BROLO SHOP – A fine mese l’assemblea rinnoverà il direttivo del centro commerciale naturale.
Cronaca Regionale

BROLO SHOP – A fine mese l’assemblea rinnoverà il direttivo del centro commerciale naturale.

Si dimette il Presidente, Enzo Di Luca, l’assessore comunale ai tributi e protezione civile, “ho concluso il mio impegno istituzionale che era quello di seguire tutto l’iter di accreditamento del centro presso l’assessorato regionale e quindi di passare la mano ai commercianti stessi non appena fossero state definite le linee guida e il bando stesso per accedere al finanziamento, certo i fondi messi a disposizione in questo momento non sono moltissimi ma consento comunque di attivare delle iniziative utili per il commercio ”.

Una lettera inviata ai consorziati annuncia che  martedì 31 gennaio 2012 alle ore 20,00  si svolgerà un’assemblea ordinaria per eleggere, accettandone le dimissione del precedente, il nuovo consiglio direttivo.

L’assemblea esaminerà anche alcune proposte riguardanti il progetto comune del centro commerciale naturale; parlerà delle modalità e delle procedure per la presentazione delle richieste di finanziamento che scadranno il prossimo  28 febbraio 2012.  

Enzo_di_luca_1La nota è sottoscritta da Enzo Di Luca, l’assessore comunale che ha seguito, da subito, il progetto del centro commerciale naturale brolese e che ora afferma “il 30 dicembre 2011 sulla gazzetta ufficiale n. 54 è stato pubblicato il decreto del 19 dicembre 2011, riguardante il bando per l’accesso alle agevolazioni previste dall’art. 62 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32 e successive modifiche ed integrazioni, in attuazione del PO FESR 2007/2013, linea di intervento 5.1.3.3, quindi è necessario procedere in tutta fretta per non perdere quest’importante occasione, le mie dimissioni, in questa fase, si rendono opportune anche per motivi politici, ormai siamo sotto elezioni, ma anche perché il consorzio ed i suoi consorziati sono maturi per muoversi in perfetta autonomia”.

Secondo le direttive assessoriali e il bando, i benefici consistono: nella concessione di un contributo in conto capitale, a favore del Centro commerciale naturale, nella misura massima del 50 per cento della spesa ammissibile, per un importo non superiore a 25 mila euro (fino a 35 mila euro in alcuni casi); nella concessione di un contributo in conto capitale, a favore delle PMI aderenti, nella misura del 50 per cento della spesa ammissibile per un importo non superiore a 25mila euro (anche in questo caso elevabile a 35 mila euro). Si potranno attuare azioni per la riqualificazione delle aree interessate alla realizzazione di servizi comuni e per la promozione di produzioni locali.
“Tra le spese ammissibili – dice l’assessore Di Luca – anche quelle per il progetto comune del Centro commerciale naturale; di un sito web e messa in rete delle imprese consorziate, interventi di fidelizzazione della clientela. identificazione, realizzazione di un marchio comune e delle relative attività promozionali;
Riqualificazione ambientale delle vetrine, dell’immagine e dei prospetti; acquisti di arredi e attrezzature; iniziative promozionali; acquisto di macchinari ed impianti.”
E conclude l’assessore Di Luca, è importante precisare che “ l’amministrazione comunale ha voluto la formazione di quest’importante strumento, offrendo ogni tipo di assistenza, aiuto ed incentivazione a costituirlo.. ora è già adulto e maturo, può continuare a crescere e svilupparsi da solo”.

enzo_di_luca_22L’assessore Di Luca, comunque ha precisato che già il 13 gennaio aveva convocato un’assemblea proprio per non perdere tempo viste le scadenze assessoriali, ma non si era potuto andare oltre per il desiderio di aggiornare i lavori, per una più attenta valutazione giunta  dalle stessa base degli associati.
Quindi si è giunti a questa convocazione che comunque “da sempre i margini per definire le procedure dei finanziamenti”.

Aderiscono al centro commerciale naturale brolese

Armenio Editore

Bar Central

Fiorista Vitale

Caruso calzature

Free Time

Officina Lacchese

Computek PC

Parafarmacia

Crea Crom

Extro

Ruggeri

Frassica alimentari

C.A.T.

Pro.sca.

Medievalia

Pub Nord-Sud FERRO FABIO

Computer Shop

Gammeri foto

Tiche

Attilio Marino

Mamby

Arredoluce

Auto center

Bar sport

La Residenziale

Archimede

Publidea

ACIB

Ioppolo OTTICA

Decimo bomboniere

Magia dei sapori

 

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA – PARTE I n. 50 

DIRETTIVE P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013

Linea di Intervento 5.1.3.3

A) Oggetto e finalità – L’Assessore regionale alle attività produttive

– Dipartimento attività produttive, in attuazione del comma 4, articolo 9, della legge regionale n. 9 del 6 agosto 2009 dell’obiettivo specifico 5.1 “Consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano, incentivando la crescita dimensionale delle P.M.I., lo sviluppo di distretti e la formazione di gruppi di imprese, facilitando l’accesso al credito e rafforzando le agglomerazioni esistenti con la riqualificazione delle aree industriali e produttive, in un’ottica di miglioramento della qualità e della competitività complessiva del sistema delle imprese” del P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013, con le presenti direttive stabilisce le modalità ed i criteri di cui al citato comma 4 dell’articolo 9 per l’accesso alle agevolazioni previste alla linea di intervento  5.1.3.3 di cui all’asse 5 del P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013, Decisione della Commissione europea C (2007) 4249 del 7 settembre 2007, con la quale sono state previste “azioni volte alla riqualificazione delle aree interessate alla realizzazione di servizi comuni, alla promozione di produzioni locali nell’ambito dei centri commerciali naturali (di seguito C.C.N.) come definiti dall’articolo 9 della legge regionale n. 10 del 15 settembre 2005”.

B) Obiettivi – Gli obiettivi da perseguire sono quelli definiti alla precedente lettera A) sulla base delle risorse definite alla successiva lettera M) per la linea di intervento 5.1.3.3 del P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013 “azioni volte alla riqualificazione delle aree interessate alla realizzazione di servizi comuni, alla promozione di produzioni locali nell’ambito dei centri commerciali naturali come definiti dall’articolo 9 della legge regionale n. 10 del 15 settembre 2005” con le quali è possibile attivare un regime di aiuti, rientrante nell’ambito di applicazione del regolamento CE n. 1998/2006 (regola “de minimis”), concernente la concessione di contributi, ai centri commerciali naturali in forma di consorzi accreditati ai sensi del decreto assessoriale n. 951 del 9 aprile 2009, (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 20 dell’8 maggio 2009), ed alle P.M.I. commerciali e di servizi, così come classificate dal decreto assessoriale dell’11 febbraio 1997, (G.U.R.S. n. 21 del 26 aprile 1997), e alle P.M.I. artigianali (iscritte all’albo provinciale delle imprese artigiane), aderenti al C.C.N. ed esercenti la loro attività nell’ambito urbano definito e individuato dal C.C.N., per la realizzazione di servizi comuni e per la riqualificazione delle strutture produttive e/o distributive.

C) Modalità di attuazione – Le risorse di cui alla lettera M) alle presenti direttive saranno rese disponibili sulla base di bando pubblico con procedura valutativa a graduatoria ai sensi dell’articolo 189 della legge regionale n. 32/2000 e successive modifiche ed integrazioni.

D) Definizioni – Ai fini delle presenti direttive valgono le seguenti definizioni:

– P.M.I.: le imprese che rientrino nei limiti dimensionali di cui alla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea del 6maggio 2003, come recepita dal D.M. n. 19470 del 18 aprile 2005, pubblicata nella G.U. n. 238 del 12 ottobre 2005.

– Imprese commerciali e di servizi: quelle classificate dal decreto assessoriale del’11 febbraio 1997, (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 21 del 26 aprile 1997).

– Imprese artigianali: quelle iscritte all’albo provinciale delle imprese artigiane.

– Centro Commerciale Naturale (C.C.N.): quello definito all’articolo 9 della legge regionale n. 10/2005 limitatamente alla costituzione in forma di consorzio.

– Ambito urbano definito dal C.C.N.: l’area continua, entro cui svolgono la loro attività i soggetti aderenti al C.C.N., così come delimitata e definita negli atti custoditi presso il dipartimento regionale delle attività produttive.

E) Soggetti Ammissibili – I soggetti ammissibili alle agevolazioni sono i centri commerciali naturali costituiti a norma delle disposizioni del codice civile in forma di consorzi, accreditati con provvedimento dell’Assessore ed iscritti nell’elenco regionale di cui al decreto assessoriale n. 951 del 9 aprile 2009, (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 20 dell’8 maggio 2009) e le P.M.I. commerciali, artigianali e di servizi, come definite alla precedente lettera D), aderenti al rispettivo C.C.N., esercenti la loro attività nell’ambito urbano definito.

F) Requisiti di Ammissibilità – I requisiti di cui alle presenti direttive sono quelli espressamente indicati nel documento “Requisiti di ammissibilità e criteri di selezione”:

• interventi realizzati all’interno di centri commerciali naturali costituiti in consorzi di P.M.I. commerciali, così come classificati dal decreto assessoriale dell’11 febbraio 1997, (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 21 del 26 aprile 1997), esercenti la loro attività in ambiti territoriali comuni (interventi che ricadono all’interno di un ambito urbano definito);

• P.M.I. commerciali che non abbiano già fruito di contributi ex sottomisura 4.02.c – aiuti al commercio ed all’artigianato – del P.O.R. Sicilia 2000-2006;

• imprese non di produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;

• presenza di prodotti locali all’interno del centro commerciale naturale;

• numero minimo di imprese commerciali ubicate nell’ambito dei centri commerciali naturali proponenti;

• rispetto delle condizioni di cui al regolamento CE n. 1998/2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del  trattato relativo agli aiuti d’importanza minore (<>) e del regolamento CE n. 800/2008;

• programma per il quale l’amministrazione responsabile abbia confermato che lo stesso soddisfa le condizioni di ammissibilità stabilite dal regime prima dell’avvio dei lavori del progetto (esclusi gli aiuti che prevedono esenzione o riduzione fiscale).

L’intervento, a seconda della tipologia di opere edili eventualmente proposte e/o previste dal bando/avviso, dovrà essere dotato del titolo abilitativo edilizio corrispondente alle opere stesse e contemplato dalla normativa vigente in materia, tenuto conto della competenza esclusiva della Regione siciliana in tale settore.

G) Spese Ammissibili – Sono ammissibili le spese effettuate successivamente alla presentazione dell’istanza di finanziamento alle  condizioni di cui al precedente ultimo punto, lettera F). Le spese  ammissibili, tra quelle previste dalla vigente normativa in materia,  sono quelle effettuate per:

a. realizzazione del progetto comune del centro commerciale naturale e, in particolare:

1. consulenza tecnica necessaria per la progettazione ed esecuzione dell’operazione fino ad un importo massimo del 5% dell’investimento ammissibile;

2. realizzazione di programmi informatici, di un sito web e messa in rete delle imprese consorziate;

3. interventi di fidelizzazione della clientela;

4. identificazione, realizzazione di un marchio comune e delle relative attività promozionali, anche attraverso l’adeguamento dei sistemi di gestione aziendale secondo standard internazionali riconosciuti a livello europeo (implementazione nelle P.M.I. commerciali, artigianali e di servizi di sistemi di gestione della qualità aziendale conformi alle seguenti norme: UNI EN ISO 9001 – UNI EN ISO 14001 – OHSAS 18001);

5. spesa per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari nel caso di richiesta di erogazione del contributo a titolo di anticipazione;

6. installazione della targa esplicativa dell’operazione finanziata, permanente e visibile nei casi previsti dalle norme comunitarie e secondo le indicazione che saranno specificate in sede di bando pubblico.

b. riqualificazione della struttura produttiva e/o distributiva delle P.M.I. commerciali, artigianali e di servizi e, in particolare:

1. consulenza tecnica necessaria per la progettazione ed esecuzione dell’operazione fino ad un importo massimo del 5%  dell’investimento ammissibile;

2. realizzazione di programmi informatici e di siti web per la promozione delle produzioni e delle proposte commerciali;

3. realizzazione di opere murarie ed assimilati consistenti nell’adeguamento alle esigenze di riqualificazione ambientale  delle vetrine, della immagine e dei prospetti;

4. acquisti di arredi e attrezzature;

5. realizzazione di iniziative promozionali;

6. acquisto di macchinari ed impianti vari;

7. acquisto di mezzi mobili non targati, strettamente necessari al ciclo di produzione;

8. acquisto di apparecchiature elettroniche;

9. spesa per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari nel caso di richiesta di erogazione del contributo a titolo di anticipazione;

10. installazione della targa esplicativa dell’operazione finanziata, permanente e visibile nei casi previsti dalle norme comunitarie e secondo le indicazione che saranno specificate in sede di bando pubblico.

L’acquisto di materiale usato è spesa ammissibile solo se sono soddisfatte le tre seguenti condizioni:

1) il venditore rilascia una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corso degli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario;

2) il prezzo del materiale usato non è superiore al suo valore di mercato ed è inferiore al costo di materiale simile nuovo;

3) le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito sono adeguate alle esigenze dell’operazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti.
L’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.), realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario, è dovuta solo se non sia recuperabile.

H) Intensità delle Agevolazioni – I benefici di cui alle presenti direttive consistono:

1) nella concessione di un contributo in conto capitale, a favore del C.C.N., nella misura massima del 50% della spesa ammissibile, di cui alla precedente lettera G) punto a, per un importo non superiore ad € 25.000,00. Il predetto contributo può essere elevato fino ad € 35.000,00 per ogni singolo C.C.N. nella misura di € 75,00 a fronte di ogni singola impresa aderente che eccede il numero minimo di 20 e nei limiti delle risorse finanziare disponibili;

2) nella concessione di un contributo in conto capitale, a favore delle P.M.I. aderenti, nella misura del 50% della spesa ammissibile, di cui alla precedente lettera G) punto b, per un importo non superiore ad € 25.000,00 per ogni singola impresa beneficiaria e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

I) Modalità di erogazione dei benefici – I benefici di cui alle presenti direttive sono concessi secondo le disposizioni previste dall’articolo 189 della legge regionale n. 32/2000 nella forma di contributi in conto capitale. Le agevolazioni concesse sono erogate in non più di tre quote, la prima delle quali, su apposita richiesta, anche a titolo di anticipazione pari al 50% del contributo concesso.

In caso di erogazione a titolo di anticipazione dovrà essere prodotta fidejussione bancaria o polizza assicurativa irrevocabile incondizionata  ed escutibile a prima richiesta in favore dell’Assessorato rilasciata in stretta conformità all’apposito schema allegato al bando, con periodo di validità pari all’intero periodo del vincolo della destinazione d’uso dei beni acquistati.

Negli altri casi, per l’erogazione delle singole quote di contributo, il programma deve avere raggiunto uno stato d’avanzamento almeno proporzionale alla quota da erogare. La prima quota può essere erogata, su apposita richiesta, qualora l’impresa abbia realizzato uno stato di avanzamento in misura non inferiore al 20% dell’investimento complessivo ammissibile; l’eventuale seconda quota a fronte di uno stato di avanzamento in misura non inferiore al 51% del totale; l’eventuale terza quota, successivamente all’ultimazione del programma. Dalla ultima quota è trattenuto il 10% del contributo totale concesso, da erogare successivamente all’emissione del decreto di concessione definitiva. La richiesta di erogazione relativa all’ultimo stato di avanzamento deve essere trasmessa entro e non oltre 60 giorni dalla data di ultimazione del programma e deve essere accompagnata dalla documentazione di spesa e da una relazione contenente la descrizione degli interventi realizzati. Sono fatti salvi eventuali più ristretti termini fissati in sede di bandi. L’Assessorato provvederà allo svincolo della fidejussione/polizza, contestualmente, all’erogazione della prima quota di contributo a stato di avanzamento di importo almeno pari all’anticipo erogato.

L) Criteri di selezione. Parametri per l’attribuzione del punteggio per la collocazione in graduatoria –

La graduatoria dei progetti  deve essere redatta entro 90 giorni dalla scadenza del termine fissato per la presentazione delle istanze. Per la selezione dei progetti da ammettere a finanziamento in rapporto alle risorse finanziarie disponibili si procederà a redigere la graduatoria tenendo conto dei seguenti criteri di selezione e dei punteggi a questi assegnati, per un massimo di Punti 100:

1) percentuale dei soggetti aderenti al C.C.N. che operano all’interno della Z.T.O. definita dallo strumento urbanistico vigente “Centro Storico Monumentale” – rispetto al totale dei soggetti aderenti – fino ad un massimo di punti 30 da attribuire in misura di 0,3 punti per ogni punto percentuale;

2) presenza turistica del comune dove è ubicato il centro commerciale naturale attestata dai dati ricavati dalle biglietterie (di siti attrattivi locali) ovvero, nel caso di libero ingresso, da dati statistici pubblici relativi agli ultimi tre anni – fino ad un massimo di punti 10 determinati attribuendo 0,05 punti ogni 100 visitatori;

3) numero di imprese commerciali, artigianali e di servizi proponenti aderenti al C.C.N. – fino ad un massimo di punti 20 da attribuire in misura di 0,2 punti per ogni singola impresa;

4) protocollo d’intesa del C.C.N. con Associazioni di categoria – punti 5 -– secondo modalità definite in sede di ogni singolo bando;

5) numero di imprese commerciali ed artigianali consorziate specializzate nella vendita di prodotti locali – fino ad un massimo di punti 10 da attribuire in misura di punti 1 per singola impresa specializzata;

6) integrazione con interventi per la promozione delle produzioni locali a carico del F.E.A.S.R. – Punti 5 secondo modalità definite in sede di ogni singolo bando;

7) cofinanziamento delle P.M.I. aderenti al C.C.N. – fino ad un massimo di punti 10 da attribuire in misura proporzionale al maggiore cofinanziamento rispetto al totale dell’investimento: (Tot. Capitale Proprio/Tot. Capitale Investito x 10)

8) esperienza di cooperazione pregressa tra gli esercizi aderenti al C.C.N. – Punti 5 secondo modalità definite in sede di ogni  singolo bando;

9) interventi mirati all’introduzione di Eco-innovazioni di processo e di prodotto per il contenimento delle pressioni  ambientali e per la riduzione del consumo delle risorse non rinnovabili e/o interventi che prevedono l’introduzione di tecnologie  che contribuiscono alla riduzione di emissioni di CO2 e degli altri GAS serra – Punti 5.

A parità di punteggio costituirà criterio premiale la presenza maggioritaria nel C.C.N. di imprese commerciali, artigianali e di servizi a prevalente rappresentanza legale femminile.

M) Risorse finanziarie – Le risorse finanziarie pubbliche della linea di intervento 5.1.3.3 ammontano complessivamente a € 27.565.611,40. Le risorse finanziarie disponibili ammontano a € 19.295.927,98, pari al 70% del totale delle risorse, giusta deliberazione della Giunta Regionale n. 83 del 6 marzo 2009 con la quale è stato approvato il quadro del riparto finanziario delle risorse del P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013, prevedendo il contestuale accantonamento della restante quota del 30% pari a € 8.269.683,42 per assegnazioni successive. Una quota pari al 20% delle risorse, così come previsto dall’articolo 67 della legge regionale n. 9 del 6 agosto 2009 è destinata ai contributi per progetti di investimento ubicati in zone svantaggiate, ivi incluse quelle inserite nell’elenco aree interne ai sensi della legge regionale n. 26/1988 (D.P.Reg. del 10 maggio 1989), nonché nell’O.P.C.M. n. 3815 del 10 ottobre 2009 e nel D.C.P.M. n. 3865 del 19 febbraio 2011. Eventuali ulteriori risorse che dovessero rendersi, a qualsiasi titolo, disponibili prima dell’emanazione del bando pubblico per l’attuazione della linea di intervento, potranno costituirne ulteriore dotazione finanziaria o, se disponibili successivamente, essere utilizzate per lo scorrimento della graduatoria dello stesso bando pubblico o per l’attivazione di un successivo bando pubblico.

N) Modalità e termini di presentazione delle domande – Le domande relative agli interventi di cui alle presenti direttive dovranno essere presentate dai soggetti di cui alla lettera E) con le modalità e i termini di volta in volta fissati con i bandi. La domanda di agevolazioni è redatta e sottoscritta dai legali rappresentanti del centro commerciale naturale e delle P.M.I. richiedenti. Le istanze, in bollo, dovranno essere presentate, pena l’esclusione, a mezzo raccomandata del servizio postale pubblico indirizzata a:

Assessorato Regionale delle attività produttive – Dipartimento attività produttive – Servizio 8 Commercio – Via Degli Emiri n. 45 – 90135 Palermo. L’Amministrazione Regionale non risponde di ritardi nella presentazione dovuti a disguidi postali di qualsiasi tipo. Non saranno prese in considerazione le istanze che dovessero pervenire dal 15° giorno successivo alla data di scadenza fissata nel bando pubblico, anche se spedite entro i termini previsti. Tutti i termini per gli adempimenti a carico dei soggetti beneficiari previsti dalle presenti direttive sono sospesi dall’1 al 31 agosto  salvo quanto di volta in volta stabilito in sede di bando.

O) Contenuto dell’istanza e relativi allegati – Fatto salvo quanto, ulteriormente, specificato nei singoli bandi, l’istanza, redatta in  forma di dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 445/2000,deve espressamente indicare:

• le complete generalità del rappresentante legale del centro commerciale naturale e dei rappresentanti legali delle imprese
consorziate;

• il costo complessivo del progetto e quello dei singoli progetti dei soggetti richiedenti;

• il contributo richiesto nell’ambito delle previsioni di cui alle presenti direttive.

All’istanza devono essere allegati:

1) certificato camerale delle singole imprese comprensivo del nulla-osta antimafia di cui all’articolo 10 della legge n. 575 del 31 maggio 1965 e successive modificazioni;

2) progetto definitivo, redatto da un tecnico abilitato, contenente la descrizione degli interventi che si intendono realizzare, con l’indicazione dei singoli costi e la correlazione tra questi e gli effetti che si prevede di conseguire in termini di vantaggi per le singole imprese consorziate e per il sistema produttivo e/o distributivo dell’area interessata;

3) business plan;

4) perizia giurata sottoscritta da uno o più liberi professionisti, iscritti nei rispettivi albi professionali, esterni al C.C.N. ed alle imprese interessate, con la quale questi, secondo le rispettive competenze professionali, attestano la validità tecnica- finanziaria del progetto e la congruità dei costi esposti
per la realizzazione dello stesso;

5) attestazioni e/o certificazioni per l’attribuzione dei punteggi previsti dai criteri di selezione di cui alla precedente lettera L), punti 1 e 2. Le suddette attestazioni e/o certificazioni dovranno essere rilasciate dagli uffici comunali competenti;

6) eventuale documentazione attestante che l’ambito urbano definito del C.C.N. ricade in zone svantaggiate ai sensi dell’articolo 67 della legge regionale n. 9/2009;

7) fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità del legale rappresentante del C.C.N..

P) Incompatibilità – L’accesso ai benefici di cui alle presenti direttive è precluso alle P.M.I. commerciali, artigianali e di servizi che abbiano già fruito di contributi ex sottomisura 4.02.c – aiuti al commercio ed all’artigianato – del P.O.R Sicilia 2000-2006, nonché alle imprese che abbiano già fruito o siano stati inclusi in graduatorie per l’accesso ai benefici previsti da altre normative nazionali o europee (P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013) relative alla stessa tipologia di intervento, nonché alle imprese che, nell’arco di tre esercizi finanziari,  abbiano ricevuto un importo complessivo di aiuti “de minimis” superiore ai limiti fissati con regolamento CE n. 1998/2006. Sono, comunque, escluse le imprese turistiche, destinatarie di altre linee d’intervento del P.O. F.E.S.R. 2007-2013.

Q) Integrazione documenti e istruttoria amministrativa –
L’Assessorato regionale delle attività produttive – Dipartimento attività produttive – Servizio 8 Commercio, effettua l’istruttoria amministrativa e può richiedere, nel corso dell’istruttoria e prima della formulazione della graduatoria, eventuali integrazioni della documentazione, ove la stessa non risulti esaustiva. Qualora l’ulteriore documentazione trasmessa fosse incompleta o irregolare, il Servizio 8 Commercio provvede a darne comunicazione scritta all’interessato, fissando un ulteriore termine. La mancata risposta dell’interessato o la mancata o parziale integrazione della documentazione richiesta entro il termine fissato, comporterà l’inammissibilità alle agevolazioni.

R) Decreto di Concessione – Il decreto di concessione provvisoria del contributo verrà emanato non appena perverranno all’Assessorato regionale delle attività produttive – Dipartimento attività produttive – Servizio 8 Commercio:

1) progetto definitivo munito degli eventuali titoli abilitativi edilizi necessari per la realizzazione del programma d’investimenti;

2) certificati anagrafici aggiornati del C.C.N. e delle P.M.I. beneficiarie del contributo rilasciato dalla C.C.I.A.A. territorialmente competente, comprensivo della certificazione antimafia di cui all’articolo 10 della legge n. 575 del 31 maggio 1965 e successive modificazioni;

3) D.U.R.C. – documento unico di regolarità contributiva delle P.M.I. beneficiarie.

S) Tempi di realizzazione del programma – I lavori di realizzazione del progetto dovranno essere definitivamente completati entro un anno dalla notifica del decreto di concessione, pena la revoca del beneficio concesso. Incorreranno nella revoca totale, delle agevolazioni concesse, gli investimenti parzialmente realizzati nel medesimo termine, come eventualmente prorogato, ove gli stessi non siano ritenuti organici e funzionali.

T) Proroghe – L’Assessorato regionale delle attività produttive –
Dipartimento attività produttive, si riserva di concedere proroghe, sino ad un massimo cumulabile di mesi 6, in presenza di documentate e congrue motivazioni.

U) Controlli e Revoche dei benefici – L’Assessorato regionale delle attività produttive – Dipartimento attività produttive –
Servizio 8 Commercio, si riserva la facoltà di disporre, in qualsiasi momento, ispezioni sull’esecuzione dei lavori e sull’obbligo del vincolo della destinazione d’uso dei beni acquistati. Nel caso in cui si sia verificata l’assenza di uno o più requisiti previsti per l’accesso ai benefici per fatti comunque imputabili al richiedente, e non sanabili,

l’Assessorato regionale delle attività produttive – Dipartimento attività produttive – Servizio 8 Commercio, provvede alla revoca degli aiuti ed alla restituzione delle eventuali somme erogate maggiorate degli interessi legali. Qualora i beni acquistati con l’intervento siano ceduti, alienati o distrutti nei tre anni successivi al completamento degli investimenti, è disposta la revoca del finanziamento e la restituzione, anche in misura parziale, e comunque proporzionale all’inadempimento riscontrato, delle somme percepite, maggiorate degli interessi legali.

Il mancato rispetto dei termini previsti dalle presenti direttive per la realizzazione dei progetti ammessi a finanziamento comporterà la revoca del finanziamento concesso.

27 Gennaio 2012

Autore:

admin


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