BROLO, RENDICONTO 2013 – E’ Andato. Le dichiarazioni di Amedeo, Cono e Gaetano
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BROLO, RENDICONTO 2013 – E’ Andato. Le dichiarazioni di Amedeo, Cono e Gaetano

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Seduta attesa, importante, determinante quella del consiglio comunale di ieri a Brolo. Si doveva votare il rendiconto della gestione del 2013, caratterizzato da un consistente “buco”. La votazione non ha fatto rilevare sorprese, compatta la maggioranza, favorevole a votarlo, compatta la minoranza a bocciarlo. La seduta, caratterizzata anche dagli interventi del revisore dei conti, il dottor Pietro Ferrante e da quelli del ragioniere dell’ente – Grazia Curasì – , è on line, sul canale dedicato accessibile dal sito internet del comune. https://www.youtube.com/watch?v=8vxvSkPRi7w . A fine seduta il sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, ha voluto ringraziare i consiglieri che hanno votato l’atto e tutti i dipendenti, a partire dal segretario capo la dottoressa Carmela Stancampiano,  (ma anche il suo l’esperto contabile e lo stesso revisore, che hanno contribuito a mettere in piedi tutto l’impianto contabile che ora è stato approvato nell’atto deliberativo).

Di seguito, integralmente le dichiarazioni di Amedeo Arasi, Cono Condipodero, capogruppo dell’opposizione e Gaetano Scaffidi Lallaro, vicesindaco e assessore al bilancio.

Nel prossimo articolo, appena pubblicata, la delibera del bilancio 2013

Il bilancio consuntivo del comune di Brolo, per il 2013 potrebbero portare l’Ente ad un secondo default.

Quindi seguirebbe, anzi sarebbe la diretta conseguenza di quello dichiarato il 23 febbraio del 2015 ma su questo si dovrà esprime la Corte dei Conti, ente al quale l’atto deliberato ieri sera sarà trasmesso.
In soldoni il deficit sfiora i 5 milioni di euro  ed è stato esplicito nel dirlo il revisore dei conti “L’Organo di Revisione rileva che il disavanzo di amministrazione registrato nell’esercizio 2013, pari ad € 3.554.641,42, unitamente alle passività potenziali segnalate quali debiti fuori di bilancio, pari ad € 1.343.288,27, fa presupporre rilevanti difficoltà nella predisposizione del bilancio di previsione 2014/2016, tali da non poter garantire gli equilibri di bilancio. Per quanto sopra si dispone l’invio degli atti e delle irregolarità riscontrate ai competenti Organi,affinché gli stessi possano svolgere la loro attività istruttoria e rilevare eventuali ma probabili profili di danno erariale per l’Ente”.

I tre interventi

 

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Intervento di Amedeo Arasi

Approvazione rendiconto della gestione anno 2013

Riguardo la votazione sul conto consuntivo 2013, anche in considerazione della complessità tecnica della materia contabile, aggravata dalla situazione di dissesto, esprimo il voto favorevole al conto consuntivo 2013, in considerazione che il parere reso sulla delibera in esame è favorevole sia per quanto riguarda l‘ufficio di Ragioneria sia per quanto riguarda il Revisore dei Conti. 1-consiglio-comunale-26-settembre-22222

Resta la necessità di risolvere in tempi rapidi le criticità che vengono evidenziate nella relazione del Revisore dei Conti, anche per evitare i suoi riflessi sull’ ipotesi di bilancio 2014 e successivo consuntivo ancora da approvare.

 

 

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Intervento in aula del capogruppo d’opposizione Cono Condipodero

Sig. Presidente, Sig. Sindaco, Colleghi consiglieri,

ci troviamo di nuovo qui a votare l’ennesimo bilancio.

Abbiamo la chiara sensazione di trovarci come di fronte ad un labirinto. Senza uscita. Purtroppo per noi e per i cittadini di Brolo.

Il 10 luglio 2014, cioè appena un mese dopo l’insediamento di questa amministrazione, abbiamo discusso in quest’aula, una mozione – presentata dalla minoranza – finalizzata all’approvazione del bilancio 2013.

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La presa d’atto avvenuta con quella delibera è rimasta, purtroppo, lettera morta.

Tutto il 2014 è stato impiegato da questa amministrazione alla ricerca della strada che con maggiore certezza avrebbe condotto alla dichiarazione dello stato di dissesto.

In questo percorso si è preferito ignorare la possibilità di ricorrere alle anticipazioni di liquidità, si è scelto di aumentare l’anticipazione di tesoreria, sono state compiute scelte discutibili in tema di personale dipendente e si è operato in tema di spesa come se non ci fossero bilanci arretrati da approvare.

Avete ostinatamente perseguito il dissesto piuttosto che adottare i bilanci e regolarizzare la gestione dell’Ente.

Ed oggi a distanza di quasi due anni e mezzo dal vostro insediamento torniamo al punto di partenza. Al bilancio 2013. In disavanzo  E quasi certamente, a breve, torneremo in quest’aula per un’altra dichiarazione di dissesto.

Espressione della vostra incapacità di amministrare, di perseguire soluzioni vere, di tirare fuori – insomma – il paese dalla situazione di difficoltà nella quale si trovava all’atto del vostro insediamento.

Una situazione, peraltro, nota a tutti. E certamente a coloro che avevano occupato – per anni ed anni – i banchi della minoranza. Una condizione complicata, senza dubbio, ma che da maggioranza non avete inteso affrontare con la giusta determinazione.

Avete pensato, invece, che la dichiarazione di dissesto al 31/12/2012 sarebbe stata la soluzione di ogni problema. Gestionale e magari politico.

Perché non avete inteso affrontare il nodo dei bilanci a suo tempo?

Perché non avete dichiarato il dissesto al 31/12/2014 com’era giusto che fosse, sottoponendo all’esame di quest’aula i bilanci del 2013 e se necessario, del 2014 in disavanzo?

Oggi è sin troppo evidente che avete compiuto una scelta amministrativa fallimentare.

Che ovviamente stanno pagando e continueranno a pagare i cittadini di Brolo.

D’altronde, anche in occasione di questo consiglio non smentite la vostra scarsa capacità di adottare tempestivamente le necessarie scelte.

Ancora una volta arrivate in quest’aula fuori tempo massimo.

Lo avevate fatto ad ottobre 2014, al momento della adozione delle misure correttive per il bilancio 2012. Lo avevate fatto quando avete sottoposto all’aula il bilancio riequilibrato nel settembre 2015.

Non so se il Ministero e la Regione sorvoleranno per l’ennesima volta sul mancato rispetto di termini perentori.

La conseguenza del ritardo con il quale avete affrontato l’approvazione dei bilanci è lo scioglimento degli organi comunali.

Magari stiamo deliberando e discutendo inutilmente, perché prima o poi le regole, le norme, dovranno essere rispettate.

Qualcuno dovrà accorgersi e prendere atto delle inadempienze reiterate di questa maggioranza.

D’altronde dai documenti che abbiamo visionato sembra evincersi che il vostro bilancio riequilibrato fosse stato già bocciato. Poi improvvisamente pare sia stato salvato e corredato da un vero mare di prescrizioni.

Che chiaramente il bilancio che oggi andremo a votare non ci pare osservare.

Ma questo è un dettaglio tecnico. Come quello dei termini non rispettati.

Magari ci si può passare sopra.

Perché oggi il nuovo dissesto che volete propinare al Paese non è un dettaglio tecnico, bensì l’ennesima amara medicina che i cittadini di Brolo dovranno ingoiare.

Un dissesto che viene deliberato nel 2016 per il 2013 e che è frutto – questo si e fino in fondo – delle vostre sciagurate scelte amministrative e gestionali.

Lo abbiamo fatto più volte, ma siamo costretti di nuovo a riesumare un nostro invito a dire il vero mai passato di moda. Vi invitiamo a prendere atto dell’inadeguatezza della gestione amministrativa che avete perseguito in questi due anni e mezzo. Avete dissestato il Paese e non riuscite a trovare una via d’uscita.

L’unica scelta che potete compiere per il bene del Paese è quella di dimettervi. Lasciate libero il Paese di scegliere un’amministrazione capace di tirarlo fuori dalla palude nella quale l’avete cacciato.

Sappiamo bene, purtroppo, che questo richiederebbe un senso di responsabilità che non avete mai dimostrato sino ad oggi. E che l’attaccamento alla poltrona è stata la vostra unica scelta programmatica. Insieme a tasse e dissesto. Di nuovo. Daccapo.

Tanto pagano i cittadini di Brolo.

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APPROVAZIONE BILANCIO CONSUNTIVO 2013 – RELAZIONE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO SCAFFIDI GAETANO

Il Consiglio Comunale è chiamato questa sera all’esame e all’approvazione del Rendiconto della Gestione dell’esercizio finanziario 2013.

Il consuntivo è il documento ufficiale con il quale l’amministrazione rende conto ai cittadini su come siano stati realmente impiegati i soldi pubblici gestiti in un determinato arco di tempo (esercizio).

Si tratta di chiarire e specificare come sono state gestite le risorse reperite nell’anno 2013, durante la sindacatura dell’ex sindaco Messina.

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Il documento che il Consiglio oggi si appresta a valutare ed approvare è accompagnato dalla relazione del Revisore dei Conti, Dott. Pietro Ferrante ed è corredato del parere favorevole per la approvazione.

Il parere del dott. Ferrante contiene le dovute delucidazioni ed osservazioni del caso.

Mi è particolarmente gradito in questa occasione rivolgere un apprezzamento al Dott. Pietro Ferrante per l’ottimo rapporto di reciproca collaborazione e per la qualità del suo operato, che ne fa un prezioso punto di riferimento per il nostro Comune.

Allo stesso modo sento il dovere di rivolgere un sentito ringraziamento al responsabile dell’Area Finanziaria, Dott.ssa Grazia Curasì, all’esperto del Sindaco Dott. Sirna, ed a tutto il personale dell’Ufficio Ragioneria, per l’attenzione, la diligenza, l’impegno ed il sacrificio con cui hanno predisposto la corposa e immensamente complessa documentazione che questa sera il Consiglio è chiamato ad esaminare.
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Espongo ora i dati salienti del documento partendo dall’impietoso dato finale, ma facendo poi anche un excursus sulle cause e le azioni che hanno portato a questo dato e sugli atti che la nostra amministrazione sta portando avanti.
DAL QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 2013 EMERGE UN DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE PER UN IMPORTO COMPLESSIVO PARI AD €. 3.574.275,56;

Inoltre, a seguito di specifica richiesta ai Responsabili delle Aree, al fine di avere contezza in ordine alla eventuale esistenza di debiti fuori bilancio, rappresento che l’ammontare di eventuali debiti comunicati risulta essere rilevato ad €. 1.343.288,27, a cui andrebbero aggiunte le somme contenute in un ulteriore elenco, presentato in data 19.08.2016, con Prot.N.13391 da parte del Responsabile dell’Area Tecnica, in corso di verifica da parte dell’Ufficio Ragioneria.
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Il tutto con un totale di disavanzo (compresi debiti fuori bilancio) relativo al solo esercizio finanziario 2013 di euro 4.917.563,83.
Questi i dati freddi e impietosi che mettono un macigno sul modus operanti di chi ha gestito la cosa pubblica in quegli anni e che non possono lasciare spazio a dubbi ed interpretazioni, qui si parla di numeri, di cifre, di dati contabili, CHE NON MENTONO.

Permettetemi adesso di fare un resoconto degli eventi, delle azioni che hanno portato a questa situazione.

In primis va dato atto che l’Ente è stato costretto a deliberare lo stato di dissesto finanziario a seguito di una dettagliata (per quanto complessa) quantificazione dei debiti ma anche e soprattutto nelle considerazione dei rilievi del deliberato n. 121/2015/PRSP adottato dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana nell’adunanza del 29.01.201 (trasmessa all’ente il 02/03/2015) con la quale si intimava al consiglio comunale di dichiarare il dissesto.

Da tale ultima deliberazione della Corte dei Conti, sez. di Controllo per la Regione Siciliana, sono infatti emersi elementi tali da non consentire al suddetto ente di individuare procedure alternative, per il salvataggio finanziario, ad esclusione della chiarazione di dissesto.

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Dagli accertamenti effettuati sono emersi:

• Una non veritiera situazione finanziaria dell’Ente, per troppo tempo occultata da gestioni connotate dalla presenza di innumerevoli irregolarità e da scarsissima trasparenza, poste in essere anche attraverso l’adozione di documenti contabili, quali bilanci e rendiconti, risultati inattendibili.

• L’assunzione di mutui con procedure irregolari, su cui la Magistratura ha in corso i relativi accertamenti.

• Mancato pagamento dei contributi obbligatori per legge e di tributi erariali,

• Mancato pagamento di debiti assunti senza autorizzazione di spesa;

• La notevole massa di decreti ingiuntivi;

• Il persistente e sistematico ricorso all’anticipazione di tesoreria e la difficoltà di rientro delle somme entro l’esercizio finanziario;

Quanto sopra ha compromesso gli equilibri finanziari dell’Ente, aggravando la condizione generale dello stesso.

Ritengo necessario ed opportuno evidenziare anche alcuni punti salienti dell’attività ispettiva e dei relativi accertamenti posti in essere dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica:
“.. deve rammentarsi che l’Amministrazione Comunale, a seguito dei provvedimenti cautelari posti in essere dall’Autorità Giudiziaria del Tribunale di Patti, ha subito il completo azzeramento del personale degli uffici finanziari.
Per tale motivo è stato particolarmente difficoltoso dare una nuova operatività agli uffici che, concretamente, dovevano redigere il documento finanziario.
Ma, condizione ancora più grave, per altro evidenziata dagli scriventi ispettori, nella precedente relazione alla quale si rimanda, nonché dalla sezione di controllo della corte dei conti è stata la conclamata inattendibilità dell’intero sistema contabile Comunale.

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Tale relazione assessoriale ribadisce la totale inattendibilità della situazione contabile dei dati dell’Ente.

Questa Amministrazione, nonostante le numerose difficoltà dovute anche all’azzeramento del personale in forza presso l’Ufficio Ragioneria, con l’ausilio della nomina di un Responsabile dell’Area Economico – Finanziaria, ai sensi dell’art. 14 del CCNL ed a part- time, è riuscita a proseguire nell’ordinaria gestione ed a predisporre, a seguito della dichiarazione del dissesto finanziario, l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2013 e pluriennale 2013/2015, così come approvato dal Ministero dell’Interno.

Nella predisposizione di detto documento contabile si è avuto modo, però, di riscontrare ulteriori gravi irregolarità contabili intervenute nella gestione dell’Ente.

Tali problematiche, in violazione del TUEL, si possono riassumere nelle seguenti fattispecie:

• Criticità accertate nella conciliazione e parificazione dei dati contenuti nel conto del tesoriere, a causa di dati difformi tra la contabilità dell’Ente e quella del Tesoriere;

• Criticità accertate nella conciliazione e parificazione dei dati contenuti nel conto dell’economo, a causa sia della mancata rendicontazione e conseguente riversamento delle somme, che a seguito di notevoli somme anticipate all’Economo, non formalmente legittimate ed in buona parte non rendicontate.

• Pagamenti effettuati a titolo di salario accessorio a favore dipendenti e Responsabili di Area, privi di atti autorizzatori (CCDI) e non assoggettati a ritenute e contributi di Legge;

• Mandati di pagamento privi di estremi dell’atto esecutivo che legittima l’erogazione delle relative spese (atti di impegno e liquidazione);

• Imputazione dei mandati di pagamento in difformità all’osservanza della codifica del bilancio e segnatamente, non pertinenza al titolo, servizio e capitolo di bilancio;

• Mancato rispetto dell’imputazione tra competenza e residui;

• Mandati di pagamento che risultano nella contabilità dell’Ente intestati a beneficiari diversi rispetto ai mandati in possesso del tesoriere;

• Mandati di pagamento a favore del Responsabile dell’Area Economico – Finanziaria ed a favore del personale appartenente all’Ufficio Ragioneria privi di qualsivoglia legittimazione;

• Mandati di pagamento a favore di Associazioni a titolo di contributi vari imputati a capitoli non pertinenti e privi di atti amministrativi autorizzatori.

• Ordinativi di incasso privi di eventuali vincoli di destinazione delle entrate derivanti da legge, da trasferimenti o da prestiti;

• Ordinativi di incasso con erronea indicazione del titolo e della tipologia, ed errata distinzione tra gli incassi a residui e quelli a competenza;

• Mancati versamenti delle ritenute Irpef operate a carico dei dipendenti e ritenute d’acconto a carico dei professionisti;

• Mancati versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico dipendenti ed a carico Ente;

• Mancati versamenti Irap;

• Non corrispondenza dell’elenco residui attivi e passivi, risultanti al 31.12.2012, tra i dati contabili riportati nel rendiconto 2012 ed i dati desunti dalla contabilità dell’Ente (sistema Halley).

a) La presenza di residui passivi provenienti dalla competenza 2012, di cui al rendiconto esercizio 2012 formalmente approvato dal Consiglio comunale, con segno negativo e, segnatamente emissioni di mandati per importo maggiore rispetto ai relativi impegni contabili, con formazione di residui passivi negativi.

b) Lo stanziamento assestato del capitolo relativo al fondo di riserva risulta essere impegnato nell’esercizio 2012 per €. 30.000,00;

L’irregolarità contabile/amministrativa più eclatante deriva da assunzioni di mutui avvenuta nel periodo dal 2008 al 2012 con la Cassa DD. PP. e con l’Unicredit Spa, per opere non previste nei documenti di programmazione amministrativo/contabili, né mai peraltro realizzate, ma, tuttavia quasi integralmente erogati.

Tali mutui cosiddetti “fantasma” ammontano ad €. 4.933.376,69 ed hanno comportato per tale motivo una risoluzione contrattuale da parte della Cassa Depositi e Prestiti che, peraltro ha richiesto il rimborso da parte del Comune, di quanto irritualmente erogato per un importo di circa €. 5.000.000, 00.

Per tale tematica è pendente ricorso presso il TAR di Catania.

Un’altra operazione che ha creato un danno ingente alle casse comunali è quella con cui si è dato corso a seguito di delibera Consiliare n. 42 del 28.11.2005 e successiva delibera Consiliare n. 3 del 10.01.2006, (entrambe sotto l’amministrazione Laccoto con presidente del consiglio il Sig. Ricciardello Antonino) con le quali si è proceduto ad attivare una operazione, irregolarmente definita “rinegoziazione” di mutui contratti con la Cassa DD. PP. successivamente al 31.12.1996, maggiorato dei previsti indennizzi, per un importo massimo complessivo di €. 6.809.059,49;

Si è trattato invece di una operazione di “estinzione anticipata” di mutui ben 25 (venticinque) contratti negli anni dal 1997 al 2003, effettuata con la BNL e definitivamente approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 3 del 10.01.2006 (presidente sempre Sig. Ricciardello Antonino)

Tale operazione ha comportato una penale a carico del bilancio dell’Ente, a seguito dell’estinzione anticipata di detti mutui, pari ad €. 610.930,97.

Detta operazione finanziaria è stata anche utilizzata per incamerare una maggiore somma, rispetto a quella necessaria per l’estinzione dei mutui, pari ad €. 809.699,04.

Tale ultima somma non è stata utilizzata per spese di investimento, né per la suddetta estinzione anticipata dei mutui.

Ciò in violazione della Legge Costituzionale n. 3 del 18.10.2001, nonché dell’art. 119 della Costituzione.

Detta operazione, pertanto ha certamente comportato per l’Ente un maggiore aggravio di spesa pari ad €. 1.420.630,01, come peraltro rilevasi dal referto redatto a cura del Revisore dei Conti dott. Ferrante in data 10/02//2015 Prot. 18884.

Altresì è stato assunto apposito mutuo con Unicredit Spa, ex Banco di Sicilia, per la sistemazione di tribune modulari nella palestra comunale per l’importo di €. 291.500,00.

Purtroppo è stato constatato che per i medesimi lavori era già stato richiesto ed ottenuto (in maniera illegittima) un ulteriore mutuo da parte della Cassa DD. PP.INSOMMA DELLE VERE E PROPRIE TRIBUNE D’ORO.

Alla luce di quanto sopra è chiara e lampante la situazione finanziaria e contabile in cui questa amministrazione ha “ereditato” il Comune di Brolo.

Questi comportamenti e fatti sono emersi anche in sede penale e sono stati portati alla luce dalla Procura della Repubblica di Patti e sono in corso di accertamento dibattimentale, in ordine al quale non formulo alcuna valutazione nel pieno rispetto e fiducia della Giustizia.

Indipendentemente dalle responsabilità penali per le quali è in corso davanti al collegio penale del Tribunale di Patti il cosiddetto procedimento “mutui fantasma” con la gravissima contestazione di una associazione a delinquere capeggiata dal precedente sindaco e dagli altri sodali, è chiaro ed innegabile, nonché provato documentale un quadro complessivo di fatti illeciti ed irregolarità amministrative e contabili che impongono la adozione delle iniziative opportune per ripristinare l’equilibrio dell’ente e per “riparare” a quello che ormai è noto essere stato definito il “sacco di Brolo”.

Oggi siamo chiamati a compiere un ulteriore passo nel solco di un percorso già tracciato e che con grande sforzo ed impegno questa amministrazione ha intrapreso dal suo primo giorno: “ricondurre in comune di Brolo in una situazione di normalità amministrativa e politica”.

I risultati positivi sono sotto gli occhi dei cittadini di Brolo che insieme alla compagine politica cui appartengo hanno compreso la gravità di quanto accaduto, la strumentalità degli attacchi che ogni giorno vengono posti in essere e coordinati da chi non persegue il bene della nostra amata città, ma cerca disperatamente di coprire le proprie malefatte politiche ed amministrative e non solo ….

 

il comunicato stampa dell’amministrazione

http://scomunicando.hopto.org/notizie/brolo-approvato-rendiconto-del-2013-un-disavanzo-quasi-4-milioni-euro/

27 Settembre 2016

Autore:

redazione


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