Sono quelli che con la loro presenza quotidiana nelle tante emergenze che costellano il territorio, non solo a Brolo, danno affidamento, sicurezza, collaborazione. Ci sono. E quel che è bello subito. Quando sono necessari. In questi giorni al lavoro h.24, a causa dell’emergenza incendi, incessantemente, facendosi largo tra le fiamme, di giorno e di notte, per cercare di salvare e porre al sicuro uomini, cose, animali mettono a rischio la loro vita. Sono gli uomini della protezione civile di Brolo (ma come loro quelli degli altri nuclei senza dimenticare vigili del fuco, carabinieri, forestali e gli altri corpi impegnati nelle emergenze) che, per conto e in nome del senso dello Stato, della Solidarietà, dell’Impegno Civile, lavorano in silenzio appena l’emergenza li chiama. Ed intanto arrivano gli attestati di stima delle istituzioni che hanno avuto “risposte” dai loro interventi.
Sulla rete ci sono le foto che ne documentano l’attività, si leggono gli attestati di stima di sindaci e persone che debbono a loro tanto, sono stati ribattezzati gli “eroi quotidiani”, non hanno stellette nè gradi.
E’ gente comune, che fa di mestiere altro.
Che quando sente la chiamata sul telefonino indossa una divisa, si ritrova all’autobotte, mette di tasca propria la benzina all’auto di servizio, difficilmente scende in polemica, quasi mai si sbilancia sulle responsabilità dei fatti, che andranno accertate da altri, ed è invece presente sempre, sul campo, facendosi largo tra fumo e dolore.
Collaborando con il Comune di Brolo, hanno sede negli uffici della vecchia stazione ferroviaria, operano da 4 anni, prima legati all’associazione dei Falchi, poi da tre anni all’organizzazione europea di Protezione Civile.
Attualmente a disposizione del caposquadra Pippo Ricciardo ci sono una ventina di uomini, 22 per l’esattezza,- altri dice Tindaro Pintabona che è il presidente dell’associazione, se ne affiancheranno nelle prossime settimane.
In questi primi sei mesi di attività del 2017 sono già stati 25 gli interventi che li hanno visti operare in maniera massiccia.
Gli ultimi, quelli più eclatanti sono stati alla Capannina di Gliaca di Piraino, per il quale il sindaco Maurzio Ruggeri li ha ringraziati ufficialmente e poi a Patti nel rogo di tre giorni fa.
Ma loro ci sono stati in questi mesi a domare le fiamme lungo la via Trieste, a spegner i roghi delle auto nelle vie di Brolo, e ancora nelle emergenze a Ficarra, Aquedolci, Naso e Piraino, lungo la scarpata di Fiumara.
Uomini visti – tornando indietro nel tempo – anche nel fango della piena di Barcellona, nelle emergenze idrogeologiche, a controllare il traffico e la viabilità sia negli incidente stradali che nei grandi eventi, come le Frecce Tricolori nell’agosto scorso a Brolo, e negli smottamenti che in questi anni hanno riempito la cronaca isolana.
Sono stati e vengono utilizzati anche in azioni di prevenzione, come la pulizia di caditoie e tombini per evitare gli allagamenti, nei controlli sul territorio che attualmente monitorano, anche di notte, in una costante ricerca di eventuali piromani.
Pintabona evidenzia il grado di qualificazione raggiunto.
“Di fatto i ragazzi del gruppo in questi anni hanno acquisito brevetti e attestati che ne certificano le competenze – rimozione amianto, defibrillazione pediatrica, sicurezza stradale. per citare quelli meno comuni, mentre tutti hanno competenze per l’uso dei più classici defibrillatori, dei primi interventi in caso di soccorso medico, dell’uso di strumenti da taglio meccanico di rami ed alberi”.
L’associazione è impegnata anche il altre attività dedicate al sociale come la distribuzione di prodotti alimentari alle famiglie più bisognose.
“Tramite il centro Gea di Catania – dice sempre Tindaro Pintabona – aiutiamo già 130 nuclei familiari in stato di indigenza. Un servizio che attuiamo in collaborazione con l’assessore comunale Marisa Briguglio” – e continuando, sottolineando l’apoliticità dell’organizzazione evidenzia che
“Il Gruppo Volontari del Comune di Brolo è una struttura aperta, mai chiusa o autoreferenziale, cerca giovani che vogliono mettere a disposizione una piccola parte del loro tempo per crescere e per aiutare gli altri perchè attuiamo, con i nostri comportamenti, quotidianamente quel progetto di sensibilizzazione alla cultura della Protezione Civile”.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.