Gli attivisti del Meetup “Grillo dei Nebrodi” avendo esaminato diversi atti amministrativi presenti nell’archivio dell’albo online del Comune di Brolo e/o in corso di pubblicazione, si sono chiesti quali spese è possibile sostenere in regime di gestione provvisoria?
Queste spese sono determinate dall’articolo 163, comma 2 del TUEL, che dispone:
«Nel corso della gestione provvisoria l’ente può assumere solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente. Nel corso della gestione provvisoria l’ente può disporre pagamenti solo per l’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, per le spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse ed, in particolare, per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente».
Buona parte degli atti amministrativi esaminati fanno riferimento a questo dettato normativo, ma ne rispettano il contenuto e le disposizoni?
“Per dirla in parole semplici – affermano gli attivisti – in regime di gestione provvisoria, il buon senso dovrebbe essere quello di evitare ogni nuova spesa, non solo quelle inutili, ma qualunque spesa che non rientri nell’elenco tassativo dell’articolo 163, comma 2 del TUEL.
Nel rispetto del complesso quadro normativo abbiamo chiesto di sapere se tutte le spese assunte e/o sostenute dal Comune di Brolo in regime di «gestione provvisoria» rientrano in quelle di cui all’articolo 163, comma 2 del D.lgs n. 267/2000?”
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