“Cura ut valeas” è un’idea semplice, ma allo stesso tempo complessa, che Lorenzo Cassarà, fotografo e designer, ha elaborato e portando avanti con una serie di suggestive interpretazioni. Ieri, vigilia di Ferragosto, è toccato a Capo d’Orlando.
Lorenzo Cassarà da un piccolo elicottero ha fotografato, fissandolo in uno scatto, l’abbraccio collettivo di tantissimi nuotatori e bagnanati che con ogni mezzo i sono recati, coprendolo letteralemte, allo scoglio della formica, posto a un centinaio di metri dall’arenile orlandino.
La kermesse è stata seguita dalla spiaggia da migliaia di persone.
Quindi dopo la foto a Brolo di due anni fa, che gli valse un importante premio nazionale, le foto ancora a Brolo sui “Mille” ed a Messina, dall’alto della “Madonnina” – una delle location più suggestive – , Lorenzo ci prova ancora ad allungare la serie dei suoi scatti “umani”.
“Cura ut valeas” è un progetto – spiega l’artista – che racconta la società moderna nel rapportarsi in un momento di socializzazione, mette alla prova la propria identità sociale nell’aggregarsi attorno al simbolo della città, o presunto tale, mettere insieme tutte le anime della comunità, come punto di partenza per una migliore prospettiva dei rapporti sociali.
Una grande installazione umana che porta con se anche la voglia di giocare e mettersi in gioco, questa è l’anima di “cura ut valeas”.
L’opera è il risultato di un momento, frazioni delle nostra esistenza che ci mettono in contatto con l’altro essere, ritrovandosi un una condizione armonica primordiale, l’uomo legato alla sua terra.
Nelle foto alcuni di ieri pomeriggio ed altri scatti di questo progetto realizzata da Lorenzo Cassarà