Sembra proprio di si, mentre infuria una sorta di guerra psicologia, a mo’ di braccio di ferro a colpi di foto.
I rumors danno ad un passo dell’annuncio ufficiale la candidatura di Irene Ricciardello, ora sempre più capolista alla ricerca della riconferma allo scranno più alto del “governo” locale.
La svolta dopo una serie di nomi, alcuni bruciati sul nascere, di potenziali suoi sostituti – e si è anche fatto anche quello dell’onorevole Nino Germanà – al termine di un ultimo incontro, ieri sera, con i “suoi”.
Un incontro prima dai toni tesi e analizzatori, poi sfociato di fronte una buona cena su teni più distesi. Pare infatti, ma poco è trapelato, che alla fine tutti si siano trovati concordi e non solo sulla bontà del vino.
E quindi Irene Ricciardello, dovrebbe davvero esserci.
Ma ancora, mai dire mai, soprattutto in politica ed in una campagna elettorale, quella di Brolo, dove nel suo preludio, si sta giocando tanto anche sul piano psicologico, prova ne sono le foto che stamani punteggiavano facebook.
La prima:
Il professore Laccoto al centro di un folto gruppo di supporter, i vecchi della precedente lista e i potenziali volti nuovi che lo affiancheranno, al termine di una cena, quasi una prova generale di forza e coesione.
La seconda:

Sempre in tema di foto, quella postata dalla stessa Ricciardello.
Volti sorridenti intorno al sindaco al termine della cena di ieri.
Volti rassicuranti e rassicurati parrebbe “leggendo” nella foto, pubblicata anche questa stamani.
Ma andiamo avanti.
Se questo è lo scacchiere politico, a questo punto si appanna l’ipotesi della terza lista, ma prendono quota i movimenti, passati e presenti, le associazioni, i partiti politici e le figure di riferimento che possono, senza aver fardelli pesanti sulle spalle, essere in grado di garantire attenzioni e ascolto.
E al momento non si esclude che parte di queste componenti, quelle legate al polo “neutro” possa convergere proprio su Irene Ricciardello, che a questo punto rompendo gli indugi deve ritessere una serie di rapporti, oggi lasciati ai margini allo scopo di non ostacolare altri nel costruire quelle intese che ora “diventano cosa sua”.
E’ chiaro che se Laccoto ha una lista quasi completa, ma pare, e non è fantapolitica, che forse ha perso, in questa fase, qualche pedina importante, già vista all’opera in passate esperienze amministrative, che dopo un primo approccio positivo oggi sembra distaccato dal gruppo.
Dall’altro lato la Ricciardello deve ridisegnare la squadra, con almeno sei innesti che “aprono” a nuovi equilibri.
E’ ovviamente c’è incertezza ma anche attesa per capire i ruoli che i “senatori” avranno… e, se o chi, ne avrà.
Intanto si da per certa l’apertura della sede elettorale di Giuseppe Laccoto per questa sera – e già il suo nuovo logo politico ha fatto capolino tra gli addetti ai lavori – proprio al centro del paese, al posto dell’athelier d’arredamento dell’architetto Ricciardo, da poco chiuso per sempre.
Un posto simbolico, infatti se Brolo deve ri-partire bisogna proprio che lo faccia dal commercio.
E qui le responsabilità di una serie di deblache affondano in motivazioni a volte lontane alla stessa politica locale, ma che saranno di certo al centro della propaganda elettorale di questa ormai prossima e già avviata campagna elettorale.
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