Questo il testo del suo intervento:
Grazie di esser qui stasera per discutere insieme il bene delle nostre aziende e il destino del nostro amato paese.
Io sono Nino Bruno. Da 25 anni opero a Brolo con due attività diversificate: complementi d’arredo, gioielli e accessori moda, ma lavoro anche in diversi villaggi turistici della zona.
Avendo diversi punti vendita riesco ad avere un quadro più preciso della situazione economica del nostro territorio e di come si sia sviluppata nel tempo.
Ma non sono qui stasera per insegnare economia, ne per dirvi come si crea e si gestisce un’impresa, ne per darvi lezioni di marketing, ne per prendere il posto di nessuno.
Sono qui, semplicemente per mettere a vostra disposizione la mia esperienza e le mie idee e soprattutto per trasmettere a tutti voi il mio ottimismo e la mia voglia di fare e di crederci fino in fondo.
A mio parere, in questi ultimi decenni, il nostro territorio si è distinto e sviluppato solo nel settore edilizio. Sicuramente, gli imprenditori sono stati molto bravi, ma non lungimiranti.
Forse avrebbero dovuto diversificare i loro investimenti in base a ciò che il territorio offre.
Infatti, Brolo è un paese a vocazione fortemente turistica per la sua posizione geografica, ma non solo…
Inoltre, ascoltando alcuni commercianti ed imprenditori, con tristezza, ho constatato che vivono con uno stato d’animo di negatività e pessimismo………
Ma noi, ci siamo chiesti perché nessuno si è mai preso la responsabilità di risolvere questa situazione?!…
Vogliamo stare a guardare il fallimento delle nostre piccole e medie imprese che sono il volano della nostra economia?
Adesso credo che sia arrivato il momento di cambiare, non possiamo più delegare ad altri il destino delle nostre attività. dobbiamo metterci in discussione ed assumerci le nostre responsabilità.
L’individualismo che la nostra società vive ci ha portati ad un’economia catastrofica.
Per questo sono qui stasera, per trasmettere a tutta la comunità la mia sensibilità.
Io mi metto a disposizione del mio paese e vi dico che nessuno verrà a fare il miracolo, perché solo noi con le nostre forze possiamo cambiare il destino delle nostre imprese.
Mettiamo da parte ogni invidia, ipocrisia, egoismo per poter lavorare con equilibrio e onestà.
Vi esorto all’unità e alla complicità come unica alternativa possibile per uscire da questa situazione.
Facciamo nascere un gruppo di lavoro, un’ associazione, un consorzio, attraverso il quale ognuno di noi possa attivarsi e contribuire personalmente allo sviluppo e alla creazione di azioni di crescita per un paese che oggi ha bisogno di emergere;
Potremo condividere idee ed esperienze e con molta umiltà potremo essere supportati sia psicologicamente, sia tecnicamente da persone esperte del settore.
Spero, sinceramente, che stasera uscendo da qui non ci rimangano solo belle parole, ma che nasca in noi la voglia di azioni concrete per poter sviluppare e realizzare tutto quello di cui si è discusso.