CAPO D’ORLANDO – Il gruppo consiliare “CambiAmo Capo” chiede una Conferenza urgente dei Capigruppo per affrontare “movida” e “inquinamento acustico”
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CAPO D’ORLANDO – Il gruppo consiliare “CambiAmo Capo” chiede una Conferenza urgente dei Capigruppo per affrontare “movida” e “inquinamento acustico”

Il capogruppo consiliare di “CambiAmo Capo”, Renato Carlo Mangano, ha ufficialmente richiesto la convocazione urgente della Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale di Capo d’Orlando.

L’iniziativa nasce dalla necessità di affrontare con tempestività e condivisione una problematica che sta generando crescente malcontento tra i cittadini: la convivenza tra le attività residenziali e quelle di pubblico esercizio e svago.

Alla base della richiesta vi sono anche gli esposti presentati dall’ing. Francesco Valenti, in qualità di portavoce del “Comitato dei liberi cittadini che non ne possono più”, che da tempo denuncia il fenomeno dell’inquinamento acustico derivante da locali e attività commerciali, soprattutto durante le ore serali e notturne, in zone sia pubbliche che private.

L’obiettivo della richiesta è quello di individuare misure condivise ed efficaci per garantire il rispetto dei diritti di tutti i cittadini, nel rispetto delle normative vigenti, che impongono l’obbligo di non arrecare danni ingiusti a terzi e di non violare i diritti altrui, in un equilibrio tra vivibilità urbana e sviluppo delle attività economiche.

Nella nota inviata agli organi istituzionali, Mangano sottolinea inoltre la necessità di tutelare gli stessi Amministratori e Dirigenti comunali da eventuali responsabilità civili, penali e amministrative, derivanti da un mancato intervento. Particolare riferimento è stato fatto al ruolo del Sindaco, che – in quanto “autorità garante in materia di igiene e sanità pubblica” – ha specifiche responsabilità giuridiche nel prevenire o contrastare fenomeni di inquinamento ambientale e acustico.

La richiesta di conferenza si configura dunque come un appello alla responsabilità collettiva e alla ricerca di soluzioni concrete, in un momento in cui la qualità della vita urbana rischia di essere compromessa da un equilibrio precario tra divertimento e diritto al riposo.

E il consigliere Linda Liotta affonda il colpo

Noi consiglieri comunali/pubblici ufficiali abbiamo l’obbligo di affrontare istituzionalmente le questioni che hanno rilevanza non solo sociale e sono oggetto di dibattito tra i cittadini. A tal proposito ci corre l’obbligo di evidenziare quali siano le competenze e le responsabilità del primo cittadino. Nella nostra richiesta si legge:
“1. Spetta la Sindaco, autorità garante dotata di poteri e doveri giuridici in materia di igiene e sanità pubblica, la responsabilità di rimediare o contrastare i fenomeni di inquinamento acustico;
2. La Corte di Cassazione nella sentenza del 15/06/2011 n. 24022 ribadisce il principio per cui spetta al sindaco “nella sua posizione di garante, dotata di poteri-doveri giuridici in materia di igiene e sanità pubblica”, contrastare il fenomeno di inquinamento acustico, quale organo che sopraintende al funzionamento dei servizi del Comune (art. 50, comma 2 , D. Lgs 267/2000);
3. Ai fini della valutazione della sussistenza del reato di rifiuto di atti d’ufficio (art. 328, c.p.) in capo al sindaco, il giudice dovrà valutare l’attività effettivamente da egli posta in essere per fronteggiare l’inquinamento acustico, quale garante dell’obbligo di protezione, controllo e impedimento di reati.

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il documento

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5 Maggio 2025

Autore:

redazione


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