Anna Ricciardi, vicepresidente del consiglio comunale brolese, ha firmato la convocazione della riunione urgente del consiglio comunale di domani a Brolo. Un punto all’ordine del giorno, che riguarda la dichiarazione di nullità del provvedimento consiliare n.28 del 27 novembre 2013, dibattuto in consiglio ma mai pubblicato all’albo pretorio per assenza della firma del presidente, allora Maria Ricciardello, in quanto il consiglio si era nel frattempo sciolto anche se l’assessore anziano, Carmelo Princiotta pare aveva sottoscritto quell’atto… un piccolo giallo. Un atto ora nullo che deve essere riadottato altrimenti potrebbero andar in fumo i finanziamenti destinati agli insediamenti produttivi di contrada Sirò.
Per l’amministrazione comunale di Irene Ricciardello un piccolo inghippo da risolvere domani in consiglio comunale convocato i fretta e furia.
Tra i documenti da produrre al Dipartimento dell’Ispettorato Regionale Tecnico per il parere di competenza in ordine alla perizia di variante e suppletiva dei lavori dell’area PIP si è scoperto che l’atto deliberativo approvato dal consiglio nella seduta del 27 novembre 2013 relativo all’approvazione della variante urbanistica pur avendo ottenuto l’unanime voto favorevole da parte di tutti i consiglieri comunali presenti in aula è nullo.
Infatti quel provvedimento non fu mai sottoscritto dal Presidente del Consiglio, non venne mai pubblicato, e reca in calce la dicitura da parte del Segretario comunale “Non vengono apposte tutte le firme per la decadenza del C.C. intervenuta il 03/12/2013 e pertanto non si procede a pubblicazione per mancato perfezionamento del provvedimento”; anche se, pare che il consigliere anziano, Carmelo Princiotta, sottoscrisse, in splendida solitudine, al tempo e prima del 3 dicembre, quell’atto.
Un atto da formalizzare in fretta, che riporta indietro l’orologio amministrativo brolese di due anni.
Ma c’è un certo malumore e non per la convocazione della seduta urgente, ma per la procedura adottata.
In quanto la circostanza della nullità dell’atto non era nota nè all’amministrazione in auge all’area tecnica che ne ha preso atto solo recentemente proprio in occasione della compilazione degli elaborati da trasmettere al Dipartimento dell’Ispettorato Regionale Tecnico per il parere di competenza in ordine alla perizia di variante e suppletiva dei lavori.
E comunque – secondo la vigente giurisprudenza – la mancata sottoscrizione di un atto formale integra la circostanza della mancata “volontà certificativa che costituisce elemento essenziale dell’atto e del provvedimento”, comportando la nullità dello stesso;
Questo spiega Gaetano Scaffidi – quale vicesindaco del paese – “Sia la mancata sottoscrizione dell’allora presidente del consiglio che la mancata pubblicazione all’albo – elemento indispensabile per la validità dell’atto – comporta negative e rilevanti conseguenze per il Comune di Brolo, considerato che verrebbe meno il riallineamento dei parametri urbanistici del Sub-comparto 2B rispetto alle previsioni del Piano originario; riallineamento necessario per tenere conto della effettiva superficie fondiaria dei lotti ottenuta in esito all’esecuzione dei lavori, come evidenziato dal Direttore dei Lavori in sede di redazione della perizia di variante”.
In parole povere senza quest’atto rimodulazione il finanziamento è a rischio.
Il punto in aula sarà introdotto dall’assessore ai lavori pubblici Marisa Bonina e proporrà di dichiarare la nullità del provvedimento consiliare n. 28/2015 per un mero difetto di forma nella fase di esternazione dell’atto, di confermare, ora per allora, i contenuti di quell’atto consiliare approvando la variante alle previsioni urbanistiche del Piano per gli Insediamenti Produttivi in località Sirò
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