Il confronto social rivela, dice la Cipriano, tensioni interne alla maggioranza. Ricciardello rasserena il dibattito e parla di prospettive e programmazione.
A Brolo, non sono i cantieri a fare rumore, ma i non detti che li accompagnano.
Questo perchè, l’assessore Nuccio Ricciardello, con tanto di cuore, in calce al post di ieri sui social, rivendica passione e risultati, ha dato – inconsapevolmente, il fuoco alla polemica (leggi sotto).
La verità è che le sue parole che qualcuno potrebbe leggere come una difesa preventiva sono un bilancio d’azione.
“Chi fa politica viene criticato da chi non è in grado di fare” – scrive.
Giusto. E questo vale per tutto e tutti.
Ma viene da chiedersi: a chi si riferisce davvero?
All’opposizione, o ai colleghi di giunta che – a quanto pare – non gli risparmiano stoccate silenziose? Ed è proprio questa l’atra storia che racconta la stessa Maria Vittoria Cipriano che non si limita a replicare.
Colpisce chirurgicamente: sui cantieri ricorda i ritardi, sottolinea le assenze, e rivendica il voto decisivo della collega Fasolo e su come hanno anche stigmatizzato sui ritardi di “partenza dei cantieri di lavoro”. Tradotto: “Senza la nostra presenza e il nostro senso di responsabilità, forse oggi non ci sarebbe nulla da annunciare.” Per lei dunque Nuccio Ricciardello non avrebbe avuto nemmeno un post da scrivere.
Ma il vero macigno lanciato dalla Cipriano riguarda il turismo.
Un argomento, in tema di programma estivo, dove già la Cipriano aveva anticipato le sue critiche, rimandandole, nel dettaglio, a conclusione dell’estate. L’assessorato che avrebbe dovuto garantire visibilità e riflettori accesi si è trasformato in quello che definisce un cono d’ombra dove ad accendere la luce sarebbero anche altri.
E ora, per uscire da quell’ombra – dice -, l’assessore Ricciardello è costretto a rifugiarsi, anzi sconfinare, sui cantieri sociali.
Insomma, dice lei, siamo davanti a un quadro chiaro: non è l’opposizione il problema di Ricciardello, è la sua stessa maggioranza. Una giunta che appare, e la Cipriano lo scrive, attraversata da rivalità sotterranee, gelosie di competenze e nervosismi da “fuoco amico” e voglie di spazi e visibilità crescenti.
La politica brolese non è nuova a queste dinamiche, e questo la Cipriano lo sa bene – ma l’impressione è che stavolta si giochi sul filo sottile della sopravvivenza politica individuale anche in prospettive di future scelte politiche amministrative, soprattutto se non ci sarà spazio per un terzo mandato e se il sindaco Laccoto, come sta nei giochi, andrà a fare l’assessore regionale, quindi “costretto” a rinunciare al ruolo di primo cittadino.
E allora, sì, ha ragione Ricciardello: la politica non è per tutti.
Lui replica cosi, difendendo ruoli e attività svolte, e precisando sugli input e sul perchè del suo post”:
Il consigliere di minoranza Maria Vittoria di Cipriano probabilmente sconosce che per concludere l’iter delle dei cantieri di lavoro di sottoscritto nella qualità di assessore alla manutenzione e al patrimonio nella scorsa legislatura insieme all’ufficio tecnico ci ha lavorato circa un anno e mezzo per poter concludere positivamente leader dei cantieri di lavoro, l’atto del consiglio comunale era l’atto conclusivo. Io ringrazio il consigliere Cipriano e il consigliere Fasolo per il supporto dato alla maggioranza ma diciamo che tutti gli atti necessari per poter avere il finanziamento e quindi poter partire erano già stati fatti dall’ufficio tecnico e dall’amministrazione comunale, quindi il post raccontava solo dell’impegno di un anno e mezzo di telefonate di viaggi a Palermo per delle pratiche burocratiche amministrative.
Un lavoro teso a portate al risultato di far partire i cantieri di lavoro, quindi non c’è nessun tentativo di uscire dal cono d’ombra, anche perché non ne ho la necessità e né nessun tentativo di scavalcare l’assessore ai servizi sociali Tina Fioravanti”.
E bisogna dire che Ricciardello è uno che si è speso su tutti e tanti tavoli in favore del paese e del suo futuro amministrativo ed è già al lavoro per un nuovo festival jazz e per la rassegna gospel di natale, quelli che considera manifestazioni già cult della programmazione turistica di Brolo. Ricciardello lavora a 360°, ama come spesso dice il gioco di squadra e mal digerisce, aggiungiamo, le furbate.
Forse escluso da qualche selfie collegiale, ma sempre tra i primi ad essere taggato. Forse pronto a pagare per le sue scelte politico-amministrative – ma è il gioco dei ruoli – Ma di sicuro il suo far politica non è di quello di chi vive perennemente sulla difensiva e non teme nè sgomitamenti, nè fuoco amico, ne sgambetti.
I post, tra repliche e contro repliche
scrive Ricciardello