Nella Gemma dei Nebrodi si è parlato di diritti ambientali, umani ed energie sostenibili.
Il Sindaco: Il primo di una lunga serie di incontri. Eduardo Mendúa, leader della comunità di Cofán Dureno, è stato assassinato lo scorso 26 febbraio, con 12 colpi di arma da fuoco perché difendeva l’ambiente. Anche a Castell’Umberto la campagna di sostegno a distanza.
“Dintra di l’arma mia na vampa cci haiu e lu me cori è vostru e non lu miu”…
Una strada verde unisce tutto il mondo e corre verso l’Amazzonia, che seppure sia lontana nei chilometri e vicina negli effetti.
Questo in sintesi quanto è emerso nel corso dei lavori che si sono svolti: in mattinata presso il Palazzetto dello sport immerso nel verde della pineta comunale e nella “verde cornice” della villetta Sandro Pertini nel tardo pomeriggio per concludersi in serata con la musica della “Scialla Folk Jaz band”.
Al palazzetto Alessio Russo ed Elena Sofia Randazzo dell’associazione “Plastic free” hanno spiegato ai bambini presenti, circa un centinaio, i tempi di scomposizione dei vari tipi di rifiuti. “In quanto tempo sparisco”: questo il gioco educativo che ha permesso ai due di far capire ai bambini l’importanza del corretto utilizzo delle risorse.
A seguire i Giochi ambientalistici dell’educatrice Stefania Fort che ha spiegato ai ragazzi l’importanza di preservare gli alberi. Poi li ha tenuti letteralmente incollati con il gioco delle sementi (che poi tanto gioco non è stato visto che i bambini si sono appassionati al punto da interloquire con interventi di tutto rispetto.
Pausa pranzo e poi tutti in Villa Pertini per il convegno dibattito.
Dopo i saluti e l’intervento del neo sindaco Veronica Maria Armeli, particolarmente sensibile al tema, sono intervenuti Salvatore Gurgone che ha parlato dell’importanza delle energie rinnovabili ed Alessio Russo che ha tracciato un’ampia disamina dei danni prodotti dalle plastiche sia in terra che in acqua e dell’importanza dire basta all’uso sconsiderato di materiali altamente inquinanti fossero anche i palloncini dei compleanni.
Dopo la presentazione del CISS fatta da Francesca Alesi responsabile della comunicazione del CISS, Enza Caputo- responsabile CISS per America latina- ha parlato dell’uccisione di Eduardo Mendúa, leader della comunità di Cofán Dureno, assassinato per essersi opposto alle trivellazioni selvagge del territorio amazzonico e ha spiegato la campagna di sostegno a distanza della famiglia dell’attivista composta dalla vedova e da sei figli piccoli.
Ambiente è anche il corretto utilizzo di fibre e tessuti riciclati i cui scarti e fine vita creano problemi non da poco.
A parlarne è stata la studentessa di moda Antonella Tascone.
A completezza della campagna di sostegno la proiezione del video tematico di Luca Pistone che ha presentato il martire Eduardo Mendúa e l’appello del Responsabile del CISS Sergio Cipolla. “Dintra di l’arma mia na vampa cci haiu e lu me cori è vostru e non lu miu”…Il pathos ha dominato il filo a tinte fosche che lega ambiente, interessi, collusioni e lotte di chi con il cuore e il sentimento esprime se stesso.
Cosa meglio delle parole di Vincenzo Esposito affidate assieme ad altri canti alla musica di Giacomo Pruiti, Andrea Cicero, Dario Pruiti e Giancarlo Raineri. La salvaguardia dell’ambiente e la sensibilizzazione al rispetto della natura – ha concluso la sindaca- sono e restano prioritarie.
A curare l’organizzazione della giornata il vice sindaco Marco Manera. IL CISS– Da Palermo Il Sud del mondo per l’autonomia delle popolazioni dei paesi più poveri. Il Ciss, Cooperazione Internazionale Sud Sud, compie 36 anni.
I progetti più significativi per obiettivo e durata, sono stati circa 400, e hanno raggiunto nel tempo più di un milione di persone. Inizialmente- dice il presidente Sergio Cipolla- eravamo un piccolo gruppo di persone che, avendo avuto diverse esperienze significative nel campo del volontariato internazionale, ha pensato di realizzare in città un’organizzazione che si occupasse di solidarietà senza trascurare nello stesso tempo i problemi del suo territorio.
Fin da subito, quindi, l’intenzione era quella di creare una realtà che avesse un occhio attento alla solidarietà per il Sud del mondo ma con un’attenzione specifica anche ai fatti del nostro paese.
Siamo partiti con poco e le cose sono andate via via crescendo. Per un decennio ci siamo occupati di narcotraffico impegnandoci in America Latina con i contadini produttori di foglie di coca e importando il tema delicato anche in Sicilia.
Il nostro primo progetto del 1986/87, che resta tra i più belli che abbiamo portato avanti, è stato realizzato in Perù. Il progetto, insieme alle organizzazioni locali era finalizzato proprio a dare la possibilità ad una comunità di contadini della costa di valorizzare la loro terra, favorendo la pastorizia e la coltivazione di alcune piante. Poiché, però, non c’erano le risorse economiche per tutti i membri della comunità, abbiamo deciso di creare con loro un sistema rotativo: chi riceveva le somme economiche le doveva restituire o in natura o in denaro non a noi ma a un altro gruppo della comunità. Dieci anni fa, la sorpresa: ci è arrivata una bellissima lettera dal Perù in cui la comunità ci informava che il credito in tutti questi anni aveva roteato facendo beneficiare tutti e si era ricostituito integralmente.
PLASTIC FREE Plastic Free Odv Onlus è un’associazione di volontariato nata il 29 Luglio 2019 con lo scopo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica.
Nati come realtà digitale, nei primi anni hanno raggiunto milioni di utenti e oggi, con più di 1.000 referenti in tutt’Italia è diventata divenuti la più importante e concreta associazione su questa tematica.
Siamo inoltre impegnati sul campo, attraverso diversi progetti, quali: appuntamenti di clean up, salvataggio delle tartarughe marine, sensibilizzazione nelle scuole e Comuni Plastic Free.
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