CALOGERO EMANUELE – Riflessione sull’andamento politico-amministrativo-gestionale dei Galati Mamertino
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CALOGERO EMANUELE – Riflessione sull’andamento politico-amministrativo-gestionale dei Galati Mamertino

calogero emanuele e bandiere

Il sindacalista galatese, a distanza di quasi un anno dell’insediamento dell’Amministrazione Comunale, dice la sua ed elabora una profonda riflessione sull’andamento politico-amministrativo-gestionale dell’Ente Comune Galati Mamertino.

calogero emanuele  al tavolo
Tante promesse, tante speranze ma nulla di concreto.

PRIMA PUNTATA. GALATI MAMERTINO POSSIAMO…? INCUBATORE, FESTE E FESTINI RAI, MA..?

calogero_emanuele

La nota integrale di Calogero Emanuele.

A distanza di quasi un anno dell’insediamento dell’Amministrazione Comunale, c’è bisogno di fare una profonda riflessione sull’andamento politico-amministrativo-gestionale dell’Ente Comune Galati Mamertino.
Tante promesse, tante speranze ma nulla di concreto.

Certo le casse comunali nin sono oer niente floridi, per via del taglio dei trasferimenti statali, i debiti fuori, la disorganizzazione strutturale della macchina amministrativa, la mancata riorganizzazione, la mancata intercettazione di risorse comunitarie, il condizionamento dei padrini politici; ingredienti che di fatto hanno paralizzato l’intera comunità.

Purtroppo non basta la disponibilità e la bontà del Sindaco, sempre pronto e disponibile ma costretto ad continui sforzi di equilibrismi.

E’ sicuro che questa Comunità è “il borgo più bello d’Italia” ma…. da Forte Milè(confine con Longi), Calcatizzo(confine con Tortorici) e Bufana (confine con San Salvatore di Fitalia), perché non si ha la capacità di guardare un po più in là.

Il paese è nelle mani di una Giunta che mentre alcuni si preoccupano di risanare il bilancio comunale, altri si preoccupano di acquisire consensi politici in vista delle prossime elezioni regionali per qualche onorevole-deputato che pensa di accaparrarsi il massimo del consenso, osteggiando e contrapponendosi ad ogni proposta che viene dalla parte sana del

Consesso; E di parte sana A GALATI c’è ne è tanta, che deve essere tenuta distante e distinta, ed anche in consiglio ed in giunta ma succube delle elucubrazioni e delle strategie politico-amministrativi-personali.

Non è consentito che l’elettore-cittadino galatese venga turlupinato da false promesse e inganni che giornalmente vengono messi in campo da chi pensa di poter decidere le sorti della Comunità. Una Comunità che sta perdendo la sua identità e che era nel passato punto di riferimento dell’hinterland nebroideo.

Oggi, in alcuni casi non per colpa di questa amministrazione, questa Comunità perde pezzi per strada: la centralità dell’istituzione scolastica, i plessi scolastici chiusi per problemi strutturali ma ingiustificatamente requisiti e occupati per fini non ben definiti, il capolinea dei trasporti TAI, il pagamento del trasporto degli alunni, il campo sportivo all’abbandono.

A si questo si aggiunge: la discarica a cielo aperto al centro del paese, le buche della via Cavour, via Roma, piazza San Giacomo, il disordine pubblico automobilistico, il deposito di detriti e materiali in ogni angolo del paese, la mancata riorganizzazione della macchina amministrativa, la chiusura di attività enogastronomiche- storiche-tradizionali, il calo demografico continuo, la mancanza di progettualità, la mancata definizione di percorsi di rilancio, il mancato coinvolgimento “VERO” delle risorse culturali-artistiche-professionali-imprenditoriali; il mancato rilancio dell’associazionismo e delle attività storico-artistiche-tradizionali-enogastronomiche-agroalimentari-artigianali;

Possiamo portare la RAI ma quale messaggio trasferiamo alla Sicilia e all’Italia?

Possiamo organizzare feste e festini, festival e kermesse, ma L’INCUBATORE” resta “INCUBATO”, “SUCCUBATO” delle scelte orientate da qualche deputato che a ridosso delle elezioni comunicherà e dispenserà finanziamenti e posti di lavoro;

Possiamo avere il prosciuttificio ma non sappiamo chi ne detiene il timone, peraltro senza prendere le distanze da quanti sono incappati nell’inchiesta macellazione abusiva dei Nebrodi.

Possiamo far parte del Parco dei Nebrodi ma non abbiamo contezza di ció che si fa;

Possiamo essere inseriti nel Masterplan ma il grosso resta prerogativa di chi ha un vero peso politico e delle grosse Comunità messinesi;

Possiamo far parte del Distretto Socio-Sanitario succubi di scelte altrui;

Possiamo ospitare gli immigrati ma non sappiamo come, quando, quanti;

POSSIAMO, POSSIAMO, POSSIAMO ma……

POSSIAMO cambiare rotta e quindi…. presa di coscienza di quei consiglieri ed amministratori che si erano approcciati con grande voglia di fare e che sono DELUSI, SFIDUCIATI E STANCHI.

POSSIAMO…….ma… il tempo sta per scadere.

27 Marzo 2017

Autore:

redazione


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