L’amministrazione pone un immediato divieto di balneazione, ma già si lavora per la sostituzione di una delle tre pompe di sollevamento in servizio. Per le altre due, ieri era stata aggiudicata la gara di acquisto – saranno sostituite appena la ditta vincitrice dell’appalto le fornirà.
Da oggi un divieto di balneazione, in prossimità del ristorante “La Cicala”, delimiterà, in maniera precauzionale l’area di balneazione sul litorale brolese. Sono certa, afferma il sindaco, Irene Ricciardello, che nei prossimi giorni tutto sarà revocato.
“Un imprevisto” – lo definisce l’assessore al turismo Nino Tripi, immediatamente intervenuto con i tecnici comunali per un sopralluogo sulla spiaggia, stamani, appena scattato l’allarme“ in quanto – asserisce i lavori di manutenzione e sostituzione dell’impianto di sollevamento dei liquami era stato oggetto di attenzioni da parte di questa amministrazione.
Lo testimonia il fatto – dice l’assessore comunale – che la gara di acquisto era stata già effettuata, e una pompa di sollevamento già lunedì sarà sostituita [i lavori come si evince dalla foto sono già stati avviati ndr], in quanto acquistata nei giorni scorsi”.
Interviene anche il sindaco “Abbiamo fatto i conti con un impianto vetusto e inaffidabile, in passato, ma non voglio dar colpa a nessuno, qui riferisco solo i fatti, i lavori venivano affidati in emergenza, e si è perso il conto delle pompe di sollevamento sostituite. Noi abbiamo affrontato i problemi a monte”.
“Poi arriva la sfortuna di un guasto improvviso, imprevisto, non preventivabile che ha messo in azione lo sversamento in mare dei liquami – e continuando il sindaco afferma – Stiamo provvedendo, effettueremo i lavori del caso, i prelievi di rito, ma dobbiamo tutelare la salute del cittadino, quindi l’ordinanza di divieto era necessaria e doverosa, è anche precauzionale”.
“Nei prossimi giorni assicura Irene Ricciardello – sarà certamente revocata”.
E’ ovvio che si tratta di un guasto tecnico.
Speso solo – dice l’assessore Tripi – che nessuno ci speculi sopra. Non è un danno che verrebbe fatto a noi amministratori ma all’immagine del paese.
Il tratto compromesso è quello iniziale della condotta per l’invio dei reflui prodotti nel territorio comunale di Brolo al depuratore consortile localizzato a Gliaca di Piraino.
La decisione dell’amministrazione si legge nell’ordinanza pubblicata all’albo pretorio on line del comune è stata adottata in quanto
“Ritenuto urgente dover adottare un provvedimento finalizzato a vietare la balneazione temporaneamente nell’area compresa tra i 150,00 mt ad Est e 150,00 mt ad Ovest del ristorante “La Cicala” (punto di sversamento dei reflui);
Ravvisata la necessità di dovere emanare disposizioni a tutela della salute pubblica. […]
Considerato che l’inquinamento batteriologico delle acqua di balneazione può costituire pericolo per la salute dei bagnanti; […] ordina con decorrenza immediata, il DIVIETO TEMPORANEO Dl BALNEAZIONE fino a nuova disposizione nel tratto sopra detto.
L’Amministrazione comunale ha disposto che la presente ordinanza sia notificata al Comando di Polizia Municipale affinché ne verifichi l’osservanza; trasmessa al Responsabile dell’Area Tecnica affinché provveda alla produzione ed apposizione di idonea segnaletica finalizzata a delimitare l’ampiezza dell’area vietata alla balneazione; sia inviata, per conoscenza alI’ASP – Distretto di Patti, alla Stazione locale dei Carabinieri, A11’ARPA Struttura Territoriale di Messina, Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti Ufficio locale Marittimo Capo d’Orlando, Ufficio circondariale marittimo S. Agata Militello; pubblicata all’Albo Pretorio on-line del Comune di Brolo.
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