Tra gli ultimi atti messi in essere dall’assessore comunale Marisa Bonina, prima di rendere al sindaco (che le ha prese in carico) le deleghe relative ai rapporti con la Pubblica Istruzione, è stato quello di assegnare le somme relative ai rimborsi di quei costi che restano a carico del comune atte a rendere funzionate alcuni aspetti del servizio scolastico.
Infatti la vigente normativa ha posto a carico dei comuni la realizzazione, la fornitura e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici da destinare a sede di scuole materne, elementari e medie.
I comuni provvedono altresì alle spese varie di ufficio, per l’arredamento, per la fornitura del materiale di pulizia, di corredo e di arredo, per le utenze elettriche e telefoniche nonché per la provvista dell’acqua, del gas e per il riscaldamento ed ai relativi impianti.
In forza di quanto richiesto dal’istituto Comprensivo di Brolo relativo al rimborso delle spese dovute al
pagamento di fatture relative alle utenze telefoniche, alle forniture di registri scolastici e del materiale di pulizia, per un ammontare di €. 6.836,43, l’amministrazione comunale ha imputato le somme sul Bilancio del Comune di Brolo con apposito atto deliberativo.
Un atto dovuto e necessario, che i genitori si augurano servi anche far cessare le “questue” – e non quelle tipiche della tradizione cristiana – per racimolare gli “spicci” per acquisti di rotoloni e carta igienica tra i ragazzini spesso giustificato dal fatto che le “casse scolastiche” sono sempre povere.
Che ognuno faccia il suo ruolo.
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