Brolo – E il consiglio comunale votò all’unanimità il Paes
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Brolo – E il consiglio comunale votò all’unanimità il Paes

 

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Tra i poco più dei 15 comuni che in Provincia di Messina hanno adottato questo strumento c’è anche Brolo.

Un piano – quello del Paes –  approvato dal consiglio comunale brolese ieri pomeriggio, riunitosi proprio per approvare questo progetto di iniziative e di intenti, a ridosso con la scadenza dei termini procedurali, che potrebbe, messo a regime, far risparmiare oltre 100.000 mila euro al solo ente comunale e che comportando una riduzione di CO2 nell’atmosfera rappresenta un bene comune e un punto importante per migliorare la qualità della vita di tutti

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Giuseppe Miraglia ha voluto subito ringraziare gli uffici e in particolare quello tecnico, e la disponibilità di Dominga Colasante , nel qualità di rup, per quanto fatto  coordinando anche il lavoro degli  ingegneri Pietro Colonna e Daniele Landini dello studio associato per  tale progetto, e aggiunge il Presidente del Consiglio Comunale come questo Piano sia stato anche il frutto di un lavoro corale dove l’architetto Salvatore Gentile ha fatto e si è speso tanto.

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Miraglia sente molto “suo” il progetto e richiama la circolare regionale che sollecitava i presidenti di consiglio a procedere nei tempi previsti, il 31 gennaio, all’adozione di questo strumento.

“Ci eravamo insediati da poco, e questa progettazione era stata sottovalutata- dice Miraglia da chi ci aveva preceduto, mentre rappresenta un opportunità importante per il pubblico che per il privato.

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Questi progetti – ha asserito a fine seduta il Presidente – servono a amministrare le risorse, anche quelle dei fondi europei, in maniera innovativa al passo con i tempi e ovviamente permette un buon risparmio per tanti con ricadute positive sul territorio.

Miraglia sottolinea la maturità espressa dal consiglio.

Il voto all’unanimità è un bel momento di condivisione.

La minoranza, tramite il loro capogruppo Cono Condipodero,  ha fatto una proposta – già presente nelle linee guida del PAES – che comunque condivido e accolgo con favore , quella del tavolo tecnico e della condivisione con la cittadinanza di quest’iniziativa – e tutto il consiglio ne ha preso atto.

Sviluppare idee, condividere progetti con la comunità locale è quello che vogliamo, ed in perfetta linea con le direttive comunitarie e in tal proposito voglio anche richiamare la riunione avuta nei giorni passati con i cittadini .

Pensiamo di fare un buon lavoro, per migliorare le aspettative e la qualità della vita di Brolo, per questo siamo qui ad amministrare il nostro paese.

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Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile  è un’opportunità che il Comune di Brolo può cogliere grazie al certosino lavoro di ricomposizione  effettuato dall’amministrazione che ha riannodando i fili di una tela ormai sfaldata ha rimesso il paese – in ritardo sui tempi – in corsa.

Le  linee programmatiche dell’amministrazione comunale sono tese al recupero dell’edificato consolidato, alla valorizzazione del territorio, delle attività presenti, delle imprese, ma anche dell’immagine dei luoghi, con l’integrazione di interventi energeticamente sostenibili con l’obiettivo di ottenere benefici ambientali, in termini di riduzione dell’uso dei combustibili fossili e, di conseguenza, delle emissioni dei gas climalteranti responsabili dell’effetto serra e degli inquinanti atmosferici, e benefici economici, in termini di riduzione dei consumi elettrici e di gas.

 

La progettualità deal Paes prevede grandi opportunità ma anche portare a conoscenza degli obblighi che le nuove normative imporranno agli enti pubblici, le certificazioni che dovranno ottenere i “privati” .

IL progetto ora approvato nelle sue linee guida prospetta anche i risultati – in proiezione – che gli studi sul territorio mostrano potersi attuare  alla definizione dell’inventano di base delle emissioni (IBE o BEI).

Il Paes oltre a quella tecnica anche una vera e propria rivoluzione culturale

Il  PAES non rappresenta uno strumento a semplice uso e consumo dell’amministrazione comunale ma dell’intera cittadinanza e richiede, necessariamente, una condivisione di intenti e di idee in modo da poter pianificare una transizione energetica funzionale alle necessità locali.

29 Gennaio 2015

Autore:

admin


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