BUFALE ISTITUZIONALI – A Patti quella relazione di fine mandato era stata regolarmente pubblicata
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BUFALE ISTITUZIONALI – A Patti quella relazione di fine mandato era stata regolarmente pubblicata

Diciamo che, forse, in tanti non se ne sono accorti…

La Corte dei Conti della Regione Siciliana perde di vista la pubblicazione e scoppia il caso

Il sindaco di Patti, Mauro Aquino, aveva nei tempi di legge, redatta la relazione di fine mandato, che poi era stata regolarmente pubblicata sul sito istituzionale il 6 aprile scorso, quando le elezioni si sarebbero dovute tenere ad inizio estate, come chiarito alla Corte dei Conti dal Segretario Generale dell’Ente.

Niente relazione finale? Quel sindaco è da censurare!
Proprio il primo cittadino no.
In questo caso i responsabili della mancata pubblicazione sarebbero stati il responsabile dell’Area economico-finanziaria ed il segretario comunale. Ma qui non c’è la responsabilità di nessuno.
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I fatti
Al Comune di Patti giunge una notifica, per questa svista.
Una nota che esplicitamente contestata la violazione dell’obbligo di redazione, sottoscrizione e pubblicazione della relazione di fine mandato e le disattese finalità della normativa atta a garantire l’esercizio effettivo del controllo democratico dei cittadini.
Un atto  notificato al comune pattese. Un richiamo ufficiale
Nessuno si prende la briga di verificare, e la nota circola, diventando notizia.
Quella mancata pubblicazione, la relazione di fine mandato dei cinque anni di amministrazione del sindaco Mauro Aquino, diventa chiacchiericcio.
La contestata la violazione dell’obbligo di redazione, sottoscrizione e pubblicazione della relazione di fine mandato e le disattese finalità della normativa atta a garantire l’esercizio effettivo del controllo democratico dei cittadini assume quasi la dimensione di una clava politica da brandire su chi ha omesso di dare conto della propria gestione amministrativa e finanziaria al fine di favorire e rendere effettivo il controllo democratico dei cittadini.
Aquino doveva farlo, in occasione delle elezioni amministrative, entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del mandato. Ed Aquino l’aveva fatto., altrimenti sarebbe venuto meno dall’attuare quei  princìpi di responsabilizzazione, di effettività e di trasparenza del controllo democratico. Un passaggio che come ben dice la Corte dei Conti avrebbe fatto venir meno quello strumento di conoscenza dell’attività svolta nell’esercizio delle rispettive funzioni e momento di trasparenza nella fase di passaggio da un amministrazione all’altra.
Ma i fatti sono diversi da quelle rappresentanti dalla nota giunta al Comune pattese, al punto che tutto potrebbe essere stigmatizzato come una bufala amministrativa.
Il chiarimento\verifica che fa crollare ogni dubbio
Chiarisce tutto lo stesso segretario generale del Comune, responsabile degli atti di pubblicazione.
La figura apicale degli uffici comunali contesta, senza se e senza ma,  quella paventata violazione ed evidenzia che quella relazione era stata pubblicata sull’albo pretorio del comune nei tempi voluti dalla normativa (sezione Amministrazione Trasparente/Organizzazione/Titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo/Relazione di fine mandato) in data 06 aprile 2021.
Bastava essere più attenti.

 

1 Dicembre 2021

Autore:

redazione


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