Il 28 luglio pomeriggio, il giornalista e scrittore Bent Parodi, nella magica atmosfera di Villa Piccolo, ha presentato l’opera prima di Salvo Montalbano, medico psicanalista transazionale, palermitano di origine, che divide la sua attivitàprofessionale tra Catania e Palermo.
Ad un pubblico attento e interessato, il Presidente della Fondazione ha tratteggiato, col suo ormai noto dotto eloquio, la storia contenuta nel libro che si intitola “I fantasmi di Via Ossuna 33â€Â, primo romanzo di una trilogia che ha come tema il dispiegarsi delle vicende umane, dalle caratteristiche affascinanti, degne di vere e proprie opere romanzate.
Bent Parodi s’è soffermato prima sulla descrizione del protagonista, l’avvocato Sebastiano Noto â€Â… uomo né alto né basso, né magro né grasso…â€Â, insomma simbolicamente un uomo del tutto “normale†per definire eufemisticamente un uomo comune, quasi banale, nella sua “ordinarietàâ€Â, poi si è soffermato con vivo interesse  su un argomento contenuto in un capitolo del romanzo, nel quale un personaggio parla della disciplina della semeiotica, l’arte dei segni, dell’interpretazione, in medicina, delle malattie attraverso l’osservazione dettagliata e oltremodo attenta dei segni esteriori.
L’introduzione al romanzo si è avvalsa della lettura da parte di Ornella Fanzone di alcuni capitoli del romanzo, che, con la sua voce, ha reso possibile al pubblico entrare nel vivo della narrazione, dando un saggio dello stile e del contenuto tanto intrigante del romanzo.Interessanti i due interventi, il primo dell’avv. Michele Manfredi Gigliotti il quale si è molto complimentato con lo scrittore circa lo stile elegante e la narrazione originale dotata di una accuratissima scelta di linguaggio, scorrevole e ricercato. L’avvocato sant’agatese ha riscontrato un parallelismo con lo stile manzoniano, che mette in luce ogni personaggio attraverso le sue caratteristiche, e che è capace di rendere anche i deuteragonisti a loro volta protagonisti, attraverso l’abilitàdescrittiva e l’intenzione di consentire, anche la personaggio apparentemente più umile ed insignificante, la sua dignitosa statura umana.
L’ingegnere Giuseppe Valenti ha poi posto una domanda sull’importanza, per l’autore, della forma in relazione al contenuto, durante la stesura di un romanzo.
Infine l’incontro si è concluso con l’intervento di Salvo Montalbano, che ha dato descrizione del momento da cui origina l’ispirazione , e ha brevemente accennato ai contenuti delle altre due opere, tutte strettamente legate tra loro da un sapiente e non occasionale “fil rouge†che le lega indissolubilmente. L’autore ha annunciato che il secondo, dal titolo “ Tela di mosca†è giàprossimo alla stampa, mentre il terzo “Don Giuseppe, medico anatomista†è in stesura.
Quest’incontro letterario dunque ben si inserisce nel calendario degli appuntamenti voluti anche quest’anno dalla Fondazione orlandina che tra oggi e domani propone:
per il CICLO “AMORE ED ANIMA” – APULEIO O L’ASINO D’ORO
alle ore 18,30 la Conferenza di Enzo Li Mandri; mentre domani, 31 luglio per il CICLO “INCONTRI CONCERTO” A CURA DEL CIRCOLO DELLA PROVINCIA DI MESSINA, alle ore 21,30 il concerto di musica da camera del “Blaserquintett di Messina