William Butler Yeats“Una terribile bellezza è nata”
Dopo gli scontri di Palermo, ecco venir fuori per molti, non addetti ai lavori, “Casa Pound”. Scopriamo il mondo che si cela dietro questo nucleo presente in tutte le maggiori città italiane. Da movimento politico a gruppo culturale. Mutuo sociale, occupazione stabili ma anche 15 librerie e 20 pub, 8 associazioni sportive, una web radio con 25 redazioni in Italia e 10 all‘estero, una web tv, un mensile, ’Occidentale’, e un trimestrale, ’Fare quadrato’. Oltre 150 conferenze organizzate in tutta Italia con i più grandi nomi della cultura nazionale. E questo è solo l’inizio.
Il “chi è” dell’associazione si legge sull sito ufficiale di Casa Pound
L’Associazione di Promozione Sociale “CasaPound” è un’associazione regolarmente costituita e riconosciuta. E qui finisce la parte burocratica. CasaPound agisce.
CasaPound utilizza la forza del volontariato per propagandare avanzate visioni sociali. Non è assistenzialismo.
Non tappiamo le falle aperte in un mondo pietrificato e pronto all’implosione. Non cerchiamo di sistemare la vita delle persone con poche inutili migliorie.
CasaPound urla: COSTRUIREMO IL MONDO CHE VOGLIAMO!
La vita, così come ci è stata confezionata, la gettiamo volentieri nel cesso.
L’uomo deve essere liberato.
Il mercato uccide l’anima.
Il mercanteggiare e la logica del profitto, travolgono ogni ostacolo si ponga loro di fronte. Facilmente, lavoratori, popoli o microcomunità.
Amore, gioia, sacrificio e diversità. Falciati.
Non siamo disposti a veder morire il nostro popolo in mezzo ad una strada…
La storia di Casa Pound
CasaPound Italia nasce nei sogni, nei progetti e nella volontà di un gruppo di giovani provenienti dalle più disparate esperienze politiche e umane, che verso la seconda metà degli anni ’90 comincia ad animare le serate al Cutty Sark di Roma, storico pub dei più belli, liberi e ribelli della capitale.
La prima concreta sfida al mondo dell’uguale è Zetazeroalfa: la band, nata nel 1997, comincia a mettere in musica la lucida follia della ciurma del Cutty Sark.
Il gruppo funge da addensatore d’anime, il clan si ingrandisce e si cementa. In netta controtendenza rispetto alle sclerosi veterodestrorse, si comincia a concepire il fermento artistico e giovanile come pietra angolare e non come pericolosa effervescenza da contenere.
Dall’arte all’azione il passo è breve: il 12 luglio 2002, in via Tiberina 801, viene occupato uno stabile abbandonato che diventa così Casa Montag, prima di una lunga serie di Occupazioni Non Conformi (Onc).
Lo stereotipo reazionario che vuole l’occupazione di edifici disabitati come pratica esclusiva della sinistra è pugnalato a morte. Casa Montag – successivamente abbandonato dal gruppo iniziale e rilevato da altre compagini politiche – diviene un avamposto di cultura, musica, socialità.
Il che implica un ulteriore salto di qualità politico.
Il 26 dicembre 2003 viene infatti occupato lo stabile di via Napoleone III numero 8, subito adibito ad Occupazione a Scopo Abitativo (Osa) e battezzato con il nome del poeta che cantò la bellezza e sfidò l’usura: Ezra Pound. CasaPound diviene quindi un tetto stabile per molte famiglie in emergenza abitativa, nonché il cuore pulsante della Roma che non si arrende al conformismo politico e culturale veltroniano.
Intorno alla casa madre sorgono altre “mine sociali” disseminate per la capitale: Casa d’Italia Parioli, Casa d’Italia Boccea, Casa d’Italia Torrino mentre il movimento si fa notare per proposte innovative come il Mutuo Sociale, che i romani imparano a conoscere grazie ad azioni shock messe in atto dai ragazzi delle occupazioni. Si susseguono le conferenze, le proteste, le proposte.
E se le tre Case d’Italia vengono sgomberate con squisita umanità da giunte sempre attente alle problematiche sociali della città, qualche anno dopo sorgono Area 19 e il Circolo futurista di Casal Bertone, due palestre culturali per pensieri d’avanguardia tuttora attive.
L’accoppiata padroni del cemento/reazionari rossi reagisce al fenomeno con stupore misto a disperazione, prima, e con rabbia mista a livore, poi.
Fatto sta che il Cutty Sark viene semidevastato da una bomba piazzata da anonimi davanti al locale. La risposta della ciurma è priva di ambiguità: sempre più politica, sempre più cultura, sempre più solidarietà.
Da qui l’idea di confrontarsi con un piano più strettamente politico ed elettorale, con la candidatura di Germano Buccolini alle regionali del Lazio nelle file di Francesco Storace e il successivo esperimento partitico che vede CasaPound entrare nella Fiamma Tricolore.
Qui il movimento si consolida ulteriormente, tanto da impensierire, all’interno del partito, i marinettiani custodi di Paralisi e Podagra.
Nel 2008 CasaPound esce dalla Fiamma e dà vita a CasaPound Italia, proiezione a livello nazionale dell’esperienza romana.
Il resto è storia recente: duemila tesserati e migliaia di simpatizzanti, sedi su tutto il territorio nazionale, 15 librerie e 20 pub, 8 associazioni sportive, una web radio con 25 redazioni in Italia e 10 all‘estero, una web tv, un mensile, ’Occidentale’, e un trimestrale, ’Fare quadrato’. Oltre 150 conferenze organizzate in tutta Italia con i più grandi nomi della cultura nazionale.
Perché il simbolo di CASAPOUND è la tartaruga?
Vari e articolati sono i perché di questa scelta. Cerchiamo di andare per gradi.
La tartaruga è l’animale per eccellenza che rappresenta la longevità quindi è un augurio.
La tartaruga è uno dei pochissimi esseri viventi che ha la fortuna di aver con sé la casa quindi per noi rappresenta al meglio la nostra lotta principale ovvero il diritto alla proprietà della casa e il mutuo sociale.
La tartaruga è, secondo la cultura orientale, l’animale che porta sulla sua schiena la conoscenza del mondo quindi è di buon auspicio per una comunità che vuole identificare nella cultura le proprie radici.
La tartaruga è anche chiamata tortuga o testudo.
In entrambi i casi ci ricorda situazioni insite nella nostra cultura.
Nella Tortuga, gli ultimi uomini liberi del mare nascondevano i propri tesori, nella formazione romana chiamata appunto Testudo l’esercito di Roma dimostrò la sua grandezza conquistando il mondo allora conosciuto, dimostrando che la forza quando scaturita da un ordine verticale e da un principio gerarchico è destinata a dominare le barbarie, anche se in numero inferiore.
La nostra tartaruga è però una tartaruga stilizzata.
Perché ha una base ottagonale?
“L’otto, primo cubo di un numero pari e doppio del primo quadrato, bene esprime la potenza di Dio” (Plutarco)
Castel del Monte, voluto da Federico II, è universalmente noto per la forma ottagonale, unica nel suo genere, che si ripete praticamente ovunque, dalla pianta dell’edificio alle singole componenti, in particolare le torri, il cortile, il numero delle stanze per piano.
Il simbolismo dell’ottagono è suscettibile di molteplici interpretazioni: in linea di massima il numero 8 richiama l’infinito, e se ci si fa caso ancora oggi in fisica e matematica si fa uso della cifra 8 distesa in orizzontale per indicare l’infinito, quindi ciò che non è soggetto a misurazione in quanto sfugge alla comprensione razionale.
E’ possibile quindi che il castello sia la “messa a terra” del Cosmo, così come altri grandi monumenti dell’antichità (dalle Piramidi a taluni templi) richiamavano la posizione di determinate stelle. Quindi se il castello riproduce il Cosmo (inteso come Ordine divino, esattamente scandito da un ritmo – Otto sono i passaggi che scandiscono l’Anno solare in stagioni, inquadrati dagli assi dei Solstizi e degli Equinozi e delle Feste dei Fuochi, e il Ritmo dell’Anno si rinnova eternamente nel transito per le otto stazioni -), è evidente tra l’altro come sia improbabile che la sua funzione principale fosse di carattere profano.
Se si accetta questa tesi (che ben si sposa con quella che vede nell’8 la cifra della mediazione tra cielo -cerchio- e terra -quadrato, quindi 4- ergo della resurrezione, come indicato anche dalla forma classica ottagonale del battistero cristiano), Castel del Monte è da considerarsi un glifo del Cosmo, anzi è esso stesso un microcosmo così come l’organismo umano (vedi l’homo ad circulum di Leonardo, o l’uomo vitruviano): di conseguenza esso è un templum, un laboratorio in cui, per mezzo di un’Opera paziente e costante, ciò che è in basso si slancia verso l’Alto.
Perchè questo precedente illustre?
Perchè scomodare uno degli ultimi Cesari?
Perchè abbiamo la “presunzione” di considerarci unità imperiali. Perchè la nostra è una visione del mondo spirituale, e il singolo si realizza (anche spiritualmente) solo nella comunità, che è il suo tempio, il laboratorio in cui si sviluppano le sue capacità naturali. Perchè lo stesso numero -l’8- compare anche sopra il guscio della nostra tartaruga.
4 frecce bianche e 4 nere infatti partendo dall’esterno convergono in un centro che è simbolo dell’Asse, quel medesimo asse che è al centro del fascio di verghe.
Questo simbolismo è molto forte, proprio perché rappresenta l’unità e l’ordine.
Il simbolo del kaos infatti è rappresentato da varie frecce che da un centro partono in tutte le direzioni, disperdendosi.
L’esatto opposto, insomma.
Questo è il nostro simbolo e questo nostro simbolo rappresenta la comunità tutta, composta da unità imperiali che non si possono fermare perchè dotate di una corazza dura come quella della tartaruga, animale lento ma inesorabile, una corazza resistente come gli scudi disposti a testudo (che altro non è se non il nostro simbolo in chiave dinamica e marziale), una corazza che è Idea, visione del mondo, la nostra visione del mondo.
La tartaruga stilizzata di Casapound è un simbolo nuovo quindi, sviluppato e progettato su basi ben più antiche per un nuovo secolo di lotte, vittorie, opere e conquiste.
Ezra Pound
“Libertà è un dovere”
Poeta, saggista, economista, traduttore, agitatore culturale, uomo libero, Ezra Loomis Pound nasce a Hailey, Idaho, il 30 ottobre 1885. Cresciuto nella lettura dei classici, ama sin da giovane l’Europa e una certa America rurale che conserva tracce della linfa vitale del vecchio continente. Si iscrive alla facoltà di “Arts and letters” dell’Università della Pennsylvania. Studia i poeti provenzali, la letteratura inglese, gli autori greci e latini. Poi la letteratura cinese e Confucio.
Vaga per l’Europa fino ad approdare in una Londra dove trova la vivacità intellettuale che cerca, grazie a personalità come T.S. Eliot, William Butler Yeats, James Joyce, di cui diventa amico, consigliere e mecenate. Frequenta e fonda movimenti di avanguardia letteraria: è tra i principali promotori dell’imagismo e del vorticismo. Frequenta i dadaisti e Marinetti.
Allo scoppio della Grande Guerra sviluppa un’intensa passione civile, cui corrispondono studi storici, economici e politici. Sviluppa la sua teoria sull’usura come fonte delle guerre moderne e dello strangolamento dei popoli. Si avvicina all’Italia di Mussolini, con una simpatia che diverrà infine identificazione totale fin quasi all’estremo sacrificio. Vede nella patria del fascismo “l’unico paese in Europa dove esistesse una resistenza di una certa solidità contro l’usurocrazia internazionale”. Collabora assiduamente con giornali e riviste. Viene ricevuto da Mussolini, che di lui dirà: “Il mio amico Pound ha ragione. La rivoluzione è guerra all’usura”.
La seconda guerra mondiale è per lui lo scontro tra “il campo e l’aratro da una parte e dell’ipoteca dall’atra”. Inizia i suoi celebri radiodiscorsi, circa 300 tra il 1941e il 1943. Illustra le sue teorie, predica la pace, chiede agli americani di non lasciarsi abbindolare dalla propaganda di chi ha interesse a muovere guerra all’Italia.
Si entusiasma per il Manifesto di Verona della Rsi. Sostiene il fascismo repubblicano in ogni modo, persino con poster di propaganda composti da lui stesso e con i quali adorna i muri di Rapallo.
Alla fine della guerra viene prelevato in casa da due partigiani armati di mitra e consegnato alle autorità americane. I suoi compatrioti rinchiudono il più grande poeta vivente in una gabbia di ferro scoperta per tre settimane. Dopodichè ha un collasso. Riportato in patria viene dichiarato pazzo e internato nell’ospedale criminale federale di St. Elizabeths di Washington. Il primo anno lo passa segregato in completo isolamento, in una cella senza finestre, senza contatti con l’esterno. Vi rimane per 13 anni.
Nel 1958, una volta tornato in libertà, sbarca a Venezia mostrando un solare saluto romano ai fotografi. Muore nel capoluogo veneto il 1 novembre 1972.
Aveva detto: “Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui”.
Ne è stato all’altezza.
Le prossime attività di Casa Pound
13.10.2010
Uscita del libro “Nessun Dolore”
14.10.2010
VERBANIA: Conferenza-dibattito tra le forze politiche del territorio Hotel Corona Domodossola Conferenze e Dibattiti
15.10.2010
Conferenza “La doppia giustizia” CPI ROMA Roma
16.10.2010
SUD PONTINO: Rock Fest – II° Edizione
22.10.2010
Presentazione del libro “Nessun Dolore” e concerto ZETAZEROALFA Roma – Ponte Milvio
Fin dalla sua nascita, CasaPound ha considerato la cultura come un terreno privilegiato dell’azione politica. Perché la cultura, per noi, non è vaneggiamento erudito, maleducazione libresca, narcisismo verboso ma terreno per la “coltivazione” della polis, per la fondazione di uno spazio di civiltà reale e vissuta.
Cultura è per noi promozione di un confronto autenticamente libero tra voci anche dissonanti ma desiderose della contesa franca e del superamento di steccati e pregiudizi antistorici. Da qui nascono le oltre 60 conferenze sin qui realizzate in appena cinque anni. In esse hanno preso la parola, tra gli altri, Stefania Craxi, Giampiero Mughini, Nicolai Lilin, Pietrangelo Buttafuoco, Valerio Morucci, Marcello Dell’Utri, Massimo Fini, Angelo Mellone, Andrea Marcigliano, Enzo Raisi, Nicola Rao, Giano Accame, Luciano Lanna, Roberto Alfatti Appetiti, Vitaldo Conte, Gianfranco De Turris, Gianfranco Franchi, Filippo Rossi, Paola Concia, Raffaele Morani, Ugo Maria Tassinari, Sandro Provvisionato, Luca Telese, Giacinto Auriti, Gabriele Adinolfi, Raffaele Iannuzzi, Andrea Benzi, Miro Renzaglia, Caterina Ricciardi, Luca Gallesi, Sandro Giovannini, Carlo Fabrizio Carli, Giovanni Damiano, Maurizio Murelli, Mario Michele Merlino, Enzo Cipriano, Aldo di Lello, Maurizio Pio Rocchi, Carlo Gambescia, Alberto Castelvecchi, Rutilio Sermonti, Guido Giraudo, Jack Marchal, Gerardo Picardo, Giuseppe Ardica e tanti altri.
Cultura è per noi la creazione di strumenti d’avanguardia per comprendere e trasformare il presente. In quest’ottica, CasaPound Italia ha creato un suo laboratorio culturale per fornire armi spirituali a chi non si arrende al mondo dell’uguale. E’ l’Ideodromo di CasaPound Italia.
Cultura è per noi sperimentazione artistica vivace e vivificante. Lo vediamo nelle performance del Teatro Non Conforme Filippo Tommaso Marinetti; nelle mostre e nelle provocazioni mediatiche del Circolo Futurista di Casal Bertone; nell’arte non conforme e antimuseale dei turbodinamisti.
notizie e materiale grafico e fotografico liberamente tratte dal sito ufficiale del movimento.