La piazza piena. Tanta gente, macchine parcheggiate in ogni angolo.Un attimo da immortalare per un’estate anche a Brolo ricca di “assenze”, di consumi contratti su tutta la riviera.
Al di là dei numeri, delle percentuali, delle cifre, dei bollettini, la crisi incombe, e tanti la soffrono, ovviamente non solo nel turismo che comunque ne è, in questa stagione, la punta dell’icebreg sotto tutti i riflettori.
Necessita anche un momento di riflessione, sia da parte del mondo economico-imprenditoria che da quello politico ( a tutti i livelli), capire, anticipandoli, quale saranno i nuovi flussi, rimodulare l’offerta, stare attenti alle richieste del mercato, comprendere anche che due coca in bottiglie non possono costare 7 euro, affrontare seriamente la questione della promozione collettiva di un intero territorio, che privo di collegamenti, annaspa ed affoga, compresso da concorrenze isolane e straniere. puntare su prezzi e su servizi e sui peridi alternativi che allungano le stagioni, danno reddito, assicurano occupazione.
Guardare anche al passato e chiedersi perchè l’esperienza della “Costa saracena” sia finita, sparita, sotto lo sguardo assente di tanti.
Un coma ormai rreversibile, mal gestito, senza speranze, sul quale tanti dovrebbero fare ammenda e chiedersi, da quell’esperienza cosa si può ricavare?