La nota del consigliere Gaetano Scaffidi, che ironizza: “Un vero e proprio pesce d’aprile dell’amministrazione comunale brolese”.
La tassa rimane comunque da pagare..
La notifica in corso della Tari del 2015 scatena il consigliere comunale, che ironizzando chiede, ma lo dice seriamente, il ritiro in autotutela delle notifiche già effettuate.
Il perchè – secondo Gaetano Scaffidi – nel comunicato stampa qui integralmente pubblicato
“Nei giorni scorsi sono stati recapitati, a svariate centinaia di cittadini Brolesi, degli avvisi di accertamento per mancati o parziali pagamenti relativamente all’anno 2015 del tributo TARI.
Inviati tramite Raccomandata A/R, e quindi con un costo complessivo elevato, dalla ditta Etruria Servizi SRL di Grosseto per conto del Comune di Brolo, i quali, incredibilmente, recano in calce la firma digitale di un soggetto estraneo all’amministrazione comunale e non corrispondente al nome del responsabile dell’area finanziaria del Comune.
Un errore veramente grave, grossolano ed imbarazzante, che dimostra ancora una volta l’approssimazione e il dilettantismo dell’attuale amministrazione comunale, e che inciderà sulle casse del Comune considerando che o si ritirano in autotutela (e si reinviano corretti) questi atti, cosa che ho specificatamente chiesto ieri con una nota indirizzata a Sindaco, assessore ai tributi e responsabile area finanziaria, oppure, lasciando tutto invariato, si corre di mettere a rischio le possibili somme da incassare in quanto, essendo il firmatario di questi avvisi un soggetto estraneo all’amministrazione, le eventuali impugnazioni presso la commissione tributaria potrebbero chiaramente ottenere esito favorevole per il ricorrente, causando un cospicuo danno erariale per l’ente. Inoltre parecchi di questi atti sono stati inviati a cittadini che avevano, per gli anni in questione, avviato un piano di rateizzazione con l’ente. E molti avevano anche finito di pagare.
Quindi non dovevano assolutamente ricevere tali avvisi. Insomma, un vero e proprio disastro.
Viene da chiedersi, infine, a cosa servano i due esperti tributari del Comune, nominati dal sindaco, se non si riesce nemmeno a inviare degli avvisi di accertamento indicando il nome corretto di chi li invia?”