Ha sorpreso non pochi quella scritta, gialla, in mezzo alle vetrine, di cose belle, preziose, non certo chincaglieria, ma il meglio che offre il mercato del regalo, del bello, del gusto.
Una scritta che va – decisamente – controcorrente.
Aria di sconti, di liquidazione, di crisi, di negozi che abbassano la saracinesca per sempre.
Eppure quel “non chiudo” è deciso ed accade nella centralissima Capo d’Orlando.
Forse per riscatto, forse per dire di no alla crisi, forse per convincere ed autoconvincersi che prima o poi la luce dissolverà le tenebre, forse anche contro il chiacchericcio e la maldicenza di chi dice, da tempo, senza motivo, per stupidità: “sta chiudendo” … “chiuderà” … “ha già chiuso” … “non durerà”.
Ed alla fine è una scritta che dà forza, senza facili ottimismi o di maniera, ma che guarda con strafottenza al futuro.
“Io non chiudo” ci piace immaginarlo scritto con grande fierezza, con la dignità di chi crede nel suo lavoro .. e sappiamo che rimane comunque un gesto estremo, una sfida, certamente un “gesto pesante” fatto da chi, domani, alzerà ancora quella saracinesca e domani sarà un altro giorno per tutti.
Ed allora andiamo a quello che la magia popolana ci racconta con i suoi riti contro le maldicenze ed i pettegolezzi
Già … i pettegolezzi!
Ditemi se non vi è successo! Capita a tutti.
E sono causa di tante lacrime e sofferenze o di rabbia.
A volte è facile passarci su, ma spesso capita che sia lesa la dignità di una persona, che siano così bene architettati da essere creduti veri.
La certezza è solo una: devono essere fermati!
Diciamo che un detto famoso: “molti nemici molto onore” sia vero.
Ma di certo questo non crea conforto, se poi questo uccide e sovrasta la serenità di chi è oggetto del pettegolezzo.
Quindi cosa possiamo fare Magicamente?
Innanzi tutto indossare sempre qualcosa di rosso, portare del sale in borsetta e realizzare un olio per far chiudere le bocche: lavanda, incenso, olio di mandorle per la base e bergamotto.
Mettete un profumo speziato, non floreale, perché le spezie indeboliscono la sicurezza degli altri e scoraggiano le maldicenze, mentre richiamano alla memoria idee positive.
Poi ci sono dei piccoli accorgimenti da adottare: mai lasciare aperti cassetti, ante degli armadi, porte.
Questo invita la gente a curiosare.
Ma vediamo il rito, che funziona velocemente se fatto in luna Calante e di mercoledi.
Occorrente: una candela per ogni direzione e del colore corrispondente, più una candela nera, un vasetto di vetro, un po’ d’acqua, un pezzo di pergamena e del sale grosso, penna nera.
Aprite il cerchio, come ormai ben sapete, accendete la candela nera, scrivete sulla pergamena il nome e cognome della persona, quindi ripetete per sette volte mentre aggiungete un po’ d’acqua nel vasetto e sette grani di sale grosso: “ (nome della persona da mettere a tacere) ti impedisco di farmi del male e di diffondere maldicenza su di me per il bene di tutti.
Così voglio così è così sarà!”
Ora chiudete il vasetto col coperchio e colate della cera nera sul vasetto.
Riponete il vasetto nel congelatore e nessuno deve toccarlo.
Lasciatelo lì finchè la situazione si sia risolta. Questo terrà a bada le maldicenze.
Quando la faccenda si sarà risolta, liberate dal vasetto e lasciate sciogliere nel lavabo.
Poi ripulite tutto con sale grosso.
Questo suggerisce “lunablu” nel suo magico blogspot … noi ci fermiamo prima ad un ipotetico, quanto reale, “mi piace” sulla fantomatica pagina di “io non chiudo”.