alle ore 11.30 sarà inaugurata con la cerimonia di benedizione la nuova porzione del cimitero comunale di Brolo.
Sabato 19 aprile
I lavori del primo lotto di ampliamento sono stati completati: 616 nuovi loculi sono stati realizzati sul lato Messina, adiacente al vecchio camposanto. La nuova area è fornita di impianti elettrici e idrici e include servizi igienici a disposizione di custodi e visitatori.
Per il sindaco Giuseppe Laccoto, si tratta di “un’opera molto sentita e attesa dalla comunità brolese, che legittimamente chiedeva spazi più adeguati alla cura della memoria e del ricordo dei defunti”.
E in effetti, dopo anni di sovraffollamento e soluzioni di fortuna, questa nuova porzione offre un po’ di respiro.
Tuttavia, la riflessione non può fermarsi qui.
Nonostante questo lotto porterà il numero consistente di nuovi loculi, è ormai chiaro che il problema degli spazi non si risolverà con semplici aggiunte.
Negli anni, il cimitero di Brolo è imploso su se stesso: i viali della vecchia area cimiteriale si sono ristretti, le tombe hanno invaso gli spazi comuni, si sono sovrapposte l’una sull’altra, cancellando ogni armonia. L’idea del cimitero come luogo di raccoglimento e pace ha ceduto il passo a un’ansia edilizia che ha generato caos e bruttezza.
In nome della necessità – etica, certo, ma anche logistica – si sono, negli ampliamenti che sono venuti, moltiplicati i loculi anonimi. Quello che una volta era considerato il “bello sepolcrale” è stato sacrificato all’urgenza, e con essa anche la dignità del ricordo.
Per questo, al di là ai giusti riconoscimenti per l’ampliamento, oggi è il momento di guardare avanti con coraggio: occorre pensare seriamente a un nuovo cimitero.
Non solo un’estensione che con l’area di rispetto “ruba” spazi al territorio, ma un vero progetto che parta dal concetto stesso di luogo di sepoltura: uno spazio che custodisca la memoria in modo armonico, sobrio, rispettoso. Un passaggio innovativo che porti a trasformare il sito esistente in “monumentale”.
Il nuovo Piano Regolatore Generale dovrà prevederlo?. Sarebbe opportuno e non come emergenza, ma come visione.
Un luogo dove il silenzio abbia un senso, dove la memoria si accolga con bellezza. Dove la nuova urbanistica lasci spazio alla contemplazione. Dove l’oblio e il ricordo convivano, come scrisse Foscolo, nella “religione delle tombe”.
Non serve erudizione, bastano sensibilità e buon gusto.
Salvaguardare ciò che resta del vecchio cimitero, ripensarne la funzione, restituirgli dignità. Non attendere che i nuovi spazi si riempiano per poi agire con urgenza, e guardare ad una nuova cimiteriale, anche educandogli ad accogliere l’idea della cremazione.
il comunicato dell’amministrazione comunale
da leggere
PROVOCAZIONI – A parlar di Cimiteri si può anche morire… oppure soffermarsi a riflettere
LETTERE AL DIRETTORE – “Cimitero di Brolo… soffermarsi per riflettere”