma i limiti sono andati avanti.
Basti pensare che, stesso orario, una settimana fa, ladri sono entrati in una casa di via Sottogrotte – pieno centro e via diretta che porta al mare – e con un martello pneumatico si sono portatti via la cassaforte.
Un furto commesso nel tempo limite che è stato quello che la padrona di casa gli ha concesso andando a fare la spesa in un supermercato vicino.
Lei sarebbe potuta rientrare prima e trovarseli lì, di fronte.
Questo fa riflettere. Certamente angoscia.
C’è sconcerto … ed ancora due auto sparite nel nulla in poche ore, uno rubata di fronte il comando dei vigili urbani in piazza stazione, altre segnalazioni di furti in case a Piana e via Libertà.
C’è disagio.
C’è paura, e non si può certamente dire che le pattuglie dei carabinieri non siano presenti sul territorio, anche con gruppi a piedi ed in borgese, controllano ed i posti di blocco sono frequenti… ma i furti aumentano.
E stamattina in un condominio di via Quasimodo due rappresentanti, una coppia, sono stati costretti ad identificarsi mentre suonavano a dei campanelli da parte di altri vicini… scatta già la psicosi collettiva mentre i numeri di targhe sospette compaiono nei post dei facebook e proprio qui, sulla “rete” scattano anche i primi commenti venati di razzismo:
Sergio apre la discussione con un perentorio: “Chiarimento della posizione economico/sociale per tutti gli extracomunitari presenti nel nostro comune e obbligo di firma per tutti quelli che non hanno ancora un lavoro – aggiungendo – …troppi non fanno neanche mezzo lavoro, stanno in giro per bar, sale giochi e addirittura comprono macchine ! 1+1 …”
E Michele aggiunge “Questa è l’Italia… Se un extracomunitario o un italiano, la cosa non cambia, si sposta in qualsiasi altro stato e entro tre mesi non trova lavoro viene sbattuto fuori a calci in… Invece in Italia entra ed esce chi vuole…”
Cecilia razionalizza: “Vedete che non per forza deve essere un extracomunitario…in questo periodo dell’anno può essere chiunque ad approfittarsi del fatto che si è fuori…dal catanese, al messinese al palermitano…e voi in questo paese siete fortunati, ci sono paesi della sicilia che sono abitati più da extracomunitari che lavorano come schiavi nei campi che dagli abitanti stessi. E’ facile prendersela con persone che scappano dai loro Paesi perchè c’è povertà, guerra e fame. Ho conosciuto a Roccalumera extracomunitari che ogni giorno si partono da Catania con il treno per scendere a Santa Teresa per vendere nelle spiagge qualsiasi cosa ai turisti, e arrivano a piedi sotto il sole cocente fino ad Alì Terme, andata e ritorno. Finita la stagione tornano in Africa, in India dalla loro famiglia per vivere alla meno peggio. Questo è un sacrificio enorme che loro fanno ogni anno per dei valori che ormai ci sono quasi sconosciuti, e non è giusto che si faccia di tutta l’erba un fascio”.
Sergio non demorde “Qui abbiamo solo Rom (fra l’altro giustamente mi sottolineano che fanno parte della nostra comunità europea) che ci svaligiano tutti i giorni! Per il resto m’inchino a chi con il sudore della propria fronte combatte tutti i giorni per un futuro migliore”.
E sui Rom mette in riga prima Cecilia “Per questa comunità ti do ragione :-) sono gli unici che non vogliono lavorare e poi hanno i depositi nelle banche in svizzera…misteri divini…” e poi Micxhele “Infatti se ci fossero delle regole e chi vigilasse affinché tali regole fossero applicate non ci troveremmo con extracomunitari sfruttati o Rom… Perché anche se siamo nella comunità europea non vuol dire che posso partire e decidere di andare a far nulla in Francia o in Germania, perché dopo 3 mesi la polizia mi prende e mi accompagna gentilmente alla frontiera…. Ed è giusto che sia così…”
E Antonino contribusce al dialogo sulla rete con “La malattia di questo stato è la mancanza di regolamentazioni. Poi non facciamo di tutta l’erba un fascio. Ricordiamoci sempre che i nostri padri e le nostre madri sono stati a loro volta emigranti. Ps: la problematica dei furti è risolvibile con una reale ronda da parte delle forze dell’ordine che attualmente si limitano a far multe e fermare motorini ed auto per controlli banali. Non dico che non si debbano fare ma sfruttare almento il 50% del tempo alla vera vigilanza sarebbe più che dovuto… Le esigenze di un paese così piccolo non sono molte. Si parla di impiegare bene il tempo che hanno a disposizione. Specialmente nei periodi di maggiore affluenza quali luglio e agosto”.