Alluvione di Giampilieri, che il dolore diventi indignazione collettiva e impegno civile civile.
Assemblea aperta alla citta’ venerdì 9 ottobre.
Il disastro che ha colpito questa città, la perdita di vite umane ci hanno segnato per sempre: tanti hanno perso amici, familiari, persone anche solo incontrate in una quotidianitàfatta di relazioni e contatti umani. A tutti loro vorremmo consegnare il nostro abbraccio e la nostra vicinanza, e dirgli che tante e tanti stanno concretizzando questa solidarietàin piccole e grandi azioni: la raccolta di alimenti, l’organizzazione di volontari, il sostegno ai centri di raccolta. A tutti coloro, associazioni e singoli cittadini, che sono impegnati in questa campagna di solidarietàvogliamo rivolgere un forte ringraziamento per aver dimostrato che non tutto è andato perduto in questa città. Sentiamo, però, crescere un senso di rabbia, per una tragedia che non è il frutto di del caso, della sfortuna e del maltempo. Sentiamo l’esigenza di trasformare il dolore privato di tutti noi in conoscenza politica e sdegno civile: solo così saremo una comunitàcapace di rispettare fino in fondo tutte le vite spezzate, tutte le lacrime piante dentro questi giorni atroci. Quanto accaduto è la conseguenza del malgoverno del territorio, fatto a pezzi da anni di saccheggi, di umiliazione dell’interesse collettivo a vantaggio di piccoli e grandi interessi privati. Alle speculazioni, si aggiungono l’incapacitàe l’irresponsabilitàdi chi sapeva e non ha fatto nulla. Noi sappiamo chi doveva mettere in sicurezza torrenti, colline e abitazioni e non l’ha fatto. Sappiamo che avrebbe dovuto concentrare le risorse per tutelare l’incolumitàdelle persone e ha preferito destinarle ad altre “prioritàâ€Â. E la nostra rabbia cresce: chi, anche nel recente passato, ha chiuso gli occhi di fronte a frane, dissesti e denunce non può occuparsi più del nostro futuro.
Chiediamo
1)le dimissioni del Sindaco, del Presidente della provincia e degli assessori provinciali e comunali all’ambiente e territorio e protezione civile;
l’immediato avvio di interventi utili a mettere in sicurezza il territorio.
il definitivo accantonamento dello sciagurato progetto del Ponte (ancora oggi richiamato in causa dal ministro Matteoli);
la demolizione di tutte le costruzioni abusive, comprese quelle sanate, se a rischio idrogeologico;
la verifica della compatibilitàgeologica per tutti i cantieri edili in città;
l’elaborazione di un nuovo piano regolatore ispirato a migliorare la qualitàdella vita dei cittadini e non a tutelare gli interessi degli speculatori;
il blocco immediato di tutti i PRUSST in attesa del nuovo piano regolatore.
E’ necessaria a questo punto una risposta democratica e di massa della popolazione messinese, capace di tradurre il dolore privato di tutti noi in conoscenza politica ed in indignazione collettiva.
Per cui invitiamo cittadine e cittadini a partecipare alle seguenti iniziative:
RACCOLTA DI BENI DI PRIMA NECESSITA’ A FAVORE DEGLI SFOLLATI, PRESSO LA CASAMATTA DELLA SINISTRA (Via San Paolo dei disciplinanti , 21 ogni giorno ore 10. 30 /12.30 – 17.00/20.00 tel 090 2006044)
VENERDI’ 9 OTTOBRE ORE 17 , ASSEMBLEA CITTADINA PRESSO IL SALONE DELLE BANDIERE DEL COMUNE.
SABATO 10 OTTOBRE ORE 17.30 CORTEO CITTADINO CON CONCENTRAMENTO A PIAZZA ANTONELLO E CONCLUSIONE A PIAZZA MUNICIPIO.
l’addetto stampa
Tonino Cafeo