Lui era Ulise Budica. rumeno, ma da tempo in Italia. Il 16 marzo del 2007 lavorava in un sito lungo la via Kennedy, dove una volta c’era una vecchia calzoleria, stavano ristrutturando il locale per realizzare una pizzeria, ma cadde da una scala male ancorata al suolo morendo.
I due imprenditori di Brolo F. C. e M. T. vennero prima rinviati a giudizio, dal Gup del Tribunale di Patti con l’accusa di omicidio colposo. in quanto avrebbero omesso, per negligenza, di mettere in sicurezza la scala in ferro sulla quale l’operaio romeno era poi salito . Poi arrivò la condanna, e d anche qulla della corte d’appello di Messina che confermò – nel dicembre 2015 – quella ad 11 mesi (pena sospesa).
I due imprenditori di Brolo si sono quindi rivolti alla Suprema Corte di Cassazione, che ora – Quarta Sezione – ha definitivamente posto la parola fine alla vicenda processuale rigettando i ricorsi proposti e confermando le responsabilità anche in relazione ai capi civili.
Qui era stato riconosciuto il risarcimento del danno.
La famiglia dell’operaio deceduto, è stata rappresentata dall’avvocato Decimo Lo Presti e, dinanzi la Suprema Corte, all’avvocato Giuseppe Benedetto del Foro di Roma.
Il caso al tempo sollevò l’attenzione della stampa nazionale.
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