Necessario l’esame del Dna per avere la conferma sull’identità dei resti
I resti ritrovati stamane “sono compatibili con un bambino di 3-4 anni” a parlare è Angelo Cavallo, Procuratore di Patti titolare delle indagini. La scoperta a 200 metri dall’A20 e circa 700 dal traliccio della rete elettrica ai piedi del quale è stato scoperto il cadavere di Viviana Parisi.
E’ stato Pino Di Bello, carabiniere in pensione di Capo d’Orando l’artefice del ritrovamento. Armato di determinazione e una falce per farsi strada tra i cespugli, Pino si è addentrato nella macchia fino alla scoperta di resti ossei e una maglietta.
Il Procuratore Cavallo non fa il nome del piccolo Gioele ma, verosimilmente, restano pochi dubbi sull’identità di quel corpicino ritrovato. Sarà necessario l’esame del Dna per avere una conferma definitiva, oltre alle perizie degli esperti che potranno fare luce su quanto accaduto quel 3 agosto.